AUTO. TURCHET (LEGA): GRAVE STOP BENZINA E DIESEL IMPOSTO DA EUROPA
(ACON) Trieste, 8 lug - "Con l'ideologia ambientalista non si
protegge l'ambiente, bensì si mettono a rischio decine di
migliaia di posti di lavoro".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Stefano Turchet
(Lega) che, commentando lo stop approvato dal Parlamento europeo
alla vendita di auto e veicoli a benzina e diesel entro il 2035,
aggiunge: "La stima di impatto sugli effetti derivati dalla
totale e immediata elettrificazione della produzione dei veicoli
leggeri sulla filiera automotive italiana evidenzia che sarebbero
a rischio il 30% delle imprese della componentistica e circa
70mila addetti diretti".
"Senza contare - prosegue l'esponente del Carroccio - che, al
contempo, ciò significherebbe consegnare il nostro know-how nelle
mani della Cina e, paradossalmente, contribuire poco o niente
alla tutela dell'ambiente, visto che la maggior parte
dell'inquinamento atmosferico non è prodotto dalle automobili".
"Preoccupano non poco delle decisioni così tranchant, poiché lo
stop alla vendita di auto a benzina e diesel - rimarca Turchet -
si sarebbe potuto fare in modo graduale, favorendo una fase di
transizione che aiutasse la difesa dell'occupazione e permettesse
alle nostre industrie di programmare tale cambiamento".
"Inoltre, consentire la sola vendita di auto elettriche -
prosegue la nota leghista - vuol dire affossare il principio
della neutralità tecnologica. Un errore gravissimo, poiché il
futuro dei trasporti non andrebbe legato alla sola tecnologia
elettrica".
"L'auspicio è quello che la Commissione europea possa quanto
prima rivedere lo stop alla vendita di auto e veicoli commerciali
leggeri a benzina, diesel e con motori a combustione interna. La
Lega - conclude Turchet - farà tutto quanto è possibile per
favorire una revisione di tale regolamentazione europea e
renderla sostenibile anche dal punto di vista industriale e
sociale".
ACON/COM/db