ASSESTAMENTO. SÌ VI COMM A 40 MLN PER SETTORE SCUOLA, 9 MLN PER MSNA
(ACON) Trieste, 7 lug - I documenti finanziari della manovra
estiva 2022-24 hanno trovato la conclusione della loro
approvazione da parte delle Commissioni consiliari settorialmente
competenti; i provvedimenti nel loro complesso ritorneranno
all'attenzione della I Commissione lunedì prossimo, 11 luglio,
quando si svolgeranno le votazioni propedeutiche ai lavori d'Aula
di fine mese.
Ultima a fornire la propria approvazione a maggioranza al disegno
di legge 170 Rendiconto generale per l'esercizio finanziario
2021, al ddl 171 Assestamento del bilancio per gli anni 2022-24 e
al Documento di economia e finanza regionale 2023 (Defr), è stata
la VI Commissione presieduta da Giuseppe Sibau (Progetto Fvg/Ar),
intervenuta per lavoro, formazione, istruzione, politiche
giovanili e famiglia, per risorse contenute nel bilancio pari a
29 milioni di euro.
Spulciando tra le poste dell'articolo 7 e della correlata tabella
G del ddl 171, come illustrate dall'assessore Alessia Rosolen e
poi accolte dal Centrodestra con l'astensione delle Opposizioni,
si notano i 15 milioni di cofinanziamento a favore delle
Università di Udine e Trieste e della Scuola internazionale
superiore di studi avanzati (Sissa), ognuna per 5 mln finalizzati
a garantire la copertura finanziaria di un progetto di
ammodernamento tecnologico ed efficientamento energetico per la
parte non garantita dalle risorse ministeriali, previste per il
60%. "Si tratta di aiutare le strutture universitarie della
nostra regione a partecipare ai bandi ministeriali del valore di
circa 100 mln, dai quali altrimenti sarebbero state escluse", ha
spiegato Rosolen.
A seguire, vi sono i 3 mln (uno per il 2022 e 2 per il 2023) per
sottoscrivere con l'Ufficio scolastico regionale un protocollo di
intesa, per l'anno scolastico 2022-23, finalizzato a intervenire
sulla possibile temporanea carenza di personale ausiliario,
tecnico e amministrativo nelle scuole del Friuli Venezia Giulia.
Se poi non si dimenticano gli enti di formazione accreditati
aiutandoli con contributi mirati a calmierare le spese per
l'aumento dei costi energetici registrati nel corrente anno
(spesa stimata 450mila euro), stessa cosa accade verso i nidi e
le scuole dell'infanzia (qui la cifra messa a disposizione è di
525mila euro) e nei confronti delle scuole paritarie primarie,
secondarie e di primo e secondo grado (altri 150mila euro). "Non
è un bonus energia, ma il salvataggio dei bilanci di servizi che
ritengo essenziali", ha sottolineato l'assessore Rosolen, dando
così risposta a Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che aveva
abbozzato la richiesta di pensare a una politica culturale e
didattica di riduzione dei consumi energetici.
In maniera analoga, la Regione è intervenuta a favore delle case
dello studente e dell'Agenzia regionale per il diritto allo
studio (Ardis), stanziando 1,5 mln per coprire i maggiori costi
dell'energia e dei servizi, mentre è prevista un'assegnazione di
ulteriori 100mila euro (a fronte di 260mila già in essere) per
sostenere i master organizzati dalle università del Friuli
Venezia Giulia, da quest'anno finanziati con fondi regionali
mentre prima rientravano nei capitoli del Fondo sociale europeo.
Altri 200mila euro vanno a completare le graduatorie di Dote
scuola, che hanno visto un aumento delle richieste per il
materiale e il trasporto scolastico; con 300mila euro si
interviene sulle istituzioni scolastiche per il sostegno delle
sezioni primavera; ulteriori 2 mln sono per gli assegni
integrativi per il diritto allo studio universitario, nell'ottica
di coprire il 100% dei soggetti che per merito e reddito hanno
diritto ad essere accompagnati nel loro percorso, oltre che per
equiparare con finanziamento regionale gli studenti degli
Istituti tecnici superiori (Its) agli studenti universitari e dei
conservatori, "cosa che prima non avveniva", ha evidenziato la
Rosolen.
