PROFESSIONI. ZANIN A LAUREA HONORIS CAUSA JOGNA: INCARNA VALORI FRIULI
(ACON) Udine, 27 giu - Progettista del futuro. È questa la
definizione che l'Università di Udine ha scelto per Giuseppe
Jogna che nelle aule di via Tomadini, a 85 anni, ha ricevuto la
laurea honoris causa in ingegneria gestionale nel corso di
un'intensa cerimonia aperta dal prorettore vicario, Angelo
Montanari, che ha presentato i saluti del rettore Roberto Pinton
"a un portatore dei valori fondamentali del Friuli".
Un riconoscimento e un premio, senz'altro, ma anche una rivincita
se pensiamo che questo figlio di emigranti, nato a Forgaria nel
Friuli nel 1937, dopo il diploma all'istituto Malignani di Udine
dovette rinunciare per legge al sogno universitario in quanto i
periti industriali non potevano accedere alle facoltà tecniche
dell'Ateneo. Una lacuna normativa - come ha ricordato anche l'ex
rettore Alberto Felice De Toni nella sua laudatio che ha
preceduto il conferimento della laurea - colmata solo diversi
anni dopo, quando però la regola dell'obbligo di frequenza impedì
nuovamente a Jogna di frequentare il corso di studi superiori.
Messo quel sogno nel cassetto, il tenace friulano si dedicò anima
e corpo alla sua professione, diventandone presto un punto di
riferimento a livello nazionale: Jogna ha ricoperto per
quarant'anni ruoli dirigenziali ma soprattutto ha portato a casa
importanti risultati. In ordine cronologico: negli anni del
terremoto, la partecipazione delle professioni di area tecnica
alle leggi per la ricostruzione, poi - da consigliere nazionale
del Collegio dei periti industriali - le prime iniziative in tema
di sicurezza collettiva, domestica e ambientale, fino
all'introduzione del praticantato per i periti.
Ma le sue battaglie più grandi furono la sospirata nascita
dell'Ente di previdenza dei periti industriali, nel 1997, che lo
portò anche a una protesta silenziosa ma eclatante, ovvero la
scelta di incatenarsi davanti al Ministero che non voleva apporre
la necessaria firma. E, ancor più direttamente connesso alla
laurea honoris causa, il suo impegno per arrivare alla legge che
prevede l'obbligo della formazione universitaria per l'accesso
alla professione di perito industriale. È in particolare il suo
lavoro di pioniere delle lauree a orientamento professionale a
fargli meritare oggi quel pezzo di carta che ingiustamente gli
venne precluso, come hanno ricordato De Toni, il direttore del
dipartimento di Ingegneria gestionale, Alessandro Gasparetto, e
l'attuale presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei
periti industriali, Giovanni Esposito. Era presente, citato a più
riprese anche dal neo laureato nella sua lectio magistralis,
anche il generale Luigi Federici, già comandante dei Carabinieri.
Alla cerimonia ha partecipato anche Piero Mauro Zanin, presidente
del Consiglio regionale, che nel suo saluto ha lodato "la
lucidità con cui Jogna ha ripercorso la sua vita". Il neo
dottore, con una punta di emozione, nella sua lectio magistralis
aveva ringraziato la famiglia confessando di averla sacrificata a
volte rispetto "all'altra famiglia, quella dei periti
industriali". E il massimo rappresentante dell'Assemblea
legislativa vede in quelle parole "un segno di quel che
rappresenta il lavoro per il popolo friulano, la forza dell'etica
della responsabilità. Valori profondi agganciati a uno sguardo
più ampio, con particolare attenzione all'Europa e alla
legislazione in vigore negli altri Paesi".
Del resto - ha aggiunto Zanin - il lavoro dei periti e dei
geometri "rappresenta uno dei tasselli della ricostruzione del
Paese dopo la seconda guerra mondiale, nella felice tradizione
del tecnico che sa fare, raccontata anche in un bel film dei
fratelli Taviani".
"Come presidente del Consiglio regionale, che rappresenta la
nostra autonomia e la capacità di autogoverno, valori fondanti
della battaglia per l'Università friulana - ha concluso il
massimo rappresentante dell'Aula - sono orgoglioso di Jogna che è
un esempio per le giovani generazioni, a cui guardare con
speranza. Nelle condizioni difficili del Dopoguerra, con risorse
scarse e poche possibilità, lui è riuscito a costruirsi un futuro
importante, tracciando un solco. Oggi invece molti nostri giovani
hanno tutto, ma non c'è la tensione giusta per arrivare ai
risultati. E anche questa laurea che viene conferita a Jogna
rappresenta un solco con vista sul futuro".
ACON/FA-fc
Il conferimento della laurea honoris causa a Giuseppe Jogna
Giuseppe Jogna (a sin.) assieme al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin
La platea dell'aula universitaria, con il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, in prima fila
La cerimonia nell'aula di via Tomadini a Udine, dedicata alla memoria di Marzio Strassoldo