TURISMO. MARSILIO (PD): DDL 169 PISTE SCI, MIGLIORAMENTI CONDIVISI
(ACON) Trieste, 12 lug - "Le principali questioni evidenziate
in sede di Commissione consiliare dal Gruppo del Pd sono state
recepite quasi in toto dalla Giunta regionale, eccetto forse
alcuni passaggi ambientali. Quindi, è stata sostanzialmente
cambiata in meglio un'impostazione iniziale della norma già
buona, attivando un percorso più che positivo. Diventa tuttavia
necessario un ultimo confronto per far coincidere le istanze".
Sulla base di questa richiesta, avanzata dal dem Enzo Marsilio
(relatore di minoranza del disegno di legge 169), la prima delle
tre giornate consecutive di attività d'Aula per il Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia si è conclusa in anticipo
rispetto gli orari previsti, al fine di consentire una serie di
consultazioni. Un'opzione, questa, recepita tanto dal collega
leghista Stefano Mazzolini (relatore di maggioranza), tanto
dall'assessore regionale ad Attività produttive e Turismo, Sergio
Emidio Bini.
Marsilio ha ottenuto quindi il via libera anche del presidente
Piero Mauro Zanin per avviare lo svolgimento immediato di un
confronto sugli emendamenti, spesso coincidenti, presentati dalla
Giunta regionale e dal Pd con l'obiettivo di "riprendere domani
l'esame del provvedimento in maniera condivisa, affrontando
l'articolato - come ha evidenziato lo stesso Zanin - per chiudere
la legge il prima possibile".
Nel corso delle sue esternazioni, relative a un ddl 169 che mira
a disciplinare gli impianti a fune, le aree sciabili attrezzate e
le piste destinate alla pratica degli sport sulla neve, nonché le
disposizioni in materia di sicurezza nelle attività sportive
invernali, Marsilio aveva subito evidenziato un'evoluzione
positiva che rendeva perciò la sua relazione iniziale "in parte
superata, alla luce dell'integrazione delle osservazioni, dei
suggerimenti e delle richieste di chiarimento ben integrate con
le variazioni giuntali che hanno cambiato la parte politica della
legge (dal ruolo di di PromoTurismoFvg nel quadro dello sviluppo
della montagna, fino all'allargamento della visione strategica
anche ai mesi estivi). Un significativo passo avanti - così lo ha
definito - sotto l'aspetto della visione complessiva dello
sviluppo turistico".
Tra le questioni ancora da chiarire, secondo l'esponente del
Partito democratico, rimangono tuttavia quella relativa "alla
divisione degli ambiti di PromoTurismoFvg legati a impianti e
piste, nonché ai comprensori più ampi rispetto i Comuni dove ci
sono gli impianti, ma anche al Progetto strategico del Piano
Neve".
Rimangono comunque valide alcune considerazioni presenti nella
relazione della vigilia, che parlava di "provvedimento dalla
doppia natura che interviene, da un lato su aspetti meramente
tecnici relativi alla gestione e al riordino delle norme sugli
impianti a fune, e dall'altro sull'organizzazione del turismo
montano regionale".
Riguardo le tematiche preannunciate, secondo Marsilio, la prima
riguardava la nuova e ulteriore definizione dei poli turistici
montani, ma anche le relative competenze di PromoTurismoFvg. Il
Piano Neve e il Piano Strategico degli interventi Montagna 365
che "contiene alcuni elementi disallineati con l'idea che esce
dalla definizione di poli turistici presente in questo Ddl. Siamo
convinti che l'offerta e l'organizzazione turistica vadano
previste per comprensori, considerando come la domanda sia
sostanzialmente cambiata nell'ultimo decennio, anche in
riferimento alla crisi pandemica che ha fatto da agente
acceleratore di alcune dinamiche a favore di nuove discipline e
di nuovi luoghi".
"Manca un esplicito riferimento alla sostenibilità ambientale -
ha concluso Marsilio - che oggi, soprattutto in fase progettuale,
è una condizione imprescindibile. Inoltre, non possiamo delegare
ai Comuni, per di più montani, le competenze amministrative in
materia di impianti a fune in servizio privato".
ACON/DB-fc