CLIMA. PICCIN (FI): SICCITÀ, PROPOSTE ANTICRISI A SOSTEGNO AGRICOLTORI
(ACON) Trieste, 23 giu - "La spaventosa siccità che interessa
anche il Friuli Venezia Giulia impone l'adozione di drastiche
misure e investimenti che guardino non soltanto ai prossimi mesi,
ma anche a medio e lungo termine, pena gravi danni alla
produzione agricola, con pesanti riflessi sulla sicurezza
alimentare. Forza Italia lancia una serie di proposte, che in
Consiglio regionale si tradurranno in una mozione che intende
impegnare la Giunta Fedriga a fare la sua parte, sollecitando il
Governo nazionale a investire su una serie di misure e
contribuendo direttamente a sviluppare le stesse". Lo afferma, in
una nota, la consigliera regionale Mara Piccin di Forza Italia.
"Forza Italia - aggiunge la deputata forzista Sandra Savino,
componente della commissione Agricoltura della Camera - è il
primo partito a occuparsi del problema con proposte serie e
attuabili. Il cambiamento climatico sta ormai diventando un
elemento strutturale e come tale va affrontato. La siccità ora
sta colpendo il nord Italia, il motore della produzione
agroalimentare nazionale, che è l'asse portante delle
esportazioni del made in Italy. Crisi che si sta estendendo al
centro Italia. Il 2023 rischia di aprirsi con un deficit idrico
ancor peggiore di quello registrato nella prima parte del 2022.
Una tendenza alla tropicalizzazione che va affrontata con
investimenti mirati, se non vogliamo trovarci un'agricoltura in
ginocchio".
Ecco le proposte principali di Forza Italia: avviare
immediatamente la costruzione di nuovi invasi, recependo le
proposte progettuali già in possesso dei consorzi di bonifica
italiani, e chiedere alla Commissione europea la modifica della
normativa che liberalizza l'uso delle tecnologie di evoluzione
assistita, svincolandole dalla legislazione in materia di Ogm. Le
nuove biotecnologie agrarie possono assicurare l'immediata
sperimentazione di nuove piante più resistenti alla siccità e
alle parassitosi.
"A breve termine - specificano Savino e Piccin -, vanno definiti
un piano ristori e un contratto istituzionale di sviluppo sul
tema della risorsa idrica che coinvolga i territori interessati,
sì da poter arrivare a disporre immediatamente di oltre un
miliardo di euro con procedure analoghe a quelle del Pnrr, da
affiancare a fondi per i prossimi tre anni nella prossima legge
di bilancio statale. La Commissione europea deve inoltre
modificare la normativa del Next generation Eu per consentire il
finanziamento con il Pnrr, oggi vietato, degli invasi. A medio
termine, chiediamo un nuovo Recovery fund".
ACON/COM/fa