MOSTRE. SERAFINO IN CR. ZANIN: ARTISTA E UOMO DI GRANDE GENEROSITÀ
(ACON) Trieste, 21 giu - In un'intervista del 2006, a chi gli
chiedeva quali regole seguisse della pittura, Cesare Augusto
Serafino rispose senza indugio che lui non ne seguiva alcuna e
che nelle sue tele c'era tutto ciò che gli piaceva e gli andava
di fare in quel momento. Sedici anni dopo lo troviamo a Trieste
con uno spirito affatto cambiato, per un mese con una sua mostra
personale d'arte, che lui stesso ha intitolato Esercizi di
scrittura gestuale (50 anni di attività artistica 1972/2002),
presso la sede del Consiglio regionale, in piazza Oberdan 6.
I primi disegni a onor del vero risalgono al 1970, soldato di
leva nella sua Spilimbergo, che tanto gli deve per come ha saputo
negli anni stimolare e spronare i giovani artisti locali e
divulgare il patrimonio storico della cittadina pordenonese nel
territorio nazionale, e della cui restaurazione post terremoto
'76 è stato anche coprotagonista, lui artista-archeologo con un
occhio alla conservazione della natura e uno al passato.
Segnalato dal consigliere Emanuele Zanon, Serafino è anche
cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana dal
2020 e il presidente dell'Assemblea legislativa, Piero Mauro
Zanin, si è complimentato con lui non solo per il valore
artistico delle sue opere, ma anche per l'iniziativa che sta
cercando di portare avanti, ovvero trovare un luogo espositivo
adatto alle 300 opere donate da altrettanti artisti alla città di
Spilimbergo proprio dietro sua sollecitazione per aiutarla a
risorgere, artisticamente ma non solo, negli anni successivi al
sisma di 46 anni fa. "Serafino è un artista capace di donare alla
comunità, quando solitamente gli artisti sono molto gelosi dei
loro lavori", ha commentato Zanin.
"Tutto è nato dall'idea di un baratto - ha spiegato il diretto
interessato -. Io ho dato loro un prosciutto e gli artisti
dovevano ricambiare con una loro opera per Spilimbergo".
"Il suo è pensiero puro che sul foglio sorprende, è gestualità
svuotata della materia", ha aggiunto di lui il critico d'arte
Boris Brollo, che nella sua presentazione paragona "lo spadaccino
che disegna l'aria e questa fischia come vento", con il pittore
che "gesticola davanti al foglio bianco e i segni cadono dentro
esso".
ACON/RCM
Il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, presenta la mostra di Cesare Serafino
Il presidente Piero Mauro Zanin con Cesare Serafino
Alcune delle opere in mostra
Il critico d'arte Boris Brollo e Cesare Serafino