TURISMO. MORETUZZO (PATTO): IMPIANTI SCI, GIUNTA NEGA MODIFICHE CLIMA
(ACON) Trieste, 22 giu - "La Giunta regionale nega i
cambiamenti climatici, di fatto avvallando posizioni da
terrapiattisti".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Massimo Moretuzzo
(Patto per l'Autonomia), commentando in questo modo la
discussione e la successiva bocciatura nella recente seduta
d'Aula di una mozione con cui, insieme al collega Giampaolo
Bidoli, proponeva di "adottare una svolta coraggiosa nelle
politiche del turismo montano in Friuli Venezia Giulia".
"Il riscaldamento climatico - ricorda Moretuzzo, primo firmatario
dell'istanza - è un dato di fatto, che la cronaca di questi
giorni mette sotto gli occhi di tutti e su cui, ormai da anni, la
comunità scientifica ha richiamato l'attenzione. Il rapporto
dell'Agenzia regionale per la Protezione dell'Ambiente (Arpa) -
Osmer del 2018 evidenzia un incremento della temperatura media
invernale nella nostra regione compreso tra 1° C e 1,5° C già per
il 2030, portando a una riduzione dei giorni innevati nell'ordine
di 15-30 all'anno, mentre la quota della neve stabile salirà
sopra i 1.800 metri di altitudine".
"A fronte di dati tanto evidenti quanto drammatici e considerato
che i poli sciistici regionali sono tutti siti tra un'altezza
compresa tra i 700 e i 1.900 metri - prosegue il capogruppo del
Patto - con la mozione chiedevamo un cambio di paradigma rispetto
al turismo montano, invitando l'Esecutivo regionale a non
investire ulteriori risorse per impianti sciistici posti al di
sotto della linea di affidabilità della neve e a richiedere
all'Arpa un parere sui nuovi investimenti nei comprensori
sciistici, affinché fosse valutata la compatibilità degli stessi
con i cambiamenti climatici. Ci sembravano misure di buon senso,
tanto più che la stessa PromoTurismo Fvg riconosce che la
montagna friulana sta cambiando e con essa il turismo invernale.
La Giunta regionale, evidentemente, è però di tutt'altro avviso".
"L'assessore Bini, dopo aver apprezzato l'impianto della mozione,
ha tuttavia bocciato gli impegni proposti, di fatto negando i
cambiamenti climatici e la necessità di adeguare le scelte
politiche alla realtà con un atteggiamento politico gravemente
irresponsabile. Che senso ha - conclude Moretuzzo, congiuntamente
a Bidoli - investire ingenti risorse pubbliche in impianti
sciistici che tra pochi anni rischiano di essere inutilizzabili
ed economicamente insostenibili? Vogliamo veramente continuare a
investire su strutture che, a breve, rischiano di diventare
cattedrali nel deserto, utili solo per ricordare scelte
sbagliate, figlie di una politica miope? Qui non si tratta di
scegliere tra ambiente ed economia: qui si tratta di adottare una
nuova politica del turismo montano".
ACON/COM/db