AMBIENTE. CONFICONI-MORETTI (PD): PIANO RIFIUTI POCO AMBIZIOSO
(ACON) Trieste, 29 giu - "Il piano regionale di gestione dei
rifiuti urbani pecca di ambizione a partire dalla previsione di
abbattimento della produzione di secco residuo dagli attuali 150
chili pro capite, a 120. Con questi presupposti diventa
complicato migliorare la gestione dei rifiuti spingendo al
massimo la raccolta differenziata, da incentivare anche riducendo
il tributo ambientale versato dai residenti nelle realtà più
virtuose alla Regione".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale Nicola
Conficoni (Pd) insieme al capogruppo Pd, Diego Moretti, a margine
dell'audizione odierna, in IV Commissione, di gestori,
associazioni di categoria e ambientaliste, sul Piano regionale di
gestione dei rifiuti urbani sul quale il gruppo del Pd ha dato
parere contrario.
"Dopo quattro anni di colpevole inerzia durante i quali siamo
stati superati anche da Emilia Romagna e Sardegna scendendo al
settimo posto, la situazione della raccolta differenziata in
regione è a macchia di leopardo, tra luci e ombre, ma anche con
dei veri buchi neri", si legge ancora nella nota.
"Secondo i dati forniti da Arpa - prosegue Conficoni - e riferiti
al 2019, il capoluogo, Trieste, è rimasto indietro in questi
anni, con appena il 44 per cento di raccolta differenziata, ben
al di sotto della media regionale che sfiora il 70. Gli obiettivi
di crescita al 73 per cento entro il 2027, comunicati in
commissione dei vertici di AcegasAps sono in questo senso
positivi, peccato che il piano pare non ne tenga conto nella
definizione dei suoi obiettivi".
"Prima di aprire le porte a un nuovo grande termovalorizzatore da
120mila tonnellate, come ha fatto l'assessore Scoccimarro,
bisognava puntare sulla riduzione del rifiuto secco residuo da
avviare a smaltimento e sfruttare al massimo gli impianti
esistenti, che altrimenti rischiano di importare rifiuti da fuori
contraddicendo il principio della prossimità".
Inoltre, aggiunge Moretti, "sulla questione della gestione
dell'amianto la Giunta nei fatti rinvia il problema al prossimo
aggiornamento del Piano regionale amianto, pur in presenza di una
forte criticità rilevata dalle imprese che si occupano della
bonifica del materiale e dal fatto che la discarica esistente non
è più ampliabile. Infine - rileva Moretti - dopo la netta
contrarietà al Piano espressa nel corso della precedente seduta
di commissione dal capogruppo forzista, Nicoli, oggi il suo
gruppo non era presente. Da osservatori esterni delle dinamiche
della maggioranza, pare che il Centrodestra abbia sul tema più di
qualche problema".
ACON/COM/fa