Non ultimi, i 3 mln inseriti in Assestamento di bilancio per
l'accordo già previsto l'anno scorso e ora anche per il 2022, di
sostegno alle scuole per le politiche riguardanti la
disponibilità di personale Ater, di sostegno e per gli insegnanti
che consentono l'apertura delle classi anche dove non coperte dai
docenti assegnati dall'Ufficio scolastico regionale.
Inoltre, alla Commissione sono state esplicitate alcune poste
inserite nella tabella E relativa all'articolo 5 del ddl 171, in
materia di edilizia scolastica: 5,364 mln di euro per
l'adeguatezza e la messa in sicurezza degli istituti scolastici;
4,612 mln a favore degli istituti paritari; 750mila euro per i
centri di aggregazione giovanile e altrettanti per il Fondo
regionale per i giovani.
Altro movimento tabellare illustrato e che ha sollevato
l'attenzione dei consiglieri, quello relativo all'articolo 9
dell'Assestamento, tabella I, relativamente ai trasferimenti ai
Comuni per l'accoglienza e l'ospitalità dei minori stranieri non
accompagnati (Msna). L'importo dell'incremento - è stato detto -
è stato quantificato in 9.196.536 euro. La previsione si basa
sulla spesa dell'ultimo trimestre del 2021 (3,852 mln), che
rimane invariata per il primo trimestre 2022, mentre vi è un
decremento per gli altri due trimestri: la spesa si riduce perché
diminuisce il flusso dei Msna di circa il 10%; non ci sono le
spese da Covid; è aumentato l'importo corrisposto dallo Stato,
che passa da 45 a 60 euro giornalieri pro capite. Perciò la spesa
si attesta su circa 12 mln, avendo già 4 mln a capitolo il
movimento tabellare è di circa 9 mln.
Avendo poi appreso che la spesa pro capite è quantificata tra i
120 e i 130 euro al giorno, importi aumentati molto lo scorso
anno causa pandemia (la spesa sostenuta dalla Regione è stata di
circa 15 mln), la consigliera dem Chiara Da Giau ha chiesto se,
non essendo un importo fisso, ci siano dei controlli sulle spese
rendicontate. Gli affidamenti alle strutture non li fa la
Regione, ma il Comune a cui arrivano i minori, è stata la
spiegazione. L'intenzione è di dare copertura regionale solo alle
strutture che risultano accreditate; è infatti di questi giorni
la preparazione del regolamento in tal senso.
"Abbiamo sul territorio dei Centri per l'impiego che funzionano -
ha invece affermato Honsell - ma anche tanti immigrati che non
trovano una risposta lavorativa; eppure per gli ucraini ospitati
in Fvg sono state create delle unità di indirizzo ad hoc, allora
forse si dovrebbe agire in analogia anche per tutti gli altri".
"Ciò che lei dice non trova riscontro nei dati del mercato del
lavoro, né nazionali né regionali. Tutte le misure che mettiamo
in atto dall'accompagnamento alla formazione sono aperte a
qualsiasi tipologia di migrante e i mediatori culturali sono
presenti in tutti i Centri per l'impiego del Fvg", è stata la
risposta dell'assessore Rosolen, per la quale la riflessione
andrebbe piuttosto fatta sul perché non vogliano rivolgersi a
tali Centri.
Dall'assessore Zilli è arrivata anche la spiegazione che il Defr
è un documento tecnico che presenta le poste finanziarie e
contabili più importanti, con i prospetti e le tabelle
dimostrative degli accertamenti al 31 dicembre 2021, per un
risultato di amministrazione di quasi 962 milioni di euro. La
Rosolen, invece, ha sottolineato l'aspetto della
razionalizzazione e dei benefici socialmente utili erogati dalla
Regione per il sistema istruzione (si veda Dote scuola) e
universitario tramite Ardis, piuttosto che gli interventi
collegati alla legge per la famiglia con la sua regolamentazione,
per i parchi scientifici e tecnologici e per la digitalizzazione
delle scuole.
ACON/RCM-fc