MIGRANTI. ZANIN A COMM CIVEX: APRIRE UE AI BALCANI PER GESTIONE FLUSSO
(ACON) Trieste, 24 giu - "L'impatto delle migrazioni sui
territori dell'Unione Europea, acuitasi a dismisura a seguito dei
milioni di profughi in fuga dal conflitto in Ucraina, richiede
che le istituzioni europee sostengano gli enti regionali e
locali, ed in particolare le regioni frontaliere".
Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Piero
Mauro Zanin, durante la seconda giornata della seduta della
Commissione Civex del Comitato europeo delle Regioni (CdR).
"Proprio per questo potrebbe essere opportuno creare una rete tra
zone frontaliere, oltre a valutare un'accelerazione con le
frontiere esterne all'Ue, con i paesi vicini che hanno concordato
un percorso di adesione - prosegue Zanin. Penso a Albania, Serbia
e Macedonia che da anni attendono questa possibilità e che,
davanti alla velocità con cui viene esaminata la richiesta
dell'Ucraina, non sanno più che direzione intraprendere e che,
invece, potrebbero giocare un ruolo fondamentale pensando alla
sicurezza del continente in merito alla rotta balcanica e
all'intensificarsi degli arrivi irregolari".
Secondo Zanin, infatti, "le migrazioni sono e saranno sempre più
usate da potenze straniere (ad esempio Turchia e alcuni Paesi
Arabi) come arma contro l'Europa e i suoi valori con l'obiettivo
di indebolirla dal di dentro. Per difendere le nostre comunità e
la stessa Europa, quindi, è fondamentale distinguere tra
migrazione legale e illegale, promuovendo l'integrazione dei
regolari e scoraggiando qualsiasi altra azione. Per la nostra
Regione, vittima del flusso migratorio, diventa fondamentale
allargare l'adesione all'UE da parte dei Paesi dei Balcani
occidentali, che così sarebbero più difficilmente percorribili
limitando la tratta di essere umani".
"Temi che riguardano da vicino il Fvg - conclude il presidente
della massima Assemblea legislativa - sia per quanto riguarda la
crisi umanitaria provocata dalla guerra in Ucraina, che per i
migranti in arrivo da Afganistan e altri Paesi, che necessitano
di una risposta globale, una gestione complessiva da parte
dell'UE, basata su una visione d'insieme, mediante un sistema di
governance che integri il ruolo di tutti i livelli (europeo,
nazionale, regionale, locale): non possono essere unicamente le
singole realtà territoriali su cui impatta in prima battuta, a
farsi carico di un fenomeno complesso come quello della
migrazione".
ACON/COM/LI