QUESTION TIME. SCOCCIMARRO SU INCENERITORE PN, SIOT, FIUMI E SICCITÀ
(ACON) Trieste, 14 lug - L'assessore alla Difesa dell'Ambiente,
Fabio Scoccimarro, ha risposto a tre interrogazioni immediate
inerenti le sue deleghe.
Mauro Capozzella, capogruppo M5S, gli ha posto il problema del
termovalorizzatore di Eco Mistral a Spilimbergo e dell'intenzione
da parte dell'azienda di ripresentare una richiesta di
autorizzazione per un impianto più all'avanguardia. Capozzella è
convinto che la Giunta dovrebbe "intervenire in modo da non
lasciare questi impianti in mano ai privati, permettendo che su
un tema delicato come quello dei rifiuti facciano il bello e il
cattivo tempo". Considerazione di fondo condivisa da Scoccimarro:
"È corretto che il "pubblico" gestisca gli ambiti strategici,
come il trattamento del Css (combustibile solido secondario). In
base alla convenzione in essere, comunque, l'impianto dovrà
essere consegnato perfettamente funzionante nel 2028, tra 5 anni
avremo dunque un impianto autorizzato e funzionante a
disposizione del Comune". L'assessore ha confermato che si parla
di una nuova istanza, da parte di Eco Mistral, per un impianto
che dovrebbe sorgere là vicino. Capozzella si è dichiarato
soddisfatto della risposta e della "vision" dell'assessore,
rimarcando soltanto "il silenzio assordante del Comune di
Spilimbergo sulla vicenda".
Un altro impianto, quello progettato dalla Siot per una centrale
di co-generazione da fonti fossili presso le stazioni di
pompaggio del lago dei Tre Comuni e di Casteons di Paluzza, di
forte impatto ambientale, era al centro del question time di
Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l'Autonomia, che
ricorda "l'ampia e trasversale opposizione della popolazione
dell'Alto Friuli a gravare il territorio di ulteriori e
impattanti servitù". "La Conferenza dei servizi - gli ha risposto
Scoccimarro - ha approvato il progetto di Cavazzo a fine maggio,
mentre su Paluzza la Conferenza è in corso e si deciderà entro il
26 agosto. Noi - ha aggiunto l'assessore - non possiamo che
rispettare le norme vigenti, che sono nazionali: evidentemente i
tecnici hanno valutato che questi progetti rientrano nei limiti
di legge. Assicuro però che vigileremo affinché tutte le
prescrizioni vengano rispettate". "Ma la Regione ha anche un
ruolo politico - gli ha ribattuto Moretuzzo - e potrebbe
esprimersi contro questi progetti: camini di 15-16 metri non
aiuteranno certo il turismo in prossimità del lago di Cavazzo".
Mariagrazia Santoro (Pd) ha invece chiesto alla Giunta di
sollecitare l'Autorità di bacino a proposito di manutenzione
dell'alveo dei fiumi e sghiaiamento, auspicando la
predisposizione dei programmi di gestione dei sedimenti,
chiedendosi quali tempistiche siano previste e sollecitando una
normativa transitoria. "L'attività di sghiaiamento è sempre alla
nostra attenzione, ma il quadro è complesso - gli ha risposto
Scoccimarro -. La Giunta solleciterà comunque l'adozione del
Piano in tempi rapidi, con la possibilità di fare
provvedimenti-ponte che consentano la necessaria manutenzione".
Santoro si è dichiarata insoddisfatta "perché il Piano va fatto
d'intesa con la Regione e il vuoto normativo dura da troppo
tempo. La situazione dei corsi d'acqua è gravissima, anche per la
poca chiarezza normativa: ogni anno il Tagliamento trasporta un
milione e mezzo di metri cubi di ghiaia".
Per conto dell'assessore all'Agricoltura, Stefano Zannier,
Scoccimarro ha risposto anche all'interrogazione di Alberto Budai
(Lega) relativa alla situazione di siccità e alle misure che
l'Amministrazione intende adottare al fine di assicurare adeguate
riserve idriche al Friuli Venezia Giulia, anche tramite la
costruzione di nuovi invasi. "La Regione potrebbe realizzare
grandi invasi - ha auspicato Budai - per mettere in sicurezza i
territori, e dare acqua all'agricoltura in caso di bisogno".
Scoccimarro gli ha innanzitutto ricordato le differenti
competenze di Stato e Regione, con la distinzione tra grandi e
piccoli-medi invasi, per poi annunciare "lo stanziamento
regionale di 5 milioni di euro per la realizzazione di nuovi
invasi di piccole dimensioni, a scopo irriguo. A Prepotto è stato
inaugurato di recente un nuovo bacino di raccolta iniziato con
fondi regionali. Gli invasi si sono dimostrati già efficaci in
periodo di siccità. L'attività è dunque già avviata, ma sui
grandi invasi non abbiamo competenze dirette".
Giampaolo Bidoli (Patto per l'Autonomia) è convinto che le
stazioni del Corpo Forestale regionale siano fortemente
sottodimensionate, nonostante vengano chiamate a presidiare un
territorio vasto e a svolgere compiti complessi. Come simbolo di
questo presunto disinteresse, Bidoli ha citato la festa patronale
che quest'anno non è stata organizzata. "Le criticità - è stata
la risposta di Zannier, letta da Scoccimarro - derivano da anni
di blocco del turnover che non hanno consentito di reintegrare il
personale in quiescenza. Una procedura di assunzioni è stata
avviata appena possibile: il concorso dovrebbe concludersi entro
fine anno e sono previsti 41 posti di lavoro. Non c'è scarso
interesse e attenzione, e la Regione considera strategica anche
la sede di Tolmezzo". Quanto alla festa di San Gualberto, è stato
assicurato che saranno assunte ulteriori iniziative per
istituzionalizzare la giornata. "Non va bene dire che il servizio
è stato garantito anche in carenza di personale", ha
controbattuto Bidoli.
ACON/FA-fc