POST COVID. ZANIN: SERVE SISTEMA REGIONALE PER INTERCETTARE SOS DONNE
(ACON) Udine, 30 giu - "Le difficoltà incontrate durante la
pandemia per l'applicazione dello smart working, strumento che
invece di conciliare vita e lavoro si è tavlolta trasformato in
in motivo di stress per l'impossibilità di gestire varie
situazioni simultaneamente, e l'aumento dei casi di violenza di
genere tra le mure domestiche con l'impossibilità, in diversi
casi, di chiedere aiuto, sono due aspetti della ricerca che
meritano attenti approfondimenti e l'individuazione di possibili
soluzioni".
È quanto ha rilevato il presidente del consiglio regionale, Piero
Mauro Zanin, intervenendo a Palazzo Blegrado di Udine alla
presentazione della ricerca, promossa dalla Commissione regionale
pari opportunità del Fvg (Crpo), dedicata all'impatto della
pandemia da Covid 19 sulla salute, gli stili di vita e sul
benessere delle persone che vivono, studiano e lavorano in Fvg.
L'elaborato, realizzata in collaborazione con Università degli
Studi di Udine e Confindustria Udine, è basato su un questionario
sottoposto a 841 persone, di cui 611 (72,65%) femmine e 230
(27,35%) maschi, che ha analizzato come le disposizioni
restrittive abbiano influito pesantemente sullo stile di vita di
ciascuno di noi, modificandone le abitudine.
"Uno studio innovativo, primo del suo genere in Italia - ha
sottolineato la presidente della Crpo, Dusy Marcolin - che ha
appurato come, una fetta della popolazione della nostra regione,
è risultata resiliente, manifestando la forza necessaria per
contenere gli effetti della pandemia. Una ricerca che si è
focalizzata per lo più su un pubblico adulto, con un lavoro
dipendente e un livello culturale medio/alto e che, proprio per
questo, cercheremo di replicare coinvolgendo una fascia di
pubblico più giovane e di sesso maschile".
Dalla rilevazione sono emersi diversi aspetti, dalla tenuta del
sistema regionale sanitario su cui si è soffermato il
vicegovernatore Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, a
come i livelli di stress siano stati molto diversi tra uomini e
donne, con una maggiore propensione di queste ultime a
manifestare stati di ansia e malessere generale: 50.34% delle
donne contro il 37.44% degli uomini.
Un altro argomento analizzato nel dettaglio è stato proprio
quello della conciliazione tra vita privata e quella lavorativa
con il quesito relativo allo smart working che è stato poco
considerato dalla maggioranza del campione: il 74.2% non ha
voluto esprimere un giudizio. Tuttavia, è da sottolineare che il
14.74% ha espresso un generale apprezzamento per tale modalità di
svolgimento della prestazione, di cui il 9.87% ne ha dato una
valutazione pienamente positiva, mentre solo l'1.19% ne ha dato
una valutazione negativa.
Il quesito concernente la convivenza durante l'emergenza mette in
luce il fatto che la maggioranza del campione (84,9%) non viveva
da single e come, nonostante i periodi di convivenza forzata, ci
sia stata una generale stabilità dei rapporti all'interno
dell'ambito domestico (53,63%) con un grado di coesione rimasto
invariato (59,1%). Ha rilevato, però, anche alcuni casi di
violenza domestica: per gli uomini non ci sono stati episodi,
mentre tra le donne emergono 7 casi e solo 3 donne hanno
dichiarato di aver potuto chiedere aiuto. Anche se, è stato
rilevato, da un punto di vista meramente statistico questo
rappresenta appena l'1,19%, è comunque un dato importante che
deve far riflettere.
ACON/LI-fc
Da sinistra: Renata Della Riccia, commissione regionale pari opportunità; Piero Mauro Zanin, presidente Consiglio regionale Fvg; Dusy Marcolin, presidente Commissione regionale pari opportunità tra uomo e donna; Riccardo Riccardi, vicegovernatore Fvg
Piero Mauro Zanin, presidente Consiglio regionale Fvg; Dusy Marcolin, presidente Commissione regionale pari opportunità tra uomo e donna;