ASSESTAMENTO. MORETTI-MARSILIO (PD): ASSENZA DI INTERVENTI STRUTTURALI
(ACON) Trieste, 11 lug - "A fronte di uno straordinario
assestamento, senza precedenti nella storia della nostra regione,
registriamo un grande limite della Giunta Fedriga: quello di non
aver voluto affrontare interventi strategici in modo organico e
costruttivo. La drammatica realtà è che una Regione piena di
soldi lascia cadere a pezzi il suo patrimonio, non offre risposta
rispetto alle necessità per garantire la sicurezza sismica nelle
scuole e affronta crisi come quella energetica a suon di bonus,
utili per la campagna elettorale, ma non per traguardare lo
sviluppo futuro".
Lo affermano in una nota il capogruppo del Pd nel Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia, Diego Moretti, e il collega
consigliere Enzo Marsilio, a margine dell'esame dell'Assestamento
di bilancio durante i lavori della I Commissione integrata.
"Uno degli esempi più forti della mancanza di interventi
strutturali - spiegano gli esponenti dem - è quello che riguarda
la riqualificazione del patrimonio edilizio, problema forte e
sentito da anni. Ogni anno, solo nell'area montana, i sindaci
emettono decine di ordinanze di messa in sicurezza su vie
pubbliche, che si trovano poi senza risposte. Ma gli esempi sulla
mancata gestione del territorio si sprecano tra centri storici
vuoti e periferie in cui si ampliano zone edificabili, mentre la
Giunta si vanta di un presunto Fvg come regione più verde
d'Italia. Su questi temi ci aspettavamo risposte che non sono
arrivate".
Sempre sul fronte edilizio, Moretti e Marsilio sottolineano che
"la graduatoria con oltre 100 milioni di richieste di intervento
da parte dei Comuni per la sicurezza antisismica nelle scuole,
molte delle quali in condizioni precarie, riceve una non risposta
rispetto alle necessità e alle promesse fatte tempo fa dalla
Giunta".
"Anche sulla crisi energetica e idrica - continuano - la Regione
davvero crede di affrontare problemi enormi attraverso i bonus?
Forse per le famiglie possono andare bene, ma non certo per le
imprese che ricevono circa 2mila euro per affrontare le spese
energetiche. Anche sulla partita della crisi idrica manca un
progetto organico complessivo e, con molta probabilità, resta
ancora da spendere parte dei 70 milioni stanziati nel 2007 per
l'agricoltura irrigua".
"In definitiva, tenendo conto dell'enorme disponibilità
finanziaria, restano forti dubbi e preoccupazioni - concludono
Moretti e Marsilio - per la futura tenuta sociale e delle
imprese, nonché su come la Giunta affronta i problemi che abbiamo
dinanzi".
ACON/COM/db