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TRASPORTI. PRESENTATO A IV COMM PIANO REGIONALE MOBILITÀ CICLISTICA

23.06.2022
18:18
(ACON) Trieste, 23 giu - Si scrive Premoci e si legge promozione dell'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane, in ambito urbano o di pendolarismo casa-scuola/lavoro, sia per le attività turistiche e ricreative nel territorio regionale.

Partendo, infatti, da queste finalità e in conformità a quanto previsto sia dalla legge 2/2018 "Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica", sia dalla legge regionale 8/2018 "Interventi per la promozione della nuova mobilità ciclistica sicura e diffusa", il Friuli Venezia Giulia ha impostato il proprio Piano regionale della mobilità ciclistica, Premoci appunto, strumento di riferimento e di promozione delle politiche per lo sviluppo della ciclabilità e che fornisce criteri per la redazione dei Biciplan, la pianificazione della mobilità ciclistica di scala comunale e sovracomunale.

Il Premoci è stato suddiviso in 8 sezioni e ne fanno parte integrante anche 48 allegati (non manca un manuale per il ciclista); individua le 9 ciclovie di primo livello, ovvero quelle che hanno una rilevanza fondamentale all'interno del territorio regionale e che costituiscono una rete complessa a cui si intrecciano le ciclovie dei singoli Comuni con i loro Biciplan.

A presentare i contenuti alla IV Commissione consiliare presieduta da Mara Piccin (FI) è stato l'assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio, Graziano Pizzimenti, che ha sottolineato come si tratti di un vero e proprio piano di settore dei trasporti e non solo turistico, dove si esalta l'aspetto dell'intermodalità con gli spostamenti bus/bici, barca/bici e treno/bici, va assoggettato a Valutazione ambientale strategica (Vas) e prevede un correlato rapporto ambientale in cui devono essere valutati gli impatti che l'attuazione del Piano potrebbe avere sull'ambiente e sul patrimonio culturale.

A coadiuvare la Regione nella stesura del Piano sono stati chiamati i principali portatori di interesse alla pianificazione e alla progettazione del sistema ciclabile regionale, in primis - è stato spiegato - i Comuni, con cui i contatti della Regione sono costanti e dai quali attende di ricevere i Biciplan.

Ulteriori sollecitazioni sono giunte da chi ha partecipato alla seduta della IV Commissione, tra cui Italia nostra, che ha definito importante che ci sia coerenza tra i Biciplan e il Primoci e ha denunciato alcune carenze a Udine in riferimento al passaggio della ciclovia Alpe Adria (Salisburgo-Grado). Dalla Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab) è giunta la richiesta della possibilità di fare piste ciclabili lungo gli argini dei fiumi, mentre We like bike ha detto che si tratta di un Piano sovrapponibile a quanto si propone il loro consorzio, unica pecca la poca attenzione alle ciclovie collinari, c'è solo la Fvg6 che offre considerazione al Sandanielese.

I Consorzio di sviluppo industriale hanno giudicato molto positivamente l'impostazione del Piano, di cui seguiranno gli sviluppi al pari di Coldiretti regionale, favorevole a tutto ciò che può portare turismo nelle aree rurali; attendono i progetti a livello comunale. Dall'Ufficio scolastico regionale vi è attenzione a come la scuola potrà essere coinvolta dal Primoci. Tpl Fvg Scarl ha tra l'altro chiesto la previsione di punti di interscambio modale aggiuntivi agli esistenti, coinvolgendo direttamente i Comuni nella loro identificazione, a cui si è unita l'associazione della ricettività extralberghiera.

Critiche sono invece arrivate da alcuni consiglieri delle Opposizioni, che si aspettavano un Piano più strutturato su cui poter esprimere un parere, cosa non fattibile visto che molte piste non sono state ancora completate, per altre si tratta solo di tracce di percorso, con spese non ancora dettagliate (Furio Honsell di Open Fvg), inoltre mancano le risposte dei Comuni e si sta parlando di un Piano che si rifà a una Lr del 2018 e doveva essere approvato a primavera del 2019 (Mariagrazia Santoro e Diego Moretti del Pd), non si sta rendendo noto lo stato di attuazione delle 9 ciclovie, se il Piano prevede un ordine di priorità della loro costruzione e secondo quali criteri (Nicola Conficoni del Pd). Richieste anche di Cristian Sergo del M5S, che ha detto di problemi tariffari legati alla viabilità ciclistica e avrebbe voluto la pianificazione anche delle ciclostazioni, come parcheggi e luoghi di custodia delle bici.

La Commissione ha anche appreso che, per quanto attiene la ciclabile turistica nazionale che collegherà Trieste a Venezia sono stati realizzati sinora circa 200 chilometri, con una possibilità ancora di fondi che vede 8 milioni di matrice statale e altri 20 stanziati nel 2022 come Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Dopodichè è stata accolta la richiesta della consigliera Santoro di non esprimere il parere al Premoci prima di settembre, per permettere che venga completato e poterne apprendere gli sviluppi. ACON/RCM



Mara Piccin (FI) e l'assessore regionale Graziano Pizzimenti
La IV Commissione consiliare
Il Centrosinistra in IV Commissione consiliare
Cristian Sergo (M5S)
Lo schema del Premoci
Mariagrazia Santoro (Pd) e Furio Honsell (Open Fvg)