News


ASSESTAMENTO. SÌ III COMM A 131 MILIONI PER SALUTE E POLITICHE SOCIALI

06.07.2022
14:59
(ACON) Trieste, 6 lug - Le parti riguardanti salute e politiche sociali del disegno di legge 170 Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2021, del ddl 171 Assestamento del bilancio per gli anni 2022-24 e del Documento di economia e finanza regionale 2023 (Defr) hanno trovato il consenso dei consiglieri regionali di Maggioranza della III Commissione consiliare presieduta da Ivo Moras (Lega), mentre quelli delle Opposizioni e Walter Zalukar (Misto) hanno votato astensione.

Ad illustrare i commi dell'articolo 8 e della correlata tabella H dell'Assestamento, per un valore complessivo di 131 milioni di euro - come già annunciato dall'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, in sede di I Commissione - è stato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, che ha anche detto di alcuni emendamenti che arriveranno al testo base.

I commi da 1 a 4 - ha così spiegato Riccardi - affermano il riutilizzo delle risorse del Fondo sociale regionale già trasferite agli enti gestori dei Servizi sociali dei Comuni nel 2021, ma non utilizzate, andando così ad incrementare di un milione di euro le risorse del Fondo già stanziate per il 2022.

Molto sentiti anche dai consiglieri delle Opposizioni le previsioni dei commi 5 e 6, in quanto autorizzano una integrazione di 250mila euro al Fondo nazionale per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza per dare, in tal modo, copertura alle domande di reddito di libertà presentate da donne residenti in Friuli Venezia Giulia e non accolte per insufficienza della quota statale assegnata alla nostra Regione.

I commi 7 e 8 reintroducono uno specifico intervento economico a favore delle gestanti in difficoltà, tramite i Servizi sociali dei Comuni nell'ambito di un progetto personalizzato di presa in carico della persona; valore della posta per l'anno in corso: 400mila euro. Si tratta di una decisione nata da una richiesta in tal senso - ha ricordato il vicegovernatore - della consigliera Ilaria Dal Zovo (M5S).

Ancora aiuti alle donne vittime di violenza nei commi 9 e 10, con 10mila euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024, per l'attivazione di centri di ascolto territoriali o sportelli on-line gestiti da enti locali e da enti del terzo settore, in affiancamento alle attività proprie delle strutture antiviolenza.

Nei commi da 11 a 15 la concessione, tramite le Aziende del Servizio sanitario regionale, di contributi a rimborso di spese connesse con le prestazioni sanitarie rese, a conseguenza della pandemia da Coronavirus, dalle strutture residenziali per anziani autorizzate, oppure da soggetti autorizzati alle sperimentazioni di domiciliarità per gli anziani o anche delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) private accreditate. Si tratta di dare un aiuto - è stato spiegato da Riccardi - all'acquisto di dispositivi di protezione individuale e altri materiali necessari a garantire la prevenzione del contagio e la sanificazione degli ambienti; la cifra stimata utile è di 3,57 milioni di euro per l'esercizio 2021 e per parte della competenza 2020.

Nei commi 16 e 17 si trovano 150mila euro - 50mila per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024 - per finanziare le università nell'attivazione di borse di studio per la formazione specialistica di area sanitaria riservate a laureati non medici (ad esempio farmacia ospedaliera, fisica sanitaria). Il loro costo singolo annuo - ha aggiunto il vicegovernatore - è stimato in circa 25mila euro.

Chiude l'articolo 8, con i commi 18 e 19, l'estensione del termine per la presentazione, da parte del Comune di Pordenone, della domanda di contributo per realizzare una residenza per anziani.

Riccardi si è poi soffermato sulla tabella H, in particolare sulla spesa in conto capitale per ulteriori 95 milioni, la cui destinazione in dettaglio - ha preannunciato - sarà definita con delibera di Giunta prossimamente, ma si può anticipare che certamente ci saranno interventi di riqualificazione di alcuni ospedali Spoke (i presidi ospedalieri territoriali), per l'innovazione tecnologica, per far fronte all'aumento dei prezzi dei cantieri in corso, per la copertura totale dell'intervento ad Azzano X di 1,6 milioni e un altro milione e mezzo per la riqualificazione e messa in sicurezza di quattro strutture comunali utilizzate dall'Azienda sanitaria Friuli occidentale per attività di integrazione sociosanitaria.

Infine, dopo aver detto degli ulteriori 26,45 milioni di risorse destinate al Fondo sanitario regionale, parlando degli accantonamenti che con altri 5 milioni raggiungono quota 100 il vicegovernatore ha spiegato che, di questi 5, 4.675.000 euro andranno a contributi per l'aumento dei prezzi di cantiere per opere del Sistema sociosanitario, dunque riferite alle strutture residenziali, mentre un'altra parte andrà alla cooperativa sociale Melograno di Pradamano per 325mila euro.

A seguire, del Rendiconto 2021 ha detto brevemente l'assessore Zilli definendolo un documento finanziario molto tecnico, dove si identificano gli equilibri di bilancio, gli impegni di spesa, l'avanzo di amministrazione, con un risultato di amministrazione inteso in tutte le sue parti per un valore di quasi 962 milioni di euro.

Poche le perplessità sollevate dai consiglieri al momento del dibattito dell'articolato, tra cui la preoccupazione di Antonio Lippolis (FdI) per gli aumenti delle rette per le Rsa che si riverseranno immancabilmente sugli ospiti delle strutture, rassicurato poi da Riccardi che la Giunta intende intervenire con una norma d'aiuto ad hoc.

E di Rsa ha poi chiesto tra le altre cose anche Andrea Ussai (M5S), in particolare di sostegni alle pubbliche e di tempistica per la loro domotica e la telemedicina, se sia stata fatta una stima di quanto ha inciso sulla spesa sanitaria del Fvg la pandemia, ma anche cosa la Regione intenda fare per la questione dei caregiver (è un tema importante e complesso, ha detto il vicegovernatore, augurandosi si possa intervenire quanto prima).

Riferendosi agli aiuti per le gestanti, Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia) ha invece suggerito la possibilità di avere "una quota basata sugli indicatori di povertà, visto che la misura è di contrasto socioeconomico", ha evidenziato.

Se, poi, nel suo intervento Mariagrazia Santoro (Pd) si è ricollegata al Defr dove si fa riferimento al Piano nazionale di ripresa e resilienza per chiedere delle strutture individuate ma non finanziate dal Pnrr stesso e quali le strategie saranno adottate per il reclutamento del personale, "tema di cui nel Defr non si parla", Simona Liguori (Cittadini) ha colto l'occasione per chiedere quali le ricadute dei provvedimenti finanziai sull'abbattimento delle liste d'attesa e sul contrasto alla fuga dei professionisti. ACON/RC-fc



L'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi; il presidente della III Commissione consiliare, Ivo Moras (Lega); l'assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli
Andrea Ussai e Ilaria Dal Zovo (M5S), Giampaolo Bidoli (Patto)
Antonio Lippolis (FdI)
Mariagrazia Santoro (Pd) e Simona Liguori (Cittadini)
La Maggioranza vota a favore del ddl 171