TERRITORIO. ZALUKAR (MISTO): INCENDI BOSCHIVI, INTERVENTI DIFFICILI
(ACON) Trieste, 7 lug - "Dopo l'incendio avvenuto nella zona
del Liser, a Sablici, è suonato un nuovo campanello d'allarme
sull'efficienza del sistema antincendio boschivo della nostra
regione. Questa volta si tratta di sterpaglia che ha preso fuoco
la mattina del 2 luglio a Grado, in località Boscat, dove è stato
coinvolto circa un ettaro di vegetazione".
Lo riporta in una nota Walter Zalukar, consigliere regionale del
Gruppo Misto che dell'accaduto ha coinvolto la Giunta Fedriga con
una interrogazione.
"Alle 10.20 - fa sapere ancora Zalukar con dovizia di particolari
- parte la squadra dei vigili del fuoco di Monfalcone perchè a
Grado non c'è più nemmeno il distaccamento estivo dei pompieri, e
vengono allertati i forestali e la Sala operativa regionale di
Palmanova. Dopo 2 ore di lavoro, i pompieri riescono a spegnere
il rogo, da soli, e alle 12.40 fanno ritorno in caserma. Solo
dopo le 13 sarebbero arrivati i volontari e i forestali e su
questi tempi di intervento interrogherò la Giunta regionale.
Anche perché, in quelle due ore, i vigili del fuoco di Gorizia
hanno dovuto coprire il territorio di Monfalcone".
"Ma attenzione, qui l'interrogazione che ho rivolto alla Giunta -
ci tiene a sottolineare il consigliere - riguarda esclusivamente
l'organizzazione del sistema, non gli operatori sul campo, siano
volontari o forestali, che quando chiamati fanno il loro, e
talora anche di più. E non si cerchi di barare attribuendo a
questo scritto intenti critici nei confronti degli operatori sul
campo, perché questi lavorando in contesti organizzativi meno
improbabili ne sarebbero solo che avvantaggiati e rischierebbero
di meno. È ancora vivo il ricordo del tentativo di usare
improvvidamente i volontari della Protezione civile a supporto
dell'elisoccorso notturno, sei mesi di annunci roboanti e poi già
alla prima prova il fallimento e poi l'oblio".
"La tempestività di azione nella lotta agli incendi è un fattore
determinante per il successo delle operazioni di spegnimento -
afferma ancora il consigliere - poiché è ovvio che prima si
arriva meno foresta brucia. La Regione, a cui compete per legge
la lotta agli incendi boschivi, deve farsi carico di assicurare
un reale pronto intervento, quindi o assicurare una rete di
presidi con proprio personale e mezzi in guardia attiva, che
significa pronti a partire in tempo reale h 24 nei periodi in cui
il rischio incendi incombe, o affidarsi ai vigili del fuoco
stipulando adeguate convenzioni.
"L'attuale amministrazione non ha fatto né l'uno né l'altro, ha
lasciato al caso, nella speranza che al bisogno un carro dei
pompieri parta subito. E senza pagare un euro per il servizio
reso. Ma non si può contare sulla fortuna - asserisce Zalukar -
in un settore così delicato, quindi che la Regione o si
convenzioni con i vigili del fuoco, ma abbiamo visto che questa
amministrazione tende a snobbare i pompieri, o fornisca il Corpo
forestale di uomini e mezzi per poter assicurare il pronto
intervento antincendio boschivo".
"Serve un modello organizzativo dove la partenza immediata sia
capillarmente garantita da professionisti (i forestali) a cui
seguono i volontari della Protezione civile, e nel caso siano
minacciate case o infrastrutture anche i vigili del fuoco. Per
implementarlo occorre una diversa distribuzione delle risorse e
capacità di pianificazione. Invece di pianificare - è la chiosa
del consigliere - mi pare che si cerchi di sviare dai problemi
reali muovendo accuse gratuite a chi osa criticare il sistema. Ma
forse è qualcun altro che ha la coda di paglia. Attenzione che
non gli prenda fuoco".
ACON/COM/rcm