BOSCHI. ZALUKAR (MISTO): ORGANIZZAZIONE LOTTA ANTINCENDI, TROPPE FALLE
(ACON) Trieste, 2 lug - "L'ultimo incendio, scoppiato nella
zona del Lisert a Monfalcone, ha di nuovo richiamato l'attenzione
sui deficit organizzativi della Regione Friuli Venezia Giulia
nella lotta agli incendi boschivi. Una colonna di fumo vicino
alla frazione di Sablici aveva fatto scattare l'allarme e sul
posto si era subito recata una squadra dei Vigili del fuoco
composta da tre pompieri che, per oltre un'ora, hanno dovuto
affrontare l'incendio da soli, in quanto le altre squadre erano
in quel momento impegnate".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Walter Zalukar
(Gruppo Misto), aggiungendo che "bisogna ricordare che, per
legge, lo spegnimento degli incendi boschivi compete alle Regioni
e, in Fvg, al Corpo forestale regionale e ai volontari della
Protezione civile. I pompieri dovrebbero intervenire solo se le
fiamme minacciano case e altre strutture".
"Anche se l'incendio boschivo non è di loro competenza, tuttavia,
i pompieri quando c'è fuoco corrono comunque. Questa era stata
una grande fortuna in quel pomeriggio al Lisert. I volontari
della Protezione civile di Monfalcone, seppur allertati
immediatamente, sono arrivati parecchio tempo dopo. Tutte le
Regioni - spiega Zalukar - hanno convenzioni con i Vigili del
fuoco per avere il loro supporto nella lotta agli incendi
boschivi, ma non il Fvg. La nostra Regione aveva una
convenzione, che però è scaduta nel 2019 e l'Amministrazione ci
ha messo tre anni per il rinnovarla. Due mesi fa è stata firmata,
ma non è ancora operativa. Quindi, c'è la sigla, ma non ci sono
ancora i camion in più per garantire questo servizio".
"Anche su questo aspetto, come per svariati settori della sanità,
siamo la maglia nera tra le Regioni italiane. In Fvg, la
Protezione civile ha in verità profuso enormi risorse in questo
campo - continua la nota - tanto da avere ben 109 mezzi
antincendio, mentre le autobotti sono 24 con 2mila volontari.
Tuttavia, se questi mezzi stanno troppo tempo in garage prima di
partire, il fuoco divampa e succede come al Lisert con i tre
pompieri lasciati per troppo tempo da soli ad affrontare il rogo".
"Questo succede - rimarca l'esponente del Misto - non per
scarsità di risorse, visto che di soldi se ne spendono tanti, ma
anche qui come in campo sanitario fa difetto l'organizzazione.
Non pare logico che il fulcro di un servizio di questo genere sia
il volontariato, visto che deve essere garantito un reale pronto
intervento e che i volontari, pur nella loro encomiabile
generosità, non possono garantire una presenza 24 ore su 24.
Garantiscono la reperibilità attivandosi in caso di bisogno, ma
ci vuole tempo e il fuoco non aspetta".
"Nella lotta antincendio c'è anche il Corpo forestale, questo sì
formato da professionisti, ma sono obiettivamente troppo pochi
per presidiare capillarmente tutto il territorio h24. Pare
impossibile - conclude Zalukar - che nessuno abbia ancora pensato
che, con queste forze, il pronto intervento non è attuabile e,
allora, restano solo i Vigili del fuoco, sottorganico già per i
compiti istituzionali e quindi da rinforzare adeguatamente. Ciò
suggerisce di usare più risorse per i pompieri, perché è inutile
comprare tanti mezzi per i volontari se, al momento del bisogno,
restano nei garage. Sarebbe quindi necessario rivedere
l'organizzazione complessiva e la ripartizione delle risorse
nella lotta antincendi boschivi, ma questo richiede una seria
pianificazione, mancata anche nella sanità con lo stesso
assessore".
ACON/COM/db