AMBIENTE. M5S: QUALITÀ ARIA, BASTA CERCARE SCUSE I DATI PARLANO CHIARO
(ACON) Trieste, 28 giu - "La narrazione attraverso cui la colpa
degli sforamenti di inquinanti nelle zone del Friuli Occidentale
sarebbe attribuibile al vicino Veneto, non è supportata dai
numeri delle due Agenzie regionali per l'ambiente. Assumendo che
i risultati dei campionamenti siano validi, basterebbe
confrontare alcuni dati per capire che dare sempre la causa al
Veneto per i problemi di inquinamento della nostra regione non è
sostenibile".
Lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, in
una nota.
"Basta confrontare l'ultima settimana (dal 20 al 26 giugno) di
rilevamenti per le polveri sottili Pm10 - rimarcano i
pentastellati - per vedere come la media a Conegliano, in
provincia di Treviso, sia stata di 21 µg/m3, mentre nella
confinante Sacile il dato fosse pari a 25 µg/m3. Il dato peggiora
ancora se ci si sposta nelle centraline di Morsano al Tagliamento
dove il risultato è stato pari a 30 µg/m3 con punte di 38,5
giovedì scorso".
"Le stesse dinamiche erano evidenti nella relazione sulla
campagna di monitoraggio di Pm10 e Pm2.5 condotta a San Vito al
Tagliamento tra agosto 2021 e marzo 2022, pubblicata il 7 giugno
scorso. Già con quei dati - aggiungono i portavoce del M5S - era
facilmente comprensibile che le situazioni delle regioni non
siano confrontabili. Dalla lettura di quei dati, è emerso che la
centralina di San Vito al Tagliamento avesse dei valori di Pm10
molto più alti rispetto a quella di Morsano e a quella di
Pordenone, più vicina al Veneto delle due precedenti. La stessa
Arpa Fvg ha terminato quella relazione dicendo che c'è una
maggiore polverosità a San Vito al Tagliamento, ascrivibile in
particolare alla componente più grossolana del particolato,
dovuta a fenomeni locali".
"Da ultimo - concludono Capozzella, Dal Zovo, Sergo e Ussai - si
continua a dare la colpa dell'inquinamento per lo più al
riscaldamento domestico e alla combustione di legna e pellet per
riscaldare le case dei cittadini. Sarebbe anche interessante
avere il parere di chi sostiene questo, a fronte del dimezzamento
degli sforamenti nel 2022 rispetto all'anno precedente. Per
quanto ci riguarda, riteniamo necessario trovare soluzioni per il
trasporto su gomma (vedi statale 13 Pontebbana) e per la
concentrazione di industrie impattanti che insistono in un
territorio saturo".
ACON/COM/rcm