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AUTO. TURCHET (LEGA): GRAVE STOP BENZINA E DIESEL IMPOSTO DA EUROPA

08.07.2022
11:31
(ACON) Trieste, 8 lug - "Con l'ideologia ambientalista non si protegge l'ambiente, bensì si mettono a rischio decine di migliaia di posti di lavoro".

Lo afferma in una nota il consigliere regionale Stefano Turchet (Lega) che, commentando lo stop approvato dal Parlamento europeo alla vendita di auto e veicoli a benzina e diesel entro il 2035, aggiunge: "La stima di impatto sugli effetti derivati dalla totale e immediata elettrificazione della produzione dei veicoli leggeri sulla filiera automotive italiana evidenzia che sarebbero a rischio il 30% delle imprese della componentistica e circa 70mila addetti diretti".

"Senza contare - prosegue l'esponente del Carroccio - che, al contempo, ciò significherebbe consegnare il nostro know-how nelle mani della Cina e, paradossalmente, contribuire poco o niente alla tutela dell'ambiente, visto che la maggior parte dell'inquinamento atmosferico non è prodotto dalle automobili".

"Preoccupano non poco delle decisioni così tranchant, poiché lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel - rimarca Turchet - si sarebbe potuto fare in modo graduale, favorendo una fase di transizione che aiutasse la difesa dell'occupazione e permettesse alle nostre industrie di programmare tale cambiamento".

"Inoltre, consentire la sola vendita di auto elettriche - prosegue la nota leghista - vuol dire affossare il principio della neutralità tecnologica. Un errore gravissimo, poiché il futuro dei trasporti non andrebbe legato alla sola tecnologia elettrica".

"L'auspicio è quello che la Commissione europea possa quanto prima rivedere lo stop alla vendita di auto e veicoli commerciali leggeri a benzina, diesel e con motori a combustione interna. La Lega - conclude Turchet - farà tutto quanto è possibile per favorire una revisione di tale regolamentazione europea e renderla sostenibile anche dal punto di vista industriale e sociale". ACON/COM/db



Stefano Turchet (Lega)