SALUTE. CONFICONI (PD): NECESSARIO STUDIO EPIDEMIOLOGICO PEDEMONTANA PN
(ACON) Trieste, 9 lug - "Tra l'incalzare di un progetto per
realizzare un nuovo termovalorizzatore e le mancate promesse
della Regione, proprio per chiarire la situazione di salubrità
ambientale, si riaccendono e crescono le preoccupazioni degli
abitanti della pedemontana pordenonese. Ora è necessario più che
mai che la Giunta regionale mantenga l'impegno, preso già nel
2019 ma ancora fermo al palo, a elaborare uno studio
epidemiologico che indaghi l'impatto delle emissioni inquinanti
sulla salute".
A chiederlo in una nota è il consigliere regionale Nicola
Conficoni (Pd), che già nei mesi scorsi aveva portato la
questione all'attenzione del'Assemblea legislativa attraverso
un'interrogazione che chiedeva chiarezza sullo stato di
attuazione dello studio epidemiologico per il monitoraggio
ambientale nella zona pedemontana pordenonese.
"Già dalla risposta a quell'interrogazione, nell'ottobre 2021 -
fa presente Conficoni -, fu chiaro che il piano era fermo per le
disattenzioni della Giunta e le difficoltà dell'Azienda sanitaria
Asfo. Oggi, la presentazione del progetto di realizzazione di un
nuovo e più grande termovalorizzatore di rifiuti speciali da
parte di Eco Mistral ha riacceso il dibattito sul modello di
sviluppo di una zona caratterizzata dalla presenza di svariate
industrie insalubri e di alcuni siti di importanza comunitaria
meritevoli di essere tutelati".
"Anche se, nell'illustrare il progetto alla Commissione Ambiente
del Comune di Spilimbergo - prosegue il dem -, il gestore
dell'impianto ha garantito la sostenibilità dell'iniziativa e
senza nulla togliere alla professionalità degli incaricati da
EcoEridania a indagare la qualità dell'aria, è necessario che la
Regione mantenga l'impegno assunto nel giugno 2019 a eseguire uno
studio non di parte".
In tutta questa vicenda, conclude Conficoni, "resta un fatto che
fa riflettere: mentre il piano regionale dei rifiuti urbani
prevede la possibilità di attivare un nuovo termovalorizzatore da
120mila tonnellate per evitare di esportare altrove i sovvalli
prodotti in Friuli Venezia Giulia, a Spilimbergo Eco Mistral
vorrebbe aumentare da 25mila a 70mila tonnellate la capacità di
un impianto ove già oggi il 90% dei rifiuti conferiti proviene da
fuori regione".
ACON/COM/rcm