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AMBIENTE. IV COMM: OK AGGIORNAMENTO PIANO GESTIONE RIFIUTI URBANI

29.06.2022
19:11
(ACON) Trieste, 29 giu - Via libera alla deliberazione della Giunta regionale dedicata all'aggiornamento per l'anno 2022 del Piano di gestione dei rifiuti urbani, ma riflettori puntati anche sulla conferma che non esiste alcun progetto per la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore sul territorio del Friuli Venezia Giulia.

La IV Commissione permanente presieduta da Mara Piccin (FI), riunita a Trieste nell'aula consiliare e per l'occasione coordinata dal vice presidente Lorenzo Tosolini (Lega), ha espresso parere favorevole a maggioranza (contrari i rappresentanti dell'Opposizione, nessuna astensione) alla Dgr 753 del 27 maggio scorso, che attua l'articolo 13 della legge regionale 34/2017.

Ora il provvedimento tornerà con i suoi 14 obiettivi all'attenzione definitiva dell'Esecutivo dopo l'accoglimento di alcune osservazioni piuttosto tecniche avanzate dall'Autorità unica Servizi idrici e Rifiuti (Ausir) in merito alla facoltà da parte dei Comuni di decidere le modalità di svolgimento dei servizi disponibili sui rispettivi territori, ma anche in tema di tariffa puntuale.

Alla presenza dall'assessore regionale a Difesa dell'ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, il pronunciamento è stato manifestato dopo una serie di audizioni che hanno coinvolto svariati portatori di interesse. A partire proprio dal direttore generale dell'Ausir, Marcello Del Ben, con un intervento al quale ha fatto seguito una richiesta da parte di Mariagrazia Santoro (Pd), condivisa dal pentastellato Cristian Sergo, di valutare l'ipotesi di rinviare ad altra data l'espressione del parere per consentire un pieno recepimento di tutte le indicazioni.

Un'eventualità, questa, subito esclusa dagli uffici e dall'assessore stesso che, pur assicurando la possibilità di recepire ulteriori istanze eventualmente esplicitate in modalità telematica dai successivi auditi, hanno evidenziato la necessità di non bloccare un iter che richiede la valutazione del documento entro il 30 giugno per poter accedere ai fondi previsti dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Valutazioni positive sul piano sono state progressivamente espresse dall'amministratore delegato di AcegasApsAmga, Roberto Gasparetto, che ha esordito ricordando di aver già segnalato una serie di temi integralmente recepiti, mentre Alessio Scarpa di Net ha concordato su tutti i punti previsti, esprimendo piena disponibilità a partecipare ad eventuali tavoli futuri.

Medesima lunghezza d'onda da parte del dg di Isontina Ambiente, Giuliano Sponton, e anche di Nicola Pascolo di A&T 2000 che ha ribadito l'importanza del concetto di impianto per il recupero energetico del Css ma anche che, andando nella direzione di una raccolta porta a porta molto spinta, saranno necessari investimenti importanti su attrezzature e personale.

Il Servizio Nettezza urbana e Affini (Snua), attraverso Enzo Gasparutti, ha auspicato "una necessaria corretta pianificazione degli impianti", mentre al breve inciso di Enea Vian per l'Associazione Piccole e Medie Industrie (Confapi Fvg) ha fatto eco l'articolata argomentazione snocciolata da Sandro Cargnelutti, presidente di Legambiente Fvg. Quest'ultimo ha infatti spaziato tra le relazioni tra Arpa, gestori e Regione e il Forum regionale dell'Economia circolare, indicando elementi cardine come la diminuzione della produzione di secco residuo e il miglioramento della qualità. Prima del commiato si è soffermato anche sui concetti di prevenzione, formazione e istruzione, nonché su incentivi, premialità e penalità.

Nel corso del dibattito generale che ha preceduto l'espressione di voto sono emerse forti perplessità soprattutto da parte dei consiglieri del Pd (il capogruppo Diego Moretti e Nicola Conficoni, che ha riportato approfondite cifre, statistiche e percentuali), nonché del collega Sergo (M5S). Gli esponenti dem, dispiaciuti per l'assenza di Arpa tra gli auditi, si sono concentrati sull'inceneritore di Trieste, sul tema dell'amianto e su una raccolta differenziata che in regione pare esprimersi "a macchia di leopardo con un aumento minimo tra il 2016 e il 2020, uno 0,9% (dal 67,1 al 68%) coinciso con la retrocessione dal quarto al settimo posto nazionale con il virtuoso Pordenonese nel ruolo di capofila con l'81%, davanti a Udine (69,8%), Gorizia (68%) e il capoluogo regionale (46,8%). Luci, ombre e buchi neri - è stato sottolineato - che richiedono ampi margini di miglioramento".

Sergo, interessato anche alla tariffa puntuale, ha invece insistito per avere conferme in merito all'ipotesi di realizzazione di un nuovo inceneritore in regione. Eventualità, questa, negata prima dal rappresentante di Net e poi anche dallo stesso Scoccimarro che ha altresì ribadito come non esistano "alcun progetto per realizzare un termovalorizzatore. Qualora in futuro dovesse emergere una chiara esigenza, solo allora l'ipotesi verrebbe analizzata. Al momento, lo ripeto tre volte, non è previsto e tantomeno nessuno ha inoltrato una richiesta, pur non costituendo un tabù ideologico".

Un'affermazione questa definita da Moretti e Conficoni "contraddittoria nell'ambito di un piano poco ambizioso", rimarcando come l'opzione "sia comunque presente e, se qualcuno dovesse inoltrare domanda di impianto aggiuntivo, la strada diverrebbe quindi percorribile".

L'aggiornamento è stato invece promosso dagli scranni leghisti, dipinto da Stefano Turchet come "molto positivo, strettamente legato alla realtà regionale e ai valori realisticamente raggiungibili". Il collega Tosolini ha infine fatto riferimento "al grande processo di educazione che ha portato risultati con valori fino all'85% per la differenziata e, pur nell'ambito di una situazione non omogenea con una Trieste che necessita del massimo livello di attenzione, la storia dei nostri Comuni dimostra che si raggiungono i risultati solo passo dopo passo. Sono pero necessarie la qualità degli impianti, una gestione societaria oculata degli stessi e anche la sensibilità dei cittadini". ACON/DB-fc



L'assessore regionale Fabio Scoccimarro con Lorenzo Tosolini (Lega), vice presidente della IV Commissione
La IV Commissione permanente riunita in aula a Trieste
Mariagrazia Santoro, Diego Moretti e Nicola Conficoni (Pd)
Stefano Turchet (Lega)
Cristian Sergo (M5S)