SALUTE. CONFICONI (PD): PER ASFO SERVE DISCONTINUITÀ CON PASSATO
(ACON) Trieste, 22 giu - "Se si vuole segnare un vero cambio di
passo rispetto alla fallimentare gestione dell'Azienda sanitaria
Friuli Occidentale (Asfo) da parte dell'ex direttore generale
Polimeni, allora è necessario che l'attuale, Tonutti, riapra il
tavolo di confronto con l'assemblea dei sindaci per arrivare a
una versione condivisa dell'atto aziendale".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd), a margine dell'interrogazione discussa in III Commissione
con cui chiedeva alla Giunta regionale di fare chiarezza sulle
incongruenze nell'atto aziendale di Asfo.
"In più occasioni, in questi anni, abbiamo sottolineato le forti
difficoltà della sanità pordenonese aggravate da scelte sia
politiche, sia gestionali fatte da Polimeni che finalmente - è il
commento di Conficoni - l'assessore regionale alla Salute,
Riccardi, si è deciso a sostituire, prendendo atto della sua
fallimentare gestione e di un clima interno all'Azienda sanitaria
ormai insostenibile che ne minava la reputazione".
"Tra i molti fatti contestati a Polimeni non ci sono solo i tagli
e le mancate assunzioni a fronte di un bilancio in utile, ma
anche l'approvazione dell'atto aziendale - ricorda il dem -,
inizialmente bocciato dal collegio dei primari e che ha suscitato
diverse perplessità nei sindaci proprio per i non pochi elementi
di criticità. Prendiamo atto che sul rapporto conflittuale tra
ospedale e Cro, così come sulla dimenticanza relativa alle case
di comunità di Aviano e di Claut, ci siano state delle marce
indietro e ci siano stati correttivi grazie alle osservazioni
dell'Arcs e alle sollevazioni delle comunità locali".
"Restano tuttavia sul tappeto l'indebolimento dei distretti,
sviliti e svuotati di funzioni, il mancato rafforzamento della
salute mentale prevista nel precedente atto aziendale a Sacile,
dove invece era opportuno un raddoppio dell'orario di
operatività. C'è inoltre una questione aperta a San Vito e a
Spilimbergo - dice ainfine Conficoni - relativamente alla
cardiologia e pediatria, che non hanno avuto la struttura
complessa a differenza di quanto è successo negli altri ospedali
spoke di Latisana, Palmanova, San Daniele e Tolmezzo. Ancora una
volta l'impressione è che i residenti nel Friuli Occidentale
vengano trattati come cittadini di serie B".
ACON/COM/rcm