TURISMO. OK UNANIME ANCHE A DDL MONTAGNA, ZANIN: È IL SECONDO OGGI
(ACON) Trieste, 13 lug - "Per la prima volta il Consiglio
regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato all'unanimità
due disegni di legge nell'arco della stessa giornata di attività
dell'Aula".
Lo ha evidenziato il presidente dell'Assemblea legislativa
regionale, Piero Mauro Zanin, al termine dei lavori che hanno
concesso il via libera senza espressioni contrarie o astensioni
(il dem Sergio Bolzonello, come preannunciato, non ha partecipato
al voto conclusivo) anche al ddl 169, dopo quello già espresso in
mattinata nei confronti del ddl 168 Semplificazione.
Il titolo della norma, modificato, diventa "Riordino delle
disposizioni in materia di impianti a fune, di aree attrezzate
nei poli turistici montani invernali ed estivi, nonché
disposizioni in materia di sicurezza nelle discipline sportive
invernali di cui al decreto legislativo 40/2021 (Attuazione
dell'articolo 9 della legge 8 agosto 2019, 86, recante misure in
materia di sicurezza nelle discipline invernali".
Ne scaturisce il concetto di una montagna da vivere per 365
giorni all'anno, valorizzando fino in fondo tutte le sue
peculiarità e facendo delle singole caratteristiche territoriali
un ulteriore strumento di eccellenza turistica, disciplinandone
al tempo stesso in maniera moderna infrastrutture e attività.
Il provvedimento è volto alla creazione di uno strumento
legislativo dedicato agli impianti a fune e all'intero comparto
sciistico regionale nell'arco di tutte le stagioni che si
caratterizza per 47 articoli suddivisi in 11 capi.
È stato quindi confermato il clima di condivisione e di
collaborazione che, alla vigilia, aveva portato l'Esecutivo
regionale ha recepire buona parte delle richieste delle
Opposizioni (giunte soprattutto attraverso il Gruppo del Partito
democratico), dando vita a una serie di consultazioni
sviluppatesi a cavallo delle due giornate, passate attraverso una
serie di aggiustamenti tecnici per far collimare le varie
posizioni e infine culminate nell'esame parcellizzato della norma.
Le principali variazioni apportate al ddl 169 hanno riguardato
l'attenzione alla disabilità, la non stagionalità degli
interventi di programmazione (disciplinati nell'arco sia
dell'estate che dell'inverno), i principi di sostenibilità
ambientale, idrogeologica, eco-sistemica, climatica, economica e
finanziaria, la definizione di aree sciabili attrezzate, esboschi
e indennizzi, l'ulteriore chiarimento della natura del Piano neve
e il suo rapporto con la disciplina dettata dal Piano urbanistico
regionale generale (Purg), definendo anche il ruolo dei Comuni
che partecipano con parere alla definizione del Piano di settore
e le competenze di PromoTurismoFvg.
Senza dimenticare il coinvolgimento delle Commissioni consiliari,
gli interventi volti all'efficientamento energetico degli
impianti e degli immobili presenti nei poli turistici montani, le
concessioni e le autorizzazioni, la gestione di impianti e piste,
la prevenzione e la sicurezza, le azioni informative in tal senso
affidate a PromoTurismoFvg e anche le sanzioni.
Sei i poli turistici montani riconosciuti, oltre agli ambiti,
riprendendo i principi di sviluppo già contenuti nel Piano
montagna 365, ampliando il numero di Comuni e includendo di fatto
i territori maggiormente interessati dal turismo estivo.
Un emendamento aggiuntivo del relatore per lsa maggioranza,
Stefano Mazzolini (Lega), relativo alla sottoscrizione di un
accordo di programma con il Comune di Sappada e PromoTurismoFvg
per le modalità di intervento di ammodernamento e implementazione
delle infrastrutture al servizio dell'area sciabile a favore
dell'area Sappada 2000, ha suscitato alcune critiche sul fronte
del Partito democratico con la richiesta di ritiro da parte del
relatore per la minoranza, Enzo Marsilio, e la scelta di non
esprimere la preferenza conclusiva da parte di Bolzonello.
In sede di dichiarazioni di voto, Furio Honsell (Open Sinistra
Fvg) ha riconosciuto "il grande lavoro fatto e la grande apertura
ai contributi dimostrata dall'assessore e dal suo staff che ha
permesso di produrre un documento migliorativo". Massimo
Moretuzzo (Patto per l'Autonomia), pur contrariato per la sorte
subita dai suoi ordini del giorno bocciati, ha parlato invece di
"norma positiva che disciplina un ambito importante".
Marsilio, pur evidenziando che "non si tratta di una legge che
cambia il futuro della montagna, ma di un provvedimento tecnico
nato anche per recepire le indicazioni nazionali e ovviare a
qualcosa di ormai obsoleto", la ha comunque definita "un tassello
al quale abbiamo cercato di contribuire con impegno". Mazzolini,
dal canto suo, ha rimarcato che si tratta di "un momento storico
perché, dopo 40 anni, ci si occupa finalmente della montagna in
un certo modo e con certi risultati".
L'assessore ad Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini,
ha infine sottolineato il contributo offerto da tutto il
Consiglio regionale, insieme agli uffici e agli auditi,
ricordando la "natura prevalentemente tecnica del provvedimento,
dotato però anche di contenuti politici. Abbiamo scritto tutti
insieme una pagina importante per un territorio importante al
quale stiamo dedicando risorse economiche significative. Le leggi
- ha concluso - non sono patrimonio di un singolo, ma dell'intera
collettività".
Prima della votazione conclusiva sono stati accolti due ordini
del giorno presentati entrambi di Honsell, dedicati alla
sicurezza attraverso contributi a fondo perduto ai privati per
l'acquisto di sistemi di tracciamento e geo localizzazione,
nonché al piano di riqualificazione, recupero e manutenzione di
rifugi, bivacchi, malghe e sentieri di montagna. Sono state
invece respinte dall'Aula le due istanze presentate da Moretuzzo
con Giampaolo Bidoli (Patto), già valutate con parere negativo
dall'assessore Bini.
ACON/DB-rcm