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COMMERCIO. OK A MOZIONE SU AIUTI A IMPRESE PER PAGAMENTI ELETTRONICI

21.06.2022
17:52
(ACON) Trieste, 21 giu - Prevedere contributi a favore delle imprese per abbattere i costi degli strumenti tecnologici e digitali necessari per i pagamenti elettronici. È questo l'impegno dettato dalla mozione presentata dal capogruppo Mauro Di Bert e dagli altri consiglieri di Progetto Fvg/Ar, approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale.

Il testo impegna la Giunta a venire incontro in particolare alle piccole aziende del settore terziario e dell'artigianato regionale, che soffrono la difficile congiuntura economica e rischiano di trovarsi di fronte "a nuovi costi, connessi per esempio alle spese per l'attivazione e la gestione dei sistemi atti a ricevere pagamenti elettronici", con il rischio che questi costi vengano "riversati su acquirenti e fruitori, aggravando l'effetto inflazionistico".

La mozione prende le mosse - come ha spiegato sempre Di Bert - dall'imminente entrata in vigore delle sanzioni a carico degli esercenti che dovessero rifiutare il pagamento elettronico di spese anche modestissime, in quanto è stato azzerato lo scudo dell'importo minimo.

Un tema particolarmente caro ad Alberto Budai (Lega), che ha proposto un'integrazione della mozione - accolta dai promotori e poi approvata anch'essa a maggioranza dall'Aula - nella quale si invita la Giunta regionale a "spingere" sul Governo per la reintroduzione di un importo minimo, al di sotto del quale non sia necessario il pagamento con il Pos. "Ci sono grandi aziende on line che hanno sconti di miliardi sulla tassazione - ha osservato Budai - mentre al malgaro si chiede di usare il Pos anche per vendere una ricotta da 1 euro senza pensare che a quel punto gli converrebbe regalare il prodotto. Qui si tratta di capire se si vuole mantenere in vita o meno il commercio locale...".

"Capisco emotivamente la posizione di Budai - gli ha replicato Sergio Bolzonello del Pd - ma io sono a favore del pagamento digitale per qualsiasi importo. Il tema è un altro, e cioè che tutti i commercianti dovrebbero poter utilizzare il Pos senza essere gravati dalle commissioni. E questa mozione è inutile in quanto basterebbe collocare i contributi alle microimprese su una linea contributiva che già esiste: sarebbe sufficiente un emendamento nella legge di assestamento di bilancio".

Sulla stessa linea il collega dem Franco Iacop: "Oggi in tutt'Europa si paga anche il caffè con il Pos, la questione vera sono le commissioni e, più in generale, il divario sproporzionato tra grande e piccolo commercio". Il tema del costo delle commissioni è stato sollevato anche da Cristian Sergo (M5S), che ha poi ricordato come il suo partito abbia in passato proposto contributi alle micro imprese proprio per fronteggiare questo problema, "ma allora la Giunta rispose negativamente, e dunque per coerenza dovrebbe bocciare il testo proposto oggi".

Favorevole alla mozione invece Franco Mattiussi (Forza Italia), che ha chiesto di aggiungere la sua firma apprezzando, da imprenditore, la proposta di Budai sul tetto minimo e mettendo in rilievo il problema del costo del noleggio delle macchinette Pos, circa 15-20 euro al mese che per un piccolo commerciante non sono pochi. Prima Edy Morandini (Progetto Fvg/Ar), poi Di Bert hanno aderito all'integrazione proposta da Budai.

In linea con la mozione anche la Giunta, che per voce dell'assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, ha "condiviso le preoccupazioni per l'aggravio di spese a carico delle micro imprese. La Regione non può contribuire in via diretta ma può ovviare alle conseguenze negative, con appositi interventi per le imprese, in regime di de minimis, allo scopo di sostenere digitalizzazione e sviluppo di sistemi digitali". ACON/FA



Mauro Di Bert, capogruppo di Progetto Fvg/Ar
Sergio Bolzonello (Pd)
Cristian Sergo (M5S)
Alberto Budai (Lega)
Franco Mattiussi (Forza Italia)
Sergio Emidio Bini, assessore alle Attività produttive
Franco Iacop (Pd)