LAVORO. M5S: REDDITO CITTADINANZA DÀ BENEFICI, NON È DISINCENTIVO
(ACON) Trieste, 13 lug - I numeri smentiscono chi considera il
Reddito di cittadinanza un disincentivo al lavoro. Dati che sono
stati sciorinati - come si legge in una nota del gruppo politico
- dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Cristian
Sergo, Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo e Andrea Ussai nel corso
di una conferenza stampa.
"Abbiamo voluto fare chiarezza in risposta alle tante cose che
vengono dette su questa misura, troppo spesso attaccata per fare
propaganda e senza conoscere la reale situazione", si legge
ancora nel comunicato.
"Innanzitutto i numeri relativi all'età dei beneficiari dicono -
spiegano i consiglieri - che il 37% ha meno di 17 anni o più di
64, senza contare che, del restante 63%, non tutti sono abili al
lavoro. E i giovani tra i 18 e i 34 anni sono il 15% della platea
- è stato spiegato -. Già questo contribuisce a capire che la
narrazione secondo cui si preferisce stare a casa con il Reddito
di cittadinanza piuttosto che lavorare non ha alcun senso.
Aggiungiamoci poi che molti di questi non sono in carico ai
centri per l'impiego ma dei servizi sociali, ma soprattutto che
l'importo medio è di circa 427 euro, che il 94,5% dei nuclei
beneficiari percepisce meno di 800 euro e che due nuclei su tre
con il Reddito ci paga l'affitto o la rata del mutuo".
"Nel 2021 la percentuale di famiglie del Friuli Venezia Giulia
sotto la soglia di povertà relativa è scesa al 5,7% (era al 6,8%
l'anno nel 2021), raggiungendo il livello più basso dal 2002 -
sottolineano ancora gli esponenti pentastellati -. I motivi
naturalmente sono molteplici e il Reddito non sarà l'unico
fattore, ma indubbiamente ha contribuito a raggiungere questo
dato. Inoltre, se l'occupazione in regione cresce e si è
raggiunto un tasso di occupazione record del 67,6%, è evidente
che il Reddito di cittadinanza non è un elemento che influisce
negativamente sul mercato del lavoro, anzi semmai lo aiuta".
Tra gli elementi critici nell'applicazione della misura, la
carenza di Comuni che hanno attivato i Puc (Progetti utili alla
collettività). "Soltanto 18 Comuni hanno rispettato questo
adempimento, obbligatorio per legge, e 8 di questi fan parte
della Riviera Bassa Friulana. A Pordenone sono stati attivati 28
progetti, 7 a Udine, a conferma che anche nelle città più grandi
è possibile intervenire in questo senso: basta volerlo", conclude
il gruppo del Movimento Cinque Stelle.
ACON/COM/fa