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CORREGIONALI. ZANIN: SONO RICERCA DI RADICI MA ANCHE DI OPPORTUNITÀ

19.07.2022
14:45
(ACON) Trieste, 19 lug - Un incontro non di maniera, ma fatto di sentiti ringraziamenti e anche qualche lacrima e parole di emozione, uscite nel raccontare la storia di uomini e donne costretti a partire come emigranti, con il cuore in gola e tanta paura, ma con la consapevolezza di doverlo fare per garantire un futuro ai propri figli, lasciando una terra allora povera per un'altra straniera ma piena di speranze.

Si è srotolato così l'appuntamento tra i partecipanti ai progetti "Alla scoperta delle proprie radici" e "Destinazione Fvg" (una quarantina di discendenti di friulani, giuliani e anche della minoranza slovena, che oggi si sono stabiliti in Paesi del Sud e del Nord America, Canada, Sud Africa, Australia e Belgio) con il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, affiancato dai consiglieri Antonio Calligaris, Tiziano Centis e Giuseppe Ghersinich, e l'assessore regionale all'Immigrazione, Pierpaolo Roberti.

Chiamati ad accompagnare gli ospiti, i presidenti delle associazioni e degli enti che sostengono il Friuli Venezia Giulia nel mondo: Gino Gregoris, dell'Ente friulano assistenza sociale e culturale emigranti (Efacse); Paolo De Gavardo, dell'Associazione giuliani nel mondo (Agm); Loris Basso, dell'Ente Friuli nel mondo (Efm); Graziella Bianco Coren, dell'Unione emigranti sloveni Fvg (Ues).

A sottolineare l'importanza del legame con la patria d'origine è stato il padrone di casa, Zanin, che ha fatto presente come "si dica patria proprio perché significa terra dei padri, una terra a cui tornare perché si sente il richiamo del sangue e perché sicuramente i vostri genitori e i vostri nonni vi hanno trasmesso l'amore per questa regione".

"Vi fa onore che desideriate essere qui a conoscere le vostre radici e noi siamo orgogliosi di ospitarvi - ha aggiunto - perché ci rappresentate all'estero, lì dove avete studiato, avviato un'impresa, creato una vostra famiglia e dunque siete diventati una risorsa preziosa anche per i Paesi dove siete nati".

"Alle associazioni dei corregionali oggi si chiede un'operazione di ammodernamento, perché i ragazzi oggi non cercano più solo le proprie origini, ma anche opportunità e il Fvg è una Regione che, con le sue leggi e i suoi contributi, vuole dare a chi è partito l'occasione di rientrare".

L'assessore Roberti ha, invece, parlato della giovane età media dei partecipanti, "ragazzi che non hanno avuto bisogno di partire con la valigia di cartone come i loro nonni perché ormai si tratta della terza generazione", che la Regione deve aiutare "a tenere salde le radici anche se abitano dall'altra parte del mondo" e mantenere vivo l'uso della lingua italiana.

Per Roberti sono giovani preziosi, così come le loro associazioni, perché fungono da valido contatto tra chi è in Fvg e le realtà socioeconomiche estere. "Poi ci sono le esperienze di chi ha voluto rientrare - ha fatto presente -. Oggi siamo una terra dove si vive bene, la qualità della vita è molto alta, abbiamo avuto con un boom economico rispetto ad altre regioni e pur se avremo delle ricadute causa pandemia, crisi economica e siccità, stiamo resistendo e se è così è anche grazie a chi, tanti anni fa, è emigrato continuando a mantenere la famiglia d'origine e permettendo così a questa terra di svilupparsi".

Il presidente Gregoris ha ringraziato l'ospitalità presso il Consiglio regionale, "cuore pulsante della democrazia, perché qui si regolamentano i rapporti sociali ed economici del territorio. Ci viene raccomandato un rinnovamento - ha detto riallacciandosi al ragionamento del presidente Zanin - e posso dire che tutte noi associazioni dei corregionali lo abbiamo fatto, in particolare negli ultimi 2-3 anni segnati dalla pandemia che ci ha costretti a trovare nuovi obiettivi".

Assente per gravi motivi personali, la presidente Bianco Coren ha voluto comunque essere partecipe all'incontro con un messaggio in cui ha evidenziato la bellezza che tanti giovani si ritrovino per condividere progetti ed esperienze, momenti attraverso i quali poter stare assieme e superare diffidenze che per troppo tempo hanno diviso i nostri giovani sloveni e friulani.

De Gavardo ha, invece, riportato quanto si sta facendo in Svezia per attrarre nuove forze lavoro qualificate e nuovi professionisti, tra servizi scolastici, opportunità di fare carriera, incentivi economici e periodi garantiti di rientro a casa, "un sistema che dovrebbe essere preso a modello anche dalla Regione Fvg per aiutare gli specialisti che magari vorrebbero rientrare, ma ovviamente solo a determinate condizioni. Certo si tratterebbe di un impegno gravoso, ma garantirebbe sia chi vuole restare, sia avere a disposizione personale qualificato".

E che chi parte ha desiderio di fare carriera, visto che sacrifica famiglia e affetti, ha detto poi anche Basso, che a Monaco, dove di recente l'Efm ha ricostituito il fogolâr furlan, si è trovato a chiedere a migranti under 45 se volessero rientrare, ricevendo una risposta negativa, soprattutto dalle donne, in quanto a Monaco hanno trovato i servizi necessari per potersi affermare nella carriera e nella vita privata.

Ricche di pathos, infine, le testimonianze di alcuni ospiti del Consiglio regionale, tra chi ha parlato di "opportunità bellissima poter ritrovare la nostra cultura, venire in diretto contatto con la società friulana e imparare la lingua italiana" e chi ha ricordato quando, da piccolo, aveva invidiato il cugino partecipare ai progetti dei Giuliani nel mondo, dopo che il nonno aveva tanto parlato della sua regione e "ama l'Italia e Trieste come nessun altro. Lui mi ha trasmesso questo amore, io non ho la nazionalità italiana ma mi sento italiano e amo questo Paese". Poi la commozione di chi ha la famiglia d'origine a Frosinone, "ma ho sposato un Gregoris e ho visto che a Pordenone c'è un palazzo con il mio cognome, è stata un'emozione fortissima. Anche i miei genitori sono partiti per Toronto non perché lo volessero, ma per dare un futuro a noi figli, si sono sacrificati per noi". ACON/RCM



Il presidente del Cr Fvg, Piero mauro Zanin, con tutti i corregionali all'estero
Il presidente Piero Mauro Zanin con i corregionali all'estero dell'Efm
L'assessore regionale all'Immigrazione, Pierpaolo Roberti, con i presidenti delle associaizoni
Gino Gregoris (Efasce)
Paolo De Gavardo (Agm)
Loris Basso (Efm)