SALUTE. III COMM, PETIZIONE SANITÀ PUBBLICA: NO A CURE SOLO PER POCHI
(ACON) Trieste, 22 giu - La "percezione potente" del
peggioramento delle prestazioni sanitarie pubbliche, con rinvii e
annullamenti di visite, chiusure e riduzione di servizi. La grave
carenza di personale nelle aziende sanitarie. E la mancanza di
partecipazione che emarginerebbe cittadini, associazioni e
persino i sindaci dalle decisioni.
Sono queste le premesse della petizione 43, con la quale 15485
cittadini del Friuli Venezia Giulia chiedono alla Regione di
rilanciare il servizio pubblico anche attraverso un piano
straordinario per la riduzione delle liste di attesa. Perché,
come è stato detto oggi in III Commissione da una delle prime
firmatarie, Ira Conti, "non c'è democrazia se qualcuno può
curarsi e qualcun altro no".
Convocati in aula dal presidente Ivo Moras (Lega), cinque
rappresentanti del Coordinamento Salute Fvg hanno spiegato a
lungo le ragioni della loro iniziativa, rispondendo anche alle
richieste di chiarimento avanzate dai consiglieri. Michele Negro
- primo firmatario di un testo che è stato portato in piazze e
mercati e in soli 40 giorni ha raggiunto un numero molto elevato
di adesioni, specie nei territori più isolati geograficamente e
tra i ceti meno abbienti - ha messo al centro il problema-chiave
della carenza di personale, che richiede a suo avviso "scelte
immediate, fin dalla manovra di assestamento di luglio" nella
quale si invoca un aumento delle spese per rafforzare gli
organici, che vedrebbero ad esempio la mancata copertura di ben
mille posti di infermiere a livello regionale.
Negro è consapevole che "il problema è organico, e non dipende
solo dalle scelte di questa amministrazione, ma da una serie di
tagli alla spesa sanitaria cominciati nel 2004 a livello
nazionale e regionale". Ma è altresì convinto che occorra
"invertire la rotta, adeguando gli Atti aziendali alle
indicazioni del Pnrr che parlano di Case e ospedali di comunità"
e garantendo "strumenti legislativi di partecipazione a cittadini
e associazioni, oltre che ai sindaci ai quali inspiegabilmente
viene negato un ruolo attivo di consultazione e valutazione su
scelte che vanno a toccare i loro territori". A nome del
Coordinamento salute hanno parlato anche Nadia Della Pietra,
Claudio Cossi e Mariangela Bertoni.
L'illustrazione della petizione ha stimolato le riflessioni dei
consiglieri, alla presenza del vicegovernatore con delega alla
Salute, Riccardo Riccardi, che non ha ritenuto di commentare
petizione e interventi. Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha
chiesto e ottenuto approfondimenti sul numero-record di firme,
mentre Andrea Ussai (M5S) si è soffermato sulla carenza negli
organici, ricevendo da Moras la notizia di una prossima seduta di
Commissione, il 21 luglio, dedicata all'ascolto di rappresentanti
dell'Ordine degli infermieri, proprio per approfondire il tema
del personale sanitario.
Mariagrazia Santoro (Pd) ha chiesto ai rappresentanti dei
comitati di approfondire le criticità riscontrate tra i
cittadini, mentre il collega di gruppo Roberto Cosolini ha
invocato chiarezza sui numeri reali del comparto ed espresso
preoccupazione per "lo scarso ascolto di professionisti, enti
locali, cittadini e associazioni".
Simona Liguori (Cittadini) ha posto l'accento sugli squilibri tra
zone geografiche, tema caro anche a Giampaolo Bidoli (Patto per
l'Autonomia). Antonio Lippolis (Fratelli d'Italia) ha espresso i
suoi dubbi sulle possibilità concrete di coinvolgimento dei
sindaci, "in quanto non è praticabile interpellarne duecento, ed
è chiaro che ogni primo cittadino vorrebbe i servizi il più
vicino possibile a casa propria".
Walter Zalukar (Gruppo misto) ha infine chiesto lumi sulle
prossime mosse dei comitati - che hanno in programma il 24 giugno
un'assemblea generale al Centro Balducci di Zugliano, alla quale
sono stati invitati tutti i capigruppo regionali - e si è detto
convinto che "nei prossimi mesi la situazione si aggraverà, in
quanto il servizio sanitario deve ancora smaltire un gran numero
di prestazioni diagnostiche e terapeutiche".
ACON/FA-fc
Il primo firmatario della petizione, Michele Negro (a destra) accanto a Ivo Moras, presidente della III Commissione, e al vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi
Claudio Cossi e Mariangela Bertoni, tra i primi firmatari della petizione
Walter Zalukar (Gruppo Misto)
Andrea Ussai (M5S)
Antonio Lippolis (Fratelli d'Italia)
Mariagrazia Santoro (Pd)