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TURISMO. OK IV COMM A DDL 169: PIANO NEVE, SARÀ COINVOLTA ANCHE L'ARPA

28.06.2022
17:06
(ACON) Trieste, 28 giu - Via libera dalla IV Commissione alle parti di competenza del ddl 169, con il voto favorevole della maggioranza di Centrodestra e l'astensione dei gruppi di Opposizione. Si tratta di un provvedimento - come ha spiegato l'assessore alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, davanti ai consiglieri radunati in aula dal vicepresidente Lorenzo Tosolini (Lega) - che si propone di mettere ordine nel comparto relativo agli impianti a fune e alle aree sciabili, abrogando di fatto due precedenti norme.

"I due punti più rilevanti politicamente - ha spiegato ancora l'assessore regionale - sono l'articolo 6, in cui si circoscrivono territorialmente le competenze di PromoTurismo, e l'articolo 9 che si occupa di pianificazione del sistema impiantistico con tre distinti strumenti: il Piano neve, il Programma strategico degli interventi e il Registro degli impianti e delle piste. E sul Piano neve, che si propone di razionalizzare anche i futuri investimenti in un'ottica ambientale, abbiamo voluto coinvolgere tutte le istituzioni potenzialmente interessate".

Bini ha poi risposto alle domande dei consiglieri. A Luca Boschetti (Lega), che gli chiedeva le intenzioni della Regione su aree al di fuori dei poli sciistici propriamente detti, come Pra' di Bosco, Forni Avoltri, i laghetti di Timau e altre piste di fondo, l'assessore ha assicurato che "si sta lavorando a possibili modifiche del testo, e certamente Forni Avoltri e Pra' di Bosco meritano attenzione. Ma dobbiamo fare attenzione a distinguere tra piste davvero strategiche e non strategiche". Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha invece posto il problema dell'aggiornamento periodico del Piano neve ("Vedremo", ha risposto Bini) e del ruolo dell'Arpa, "che verrà convocata nella Conferenza dei servizi", gli ha assicurato l'assessore. Il capogruppo ha proposto anche "di inserire la previsione di una fideiussione da parte della società concessionaria nell'articolo che correttamente prevede il ripristino dell'ambiente naturale in caso di cessazione della concessione. In questo modo si eviterebbe il rischio di far ricadere sulla collettività le spese di ripristino". Un'idea che Bini ha promesso di approfondire.

Di natura più tecnica le osservazioni di Mariagrazia Santoro (Pd), che si è chiesta quale sia il livello di cogenza normativa del futuro Piano neve: "Indicherà obblighi o si limiterà a fornire direttive generali? Esaurirà la pianificazione o sarà affiancato da altri strumenti di settore?". Gli uffici dell'assessorato hanno spiegato che l'obiettivo, al termine di un percorso di approfondimento e studio su tutti gli aspetti critici legati alla realizzazione degli impianti a fune, è di arrivare a un Piano cogente, che stabilisca quel che si può e non si può fare. In altre parole, uno strumento a monte per i successivi livelli autorizzatori, compreso quello paesaggistico.

Cristian Sergo (M5S), infine, ha osservato come nel ddl al momento non sia prevista la procedura Vas per il Piano neve, ma gli è stato assicurato che il Piano dovrà seguire quello specifico iter, altrimenti non potrebbe avere le funzioni di uno strumento di pianificazione. ACON/FA-fc



Lorenzo Tosolini (Lega), vicepresidente della IV Commissione, accanto all'assessore Sergio Emidio Bini
Mariagrazia Santoro e Diego Moretti (Pd)
Massimo Moretuzzo (Patto). Alla sua destra, i consiglieri del M5S e Boschetti (Lega)
Luca Boschetti (Lega)