COMMERCIO. SERGO (M5S): GIUNTA FEDRIGA TUTELA BALNEARI MA NO AMBULANTI
(ACON) Trieste, 14 lug - "Prendiamo atto del totale
disinteresse della Giunta Fedriga sul destino del commercio
ambulante nella nostra regione".
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale Cristian Sergo
(M5S), dopo la risposta dell'assessore regionale alle Attività
produttive, Sergio Emidio Bini, a una sua interrogazione sulla
materia e che lui definisce "una non risposta".
"L'amministrazione Fedriga si è battuta perché venissero messe in
sicurezza le concessioni balneari fino al 2033 - ricorda Sergo -,
mentre per il commercio su area pubblica, previsto da una norma
nazionale e da decreti dei Governi Conte, nel 2021 non ha
agevolato il rinnovo delle concessioni scadute, come invece
avvenuto in Veneto, e ciò sulla base di una sentenza del
Consiglio di Stato che non riguarda gli ambulanti ma i balneari,
che semmai sconfesserebbe l'attività dell'assessore al
Patrimonio, Sebastiano Callari".
"Ma ciò che è stato fatto prima delle sentenze, non può essere
messo in discussione. Ecco perché abbiamo chiesto all'assessore
Bini come mai, dopo le modifiche normative del Governo Conte nel
2018 che hanno escluso gli ambulanti dalla Direttiva Bolkestein e
il decreto del ministro Patuanelli del 25 novembre 2020, in
Regione non si siano mai rinnovate le concessioni come prevede
una legge, tuttora vigente, ma non abbiamo avuto spiegazioni",
rimarca il consigliere del M5S.
"L'assessore non ci ha risposto. D'altronde, per farlo
bisognerebbe conoscere la materia e interessarsi al destino di
1.470 imprenditori che spesso, forti delle modifiche normative
statali, hanno pianificato anche investimenti per la propria
attività e che invece si ritrovano di nuovo sull'orlo del
baratro, per la mancata volontà politica di sostenerli. Quello
che non comprendiamo - conclude Sergo - è come possano i molti
consiglieri che durante le campagne elettorali passano per i
mercati settimanali del nostro territorio rimanere silenti e
inermi di fronte a questa situazione, accettando che la propria
Giunta si trinceri dietro a sentenze del 2022 per giustificare
ciò che non è stato fatto un anno e mezzo prima".
"Eppure negli anni ci sono state mozioni votate in quest'Aula,
interrogazioni parlamentari, anche a Bruxelles da parte del
vicepresidente di Forza Italia Tajani o dell'attuale sindaco di
Roma Gualtieri che hanno chiesto, stabilito e sancito che il
commercio non deve essere assoggettato alla Bolkestein. Qualcuno
- è la sua ultima considerazione - farebbe bene a dire che stava
scherzando solo per ricevere consensi".
ACON/COM/rcm