DDL SEMPLIFICA. MIANI (LEGA): AIUTA LE IMPRESE. MORETTI (PD): È MONCO
(ACON) Trieste, 13 lug - "Procedere a una riduzione delle fonti
legislative per poter giungere a una semplificazione dei
procedimenti amministrativi attraverso il confronto con cittadini
e imprese".
Questa la definizione che il relatore per la maggioranza, Elia
Miani (Lega), ha dato all'Aula del disegno di legge 168 sulla
semplificazione per l'anno 2022 e modifiche alla Lr 7/2000,
ovvero al testo unico delle norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso.
Riferendosi proprio a quest'ultima, Miani ha affermato che "la
modifica di questa norma cardine andrà automaticamente ad
aggiornare numerosi provvedimenti con ricadute assolutamente
positive, eliminando riproduzioni di norme statali ed evitando
un'ulteriore stratificazione legislativa".
Come primo effetto, dunque, Miani ha evidenziato la risoluzione
di problemi interpretativi di alcune disposizioni e come secondo
"la trasformazione in obbligo della facoltà, da parte della
Regione, a compensare le somme relative a rapporti di credito e
di debito nei confronti di un medesimo soggetto, pubblico o
privato, intervento mirato a favorire le imprese del Friuli
Venezia Giulia".
"Fulcro dei 26 articoli presentati dalla Giunta tramite
l'assessore Sebastiano Callari - ha detto ancora il consigliere -
riguarda particolari interventi sui contratti pubblici, sulle
procedure automatiche, sul vincolo di destinazione, sulla
rendicontazione della spesa con l'introduzione della fatturazione
elettronica e sul sistema degli incentivi erogati alle imprese.
Non da ultimo, è prevista la possibilità di erogare in via
anticipata contributi di importo pari o inferiore a 10mila euro
senza presentazione di garanzia fideiussoria, nonché si introduce
un fondo di 500mila euro pensato per compensare le eventuali
minori entrate per la Regione".
Di provvedimento che "necessita di maggiore coraggio", ha invece
detto il relatore per la minoranza, Diego Moretti (Pd), che per
lo scopo presenterà degli emendamenti al testo base.
"Il ddl 168 - ha spiegato - è il secondo provvedimento che
interviene sulla materia, dopo la Lr 8/2021 che ha svolto un
primo adeguamento alla Lr 7/2000 alle norme nazionali. Si tratta
di pura manutenzione nei confronti della legge di riferimento
emanata per una puntuale verifica della sua correttezza durante
la sua applicazione, resasi necessaria anche alla luce
dell'esperienza pandemica che ha amplificato le criticità
strutturali dell'apparato regionale, rilanciando l'esigenza di
nuove azioni per un sistema burocratico più agile e semplificato".
"I 26 articoli del ddl intervengono esclusivamente sulla Lr
7/2000, in particolare sul vincolo di destinazione, sui contratti
pubblici, sulla rendicontazione della spesa con l'introduzione
della fatturazione elettronica, sul sistema degli incentivi
erogati alle imprese e sulle procedure automatiche", ha
proseguito Moretti dicendosi favorevole alla disposizione
dell'articolo 10 sulla garanzia fideiussoria, però questo "mette
in evidenza una mancanza di coordinamento generale".
Il relatore si riferisce a quanto previsto con la "Linea
contributiva per progetti mirati, manifestazioni e iniziative
promozionali finalizzati alla promozione turistica del
territorio", di cui alla Lr 21/2016, dove si segnala che "per
poter beneficiare in via anticipata di una parte dell'erogazione
del contributo (per qualsiasi importo) è necessaria la
presentazione di un'apposita polizza fideiussoria. È evidente che
si tratta di una grave e palese contraddizione
politico-amministrativa che fa emergere la totale mancanza di
coordinamento tra le diverse direzioni centrali della Regione".
Degli altri articoli, anche Moretti segnala l'adeguamento,
contenuto nel 21, "a una norma nazionale già esistente
trasformando in obbligo la facoltà di compensare le somme
relative a coesistenti rapporti di credito e di debito nei
confronti di un medesimo soggetto, pubblico e privato. Il 22,
invece, semplifica il procedimento dell'annullamento dei crediti
di dubbia e difficile esazione o assolutamente inesigibili, che
oggi determinano un forte dispendio in termini di carichi di
lavoro e risorse amministrative".
Per il dem, "risulta fondamentale avere una visione corale e
coerente che purtroppo ancora oggi manca e non vediamo in questo
disegno di legge che, pur intervenendo correttamente nella
revisione della Lr 7/2000, otterrà un risultato solo parziale non
intervenendo in modo complessivo anche su altri impianti
normativi". Il rischio, perciò, per Moretti è di approvare un
dispositivo monco, che non può essere spacciato come una
semplificazione generale. Da qui la necessità di emendarlo.
ACON/RCM-fc