ASSESTAMENTO. I COMM: ZILLI, DA AVANZO 30 MLN EURO PER ENTI LOCALI
+++Opposizione subito critica: bonus a pioggia e no strategia+++
(ACON) Trieste, 11 lug - È stato approvato in I Commissione il
rendiconto generale per l'anno 2021 che presenta un avanzo di
amministrazione pari a 42 milioni di euro, 30 dei quali andranno
a incrementare le poste dedicate agli Enti locali nella manovra
di assestamento 2022.
Nel corso della discussione generale sull'intera manovra estiva,
che ha visto il coinvolgimento dell'assessore fvg alle Finanze, Barbara
Zilli, le prime critiche sono giunte dal consigliere Furio
Honsell (Open Fvg) che ha rimarcato "come nonostante si tratti di
un bilancio straordinariamente ricco non vi sia alcuna azione di
discontinuità con il passato, ma solo una politica al sostegno
con la concessione di troppi bonus a pioggia".
Della stessa idea anche Enzo Marsilio (Pd) che ha sottolineato
come "da un assestamento di bilancio più unico che raro, sarebbe
stato opportuno ottenere un avvio più strutturato su alcuni temi,
per esempio il problema della riqualificazione del patrimonio
edilizio o le condizioni in cui versano le malghe di proprietà
regionale che gridano vendetta, con i gestori costretti a dormire
nei cartoni all'interno delle sale di mungitura. Il limite di
questo importante assestamento - ha concluso - è proprio quello
di non aver voluto approfondire alcuni interventi strategici e
avviarli in modo organico e complessivo".
Andrea Ussai(M5s) si è concentrato sul capitolo sanità, che
occupa gran parte del bilancio, ed in particolare sulla necessità
di investire per l'ammodernamento delle strutture e dei
macchianri oltre alla carenza di personale medico,come denunciato
dallo studio della scuola Sant'Anna di Pisa sulle performance dei
sistema sanitario regionale. Delucidazioni sono state avanzate
anche sull'aumento dei costi registrati nel comparto causa Covid.
Massimo Moretuzzo (Patto) ha definito l'assestamento "come una
manovra costruita con l'esigenza di ottenere consenso. Un
bilancio in cui non c'è spazio per rispondere a criticità che
stanno emergendo in maniera sempre più prepotente come la crisi
energetica o la siccità che non andrebbero risolte a suon di
bonus".
Cristian Sergo (M5S), invece, ha chiesto chiarimenti sulle cifre
che vanno a comporre l'assestamento trovando delle incongruenze
tra le varie voci con l'obiettivo di comprendere le disponibilità
effettive a disposizione dell'aula.
Per Tiziano Centis (Citt) quello che ci apprestiamo a vivere sarà
"un autunno da lacrime e sangue a causa della crisi energetica
con rincari bollette che colpiranno famiglie e imprese". "Per
questo motivo - ha proseguito - la Regione deve manifestare
vicinanza alle famiglie con un sostentamento a 360 gradi, a
partire dalla casa con l'abbattimento di affitto, investimenti e
sostegno al mondo delle imprese e del lavoro".
"Questi emendamenti chiariscono sempre più che si tratta
dell'ultimo assestamento prima delle elezioni - ha sottolineato
Diego Moretti(Pd). Di fronte alle norme messe in campo, facciamo
fatica a trovare una linea logica: a partire da quelli presentati
oggi con circa 40 milioni di investimenti per gli Enti Locali
passando dalla mancanza di poste dedicate ad opera di
riqualificazione edilizia nei paesi, fino alla decisione di
trasferire finanziamenti per Gorizia 2025 dal Comune ad un ente
esterno".
Infine ha preso la parola Mauro Capozzella (M5s) che ha ricordato
come alcuni comuni, come quello di Pordenone, sono stati
costretti ad aumentare l'addizionale Irpef per via dei rincari
dell'energia e quindi della spesa corrente. Una decisione
dolorosa ma strutturale rimarcando come in Consiglio regionale,
invece, si stia per gestire una cifra importante di denaro, con
una ridistribuzione priva di una visone strategiche o
strutturale, che ha come unico scopo quello di tamponare ma di
risolvere i problemi".
"Questo assestamento di bilancio - ha replicato Zilli - ha delle
linee di intervento da un lato finalizzate a strutturare e
rafforzare le politiche che questa Amministrazione ha proposto
alla comunità regionale da inizio mandato, dall'altro quello di
sostenere aziende e famiglie garantendo loro un minimo di
sicurezza e potere d'acquisto e allo stesso tempo quello di
continuare a sostenere gli investimenti, fondamentali per la
ripresa economica. L'Amministrazione regionale, quindi, per
quanto può continua a seguire questa impostazione, mixando i due
sistemi. Non parliamo di un approccio timido, bensì strutturale e
con visione chiara di quello che per noi è la comunità regionale
e i bisogni della stessa".
ACON/LI-fc