MOBBING. RELAZIONI SU LR 2005, PIÙ DI 1000 COLLOQUI IN PUNTI ASCOLTO
(ACON) Trieste, 12 lug - I numeri fanno impressione: un milione
e mezzo di lavoratori in Italia, in prevalenza donne, hanno
subìto mobbing, con un picco di casi nelle professioni
impiegatizie. E in Friuli Venezia Giulia i punti di ascolto
accreditati hanno svolto - negli ultimi tre anni monitorati, fino
al 2021 - più di mille colloqui, fornendo un sostegno prezioso a
348 utenti. Sanità e istruzione i settori più colpiti nel settore
pubblico, industria e commercio nel "privato".
Sono queste le dimensioni del fenomeno emerse grazie alle
relazioni di Stefano Turchet (Lega) e Ilaria Dal Zovo (M5S) sulla
legge regionale 7 del 2005, la norma che dispone interventi per
prevenire molestie psico-fisiche e fenomeni vessatori e
discriminatori negli ambienti di lavoro. I due relatori hanno
analizzato la relazione della Giunta che aveva per oggetto
proprio l'attuazione concreta di una norma sempre molto attuale,
che dispone una serie di misure anche per l'informazione e la
prevenzione, a tutela dei lavoratori.
"Tutti hanno il diritto di lavorare in un clima sereno - ha
premesso Turchet - ed è importante che vengano alla luce
condizioni lavorative o comportamenti individuali
discriminatori". Il consigliere leghista ha insistito
sull'importanza dei Punti di ascolto accreditati, che sono attivi
oggi a Gorizia, Udine e Pordenone, ma non più a Trieste, dove lo
sportello ha chiuso nel 2019.
Una situazione, quest'ultima, stigmatizzata da Dal Zovo, che ha
auspicato una rapida riapertura. La consigliera pentastellata ha
poi chiesto maggiori dettagli sui fattori socio-anagrafici,
ricordando il problema delle molestie fisiche e la
discriminazione nei confronti delle persone omosessuali.
Mancherebbe inoltre un efficace follow-up, ossia un monitoraggio
degli interventi eseguiti, per capire l'esito a distanza di tempo.
Nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dal Comitato
per la legislazione, il controllo e la valutazione (Lcv), Furio
Honsell (Open Sinistra Fvg) ha ribadito l'importanza dei
controlli ex-post ("Basterebbe un colloquio con le persone
interessate a un anno dall'avvio dell'intervento") e sottolineato
l'importanza di combattere l'omotransfobia. L'esame della
relazione giuntale si è conclusa senza un voto da parte
dell'Assemblea.
ACON/FA-fc