SICCITÀ. SERGO (M5S): ORA LA GIUNTA PENSI AGLI SPRECHI DELLE IMPRESE
(ACON) Trieste, 16 lug - "Avevamo sottolineato in IV
Commissione che anche in questo assestamento di bilancio, per il
quarto anno di fila, non erano state stanziate le risorse
previste nell'analisi economica del Piano regionale tutela acque
per far installare le strumentazioni necessarie per ridurre le
portate dei pozzi artesiani. Saremo piacevolmente stupiti di
vedere lo stanziamento nei prossimi giorni dopo l'ennesima
dimenticanza". Lo rimarc, in una nota, il consigliere regionale
del Movimento 5 Stelle, Cristian Sergo.
"La spesa prevista nel 2012 era pari a 5.749.800 euro - ricorda
l'esponente M5S -. Secondo l'amministrazione regionale
servirebbero 150 euro per le 38.332 le fontane da regolare, da
qui la cifra esatta. Molte nel frattempo sono state regolate già
dai cittadini, sicuramente più attenti all'ambiente di chi li
governa. Il dato stona con quello fornito in questi giorni di 55
mila pozzi a uso domestico".
"Il tavolo riattivato ieri non è previsto dal Piano regionale
tutela acque - continua Sergo -. Lo strumento di pianificazione
prevedeva infatti che in caso di fallimento del primo tavolo
entro il 2019, fosse l'ufficio regionale competente in materia di
risorse idriche a stabilire il volume giornaliero massimo
prelevabile dal singolo pozzo, senza dover riattivare alcun
tavolo. Ma questo non è stato fatto".
"In realtà ci ha pensato il presidente Fedriga, stabilendo che
quel volume sia pari a 200 litri a persona. Anche in questo caso
in netto contrasto non solo con il Regio Decreto che norma la
materia, ma con le stesse previsioni del piano che assume un
indice di fabbisogno pro-capite di 290 litri al giorno. Il tavolo
attivato - aggiunge il consigliere - si deve occupare di tutti
gli sprechi e non solo delle famiglie, facile bersaglio della
politica".
"Basti pensare che è stata pubblicata in questi giorni una nuova
valutazione d'impatto ambientale di una società del Gruppo
Bracco, che opera a Torviscosa e che usa l'acqua potabile dei
pozzi per le torri di raffreddamento. Secondo le schede tecniche
presentate, il progetto prevede l'evaporazione di 78 mc/h e
l'utilizzo di 4.600 mc l'ora d'acqua, una quantità pari a quella
necessaria al fabbisogno della metà dei cittadini di questa
regione - conclude Sergo -. Attendiamo con trepidazione la
dichiarazione di compatibilità ambientale di questi utilizzi,
come quella già autorizzata negli ultimi mesi".
ACON/COM/fa