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SALUTE. III COMM, AUDIZIONE SU S. OSVALDO: TAVOLO DA TEMPO AL LAVORO

30.06.2022
13:32
(ACON) Trieste, 30 giu - L'ex ospedale psichiatrico di Sant'Osvaldo non diventerà un centro direzionale, ma resterà un importante polo di erogazione di servizi sanitari e socio-sanitari anche al termine della riqualificazione dell'intero comprensorio udinese, che dovrebbe vedere l'avvio concreto dei lavori del primo lotto nel 2025.

Lo ha affermato Denis Caporale, direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria del Friuli centrale (Asufc), nel corso dell'audizione in III Commissione - sotto la presidenza di Ivo Moras (Lega) - che ha fatto il punto sull'iter del complesso intervento, per il quale la Regione ha stanziato 25 milioni di euro a fine 2020. Realizzato nel 1904, il comprensorio consta di 44 edifici e ha avuto nel tempo un'estensione massima di 50 ettari: un paese immerso nel verde.

L'audizione ha fatto seguito a un ordine del giorno proposto dal gruppo del Pd, controfirmato da Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) e accolto dalla Giunta regionale. E ha dato indirettamente risposta anche ai dubbi espressi di recente da Mariagrazia Santoro (Pd), che aveva parlato di una situazione "ancora ai blocchi di partenza e senza alcuna progettualità".

"Il lavoro è già iniziato da tempo, a differenza di quel che dice qualcuno in altre sedi - le ha replicato Caporale - ed è stato portato avanti indipendentemente dall'ordine del giorno. Già nel 2021 è stato costituito il Tavolo tecnico partecipativo, con la presenza di Regione, Università di Udine, Comune, Arcs, Soprintendenza e altri soggetti. Sono state elaborate linee di azione prendendo in considerazione vincoli architettonici, lo sviluppo dell'attrattività del comprensorio per la collettività, il recupero del patrimonio edificato, la presenza del Centro di salute mentale e lo spazio a cooperative sociali e associazioni".

Le varie fasi di discussione prevedono analisi, condivisione degli obiettivi, identificazione delle esigenze e workshop di progetto. Come ha poi spiegato la professoressa Christina Conti dell'Università di Udine, sono stati coinvolti gli studenti magistrali che hanno prodotto tre masterplan: il primo vede Sant'Osvaldo come infrastruttura verde, il secondo è legato alle funzioni di sport e benessere, il terzo alla città degli archivi. Caporale ha poi fatto cenno a procedure e tempi del vero e proprio cantiere della riqualificazione: dopo l'analisi di compatibilità si procederà a un progetto di fattibilità economica, esteso a tutta l'area, individuando un primo lotto di interventi i cui lavori - in base al cronoprogramma esposto in una delle slide - comincerebbero nel secondo semestre del 2025, per continuare nei due anni successivi. "Non ci sarà alcuna gru durante la campagna elettorale per le Regionali", ha aggiunto il direttore generale di Asufc, che ha parlato dell'esigenza di mettere in sicurezza diversi immobili e della necessità di mantenere spazi per la formazione aziendale, per la cura dei disturbi alimentari, per i Dipartimenti di prevenzione e delle dipendenze, per associazioni di volontariato e cooperative sociali.

"I masterplan - ha commentato la dem Santoro, ribadendo le sue recenti prese di posizione - non sono ancora un progetto fatto e finito, mentre l'assessore aveva dichiarato che a fine 2021 sarebbe stato presentato uno studio di fattibilità, che al momento non esiste. È molto semplice fare proclami dicendo che il compendio di Sant'Osvaldo verrà recuperato rapidamente, mentre è più faticoso confrontarsi con i problemi reali. Non mi risulta, poi - ha aggiunto - che nel tavolo tecnico siano presenti importanti associazioni culturali e di volontariato che in questi anni hanno riaperto alla cittadinanza il parco e altri luoghi del compendio". Affermazioni al centro della replica del vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi: "A me pare che sia stato fatto un grande lavoro, con impegno e qualità, è irrispettoso dire il contrario: qui non c'è nessuna operazione di facciata". "La partecipazione che tutti invochiamo - ha proseguito Riccardi - costa in termini di tempo perché bisogna mettere assieme Comune, quartiere, associazioni e via dicendo: non si può dire "vogliamo la partecipazione" e poi protestare perché non è stato fatto niente. Questa è un'operazione di straordinaria complessità: mette insieme salute, funzioni della struttura, valorizzazione a tema ambientale, vincoli architettonici". Tanto Riccardi quanto il presidente Moras hanno poi criticato l'assenza di Santoro, uscita dall'aula prima della replica finale dell'assessore.

Al dibattito - preceduto da alcuni interventi relativi alla calendarizzazione di future audizioni, con protagonisti i consiglieri Zalukar (Misto), Ussai, Liguori, Di Bert, Calligaris (Lega) e Giacomelli (FdI) - hanno preso parte anche Simona Liguori (Cittadini), che ha chiesto chiarimenti sull'utilizzo dei padiglioni per la residenzialità e sulla presenza di cooperative e associazioni, e Andrea Ussai (M5S), che si è soffermato sull'attività del Centro di salute mentale. ACON/FA-fc



Ivo Moras (Lega), presidente della III Commissione
L'intervento del vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi
Mariagrazia Santoro (Pd)
Andrea Ussai (M5S)
Simona Liguori (Cittadini)
Mauro Di Bert (Prog Fvg/Ar)
Un momento dell'audizione in III Commissione