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TURISMO. DDL SCI: PER GIUNTA E RELATORI È RAFFORZATO DA LAVORO COMUNE

13.07.2022
15:32
(ACON) Trieste, 13 lug - Un lavoro di gruppo tra assessore, consiglieri, funzionari e portatori di interesse chiamati in audizione nelle Commissioni di merito. Alla fine, il disegno di legge 169 di rioridno degli impianti a fune, delle aree attrezzate nei poli turistici montani invernali ed estivi, oltre a disposizioni in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali, lascerà l'Aula modificato "non nell'obiettivo - come ha detto il relatore per la minoranza del ddl, Enzo Marsilio (Pd) - ma in quanto vi sono state introdotte questioni importanti, a cominciare dalla modifica del titolo".

E quelle questioni sono state preannunciate anche dall'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, in apertura di dibattito generale al provvedimento: parlare di montagna in ogni stagione; ricomprendere nel perimetro operativo di PromoTurismoFvg anche l'impianto di Prato Carnico con le sue piste di fondo omologate e così quelle di Pontebba e Paluzza e il biathlon di Forni Avoltri; prevedere disposizioni per le persone disabili; rendere il Piano neve uno strumento urbanistico di natura giuridica e i cui effetti sono resi inequivoci.

Inoltre, "oggi - ha fatto presente Bini - per ogni nuova pista da realizzare, PromoTurismoFvg deve avviare una procedura autorizzatoria che rallenta ogni intervento, mentre d'ora in poi, con l'adozione del Piano neve il percorso delle autorizzazioni è operato sul Piano neve stesso, con una evidente semplificazione dei procedimenti. Non si dimentichi che il Piano neve deve essere soggetto alla procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas)".

Ecce che, per quanto attiene PromoTurismoFvg, "non si può ravvisare alcun depauperamento delle sue prerogative, mentre beneficerà di uno snellimento e di un'agevolazione procedurale, nonché di una chiarezza programmatoria, con una razionalizzazione della competenza pianificatoria della Giunta regionale".

"Da ultimo - ha concluso l'assessore - il regolamento attuativo della legge è già predisposto e sarà sottoposto al vaglio della Commissione consiliare competente".

Durante il dibattito, Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha parlato del fatto che può sembrare "paradossale che in situazione di crisi idrica e climatica si pensi a un'attività onerosa proprio dal punto di vista idrico e ambientale, ma certo va considerata la situazione occupazionale del territorio montano e i suoi aspetti socio-economici". Ecco il perché dei suoi emendamenti "volti alla necessità di una valutazione di impatto ambientale e poi quelli per la richiesta di investimenti, nel Piano neve, per il ripristino delle strutture dismesse e la concessione di fidejussioni per le nuove. E non ultimi, l'aspetto della sicurezza e di una montagna che è anche escursionismo estivo, con i suoi rifugi e bivacchi".

Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha ribadito che è interesse comune ottenere soluzioni sul tema, con un punto qualificante qual è trovare forme di investimento per i prossimi anni che tengano presente i cambiamenti climatici, modifiche che "ci obbligano a un cambio di paradigma sul turismo montano: parlare oggi di investimenti su impianti di risalita è anacronistico, lo dicono i dati sulle strutture dismesse in tutta Italia o che sono lasciate aperte sebbene non vi siano le condizioni per farlo". E ha fatto presente che anche in Austria e Sud Tirolo si sta ragionando in termini di riduzione dell'innevamento artificiale.

Marsilio ha, quindi riassunto i punti focali di modifica del testo base del ddl 169 concordati con Bini: la montagna non solo in inverno, ma per 365 giorni all'anno; la previsione, nella gestione di PromoTurismoFVg, di Comuni oggi esclusi, cosa che creava figli e figliastri, mentre ora si affermano non solo i Comuni dove sono collocati gli impianti, ma anche quelli su cui ricade il comprensorio turistico e che di solito sono i più interessati da un turismo estivo; il Piano neve diventa variante urbanistica a tutti gli effetti e non rappresenta più solo interessi puntuali di un singolo, ma prende in carico problematiche generali come gli impatti ambientali e le ricadute sul territorio.

Norma importante e innovativa, per il relatore per la maggioranza, Stefano Mazzolini (Lega), che ha chiuso la discussione generale dicendosi soddisfatto che finalmente si parli della montagna invernale ed estiva e del suo importante tessuto socio-economico con forza. Ha, poi, specificato che "oggi le piste da sci sono innevate con la risorsa idrica dei bacini che a loro volta recuperano quell'acqua stessa, mentre prima la si pompava da Aviano per portarla a Piancavallo". E ha fatto presente che "la Regione ha si è mossa per il sostegno alla montagna dal 2018 e oggi si registra la riapertura dell'impianto di risalita di Prato Carnico, piuttosto che 6 milioni di euro per il rifacimento della struttura di sci da fondo e biathlon di Forni Avoltri". ACON/RCM-fc



L'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini
Enzo Marsilio (Pd)
Stefano Mazzolini (Lega)