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PROFESSIONI. ZANIN A LAUREA HONORIS CAUSA JOGNA: INCARNA VALORI FRIULI

27.06.2022
16:44
(ACON) Udine, 27 giu - Progettista del futuro. È questa la definizione che l'Università di Udine ha scelto per Giuseppe Jogna che nelle aule di via Tomadini, a 85 anni, ha ricevuto la laurea honoris causa in ingegneria gestionale nel corso di un'intensa cerimonia aperta dal prorettore vicario, Angelo Montanari, che ha presentato i saluti del rettore Roberto Pinton "a un portatore dei valori fondamentali del Friuli".

Un riconoscimento e un premio, senz'altro, ma anche una rivincita se pensiamo che questo figlio di emigranti, nato a Forgaria nel Friuli nel 1937, dopo il diploma all'istituto Malignani di Udine dovette rinunciare per legge al sogno universitario in quanto i periti industriali non potevano accedere alle facoltà tecniche dell'Ateneo. Una lacuna normativa - come ha ricordato anche l'ex rettore Alberto Felice De Toni nella sua laudatio che ha preceduto il conferimento della laurea - colmata solo diversi anni dopo, quando però la regola dell'obbligo di frequenza impedì nuovamente a Jogna di frequentare il corso di studi superiori.

Messo quel sogno nel cassetto, il tenace friulano si dedicò anima e corpo alla sua professione, diventandone presto un punto di riferimento a livello nazionale: Jogna ha ricoperto per quarant'anni ruoli dirigenziali ma soprattutto ha portato a casa importanti risultati. In ordine cronologico: negli anni del terremoto, la partecipazione delle professioni di area tecnica alle leggi per la ricostruzione, poi - da consigliere nazionale del Collegio dei periti industriali - le prime iniziative in tema di sicurezza collettiva, domestica e ambientale, fino all'introduzione del praticantato per i periti. Ma le sue battaglie più grandi furono la sospirata nascita dell'Ente di previdenza dei periti industriali, nel 1997, che lo portò anche a una protesta silenziosa ma eclatante, ovvero la scelta di incatenarsi davanti al Ministero che non voleva apporre la necessaria firma. E, ancor più direttamente connesso alla laurea honoris causa, il suo impegno per arrivare alla legge che prevede l'obbligo della formazione universitaria per l'accesso alla professione di perito industriale. È in particolare il suo lavoro di pioniere delle lauree a orientamento professionale a fargli meritare oggi quel pezzo di carta che ingiustamente gli venne precluso, come hanno ricordato De Toni, il direttore del dipartimento di Ingegneria gestionale, Alessandro Gasparetto, e l'attuale presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei periti industriali, Giovanni Esposito. Era presente, citato a più riprese anche dal neo laureato nella sua lectio magistralis, anche il generale Luigi Federici, già comandante dei Carabinieri.

Alla cerimonia ha partecipato anche Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale, che nel suo saluto ha lodato "la lucidità con cui Jogna ha ripercorso la sua vita". Il neo dottore, con una punta di emozione, nella sua lectio magistralis aveva ringraziato la famiglia confessando di averla sacrificata a volte rispetto "all'altra famiglia, quella dei periti industriali". E il massimo rappresentante dell'Assemblea legislativa vede in quelle parole "un segno di quel che rappresenta il lavoro per il popolo friulano, la forza dell'etica della responsabilità. Valori profondi agganciati a uno sguardo più ampio, con particolare attenzione all'Europa e alla legislazione in vigore negli altri Paesi".

Del resto - ha aggiunto Zanin - il lavoro dei periti e dei geometri "rappresenta uno dei tasselli della ricostruzione del Paese dopo la seconda guerra mondiale, nella felice tradizione del tecnico che sa fare, raccontata anche in un bel film dei fratelli Taviani".

"Come presidente del Consiglio regionale, che rappresenta la nostra autonomia e la capacità di autogoverno, valori fondanti della battaglia per l'Università friulana - ha concluso il massimo rappresentante dell'Aula - sono orgoglioso di Jogna che è un esempio per le giovani generazioni, a cui guardare con speranza. Nelle condizioni difficili del Dopoguerra, con risorse scarse e poche possibilità, lui è riuscito a costruirsi un futuro importante, tracciando un solco. Oggi invece molti nostri giovani hanno tutto, ma non c'è la tensione giusta per arrivare ai risultati. E anche questa laurea che viene conferita a Jogna rappresenta un solco con vista sul futuro". ACON/FA-fc



Il conferimento della laurea honoris causa a Giuseppe Jogna
Giuseppe Jogna (a sin.) assieme al presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin
La platea dell'aula universitaria, con il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, in prima fila
La cerimonia nell'aula di via Tomadini a Udine, dedicata alla memoria di Marzio Strassoldo