MALGA PROMOSIO. ZANIN: NUOVA DENOMINAZIONE RIDÀ DIGNITÀ ALLA COMUNITÀ
(ACON) Paluzza (Ud), 21 lug - Ridare dignità alla comunità
tramite la restituzione del nome originario, modificato per
questioni burocratiche ma mai dimenticato dai cittadini delle
valli del But. Malga Pramosio, da oggi, torna a chiamarsi Malga
Promosio. Un cambio che avviene in una giornata importante per la
comunità di Paluzza, che ricorda l'eccidio nazifascista avvenuto
78 anni fa e mai dimenticato, perché quel giorno furono trucidati
complessivamente 52 civili.
"Quando la zona diventò Pramosio - ha ricordato Piero Mauro
Zanin, presidente del Consiglio regionale - ci fu una scarsa
resistenza da parte dei residenti del Comune di Paluzza e delle
zone vicine, ma nel tempo è cresciuto, da parte delle
amministrazioni ma anche di esponenti legati a queste zone della
Carnia come Franco Corleone e Diego Carpenedo, il desiderio di
ritornare alle origini, alla vecchia dicitura. Per questo
l'Assemblea legislativa regionale, anche su mia iniziativa, ha
deciso di promuovere una mozione che è stata approvata e ha dato
il via all'iter burocratico che oggi ci permette di essere qui
per scoprire una targa con il nome originario di questo luogo,
che riconquista così la sua dignità. E anche la sua lingua,
elemento fondamentale della nostra specialità che va difesa
sempre e comunque davanti all'arroganza della burocrazia".
L'inaugurazione della targa è stata anticipata dalla messa in
onore delle vittime dell'eccidio del '44 e il sindaco di Paluzza,
Massimo Mentil, ha ricordato come, nonostante siano passati 78
anni, le genti della valle non abbiano mai dimenticato la
violenza di quei momenti e come oggi più che mai ci sia bisogno
di pace, citando poi quanto fatto e predicato dal carnico don
Luigi Di Piazza.
Alla cerimonia erano presenti anche i consiglieri regionali Luca
Boschetti e Franco Iacop, oltre a diversi sindaci, rappresentanti
di associazioni e i giovani partecipanti del campo scuola degli
alpini, 48 ragazzi provenienti da tutta Italia, tra i 16 e i 21
anni, che hanno avuto modo di assistere alla celebrazione
riscoprendo un pezzo di storia di queste valli e creando così un
legame tra passato e futuro, dove è fondamentale non dimenticare
le atrocità accadute anche in questo angolo di paradiso.
"Malga Promosio e i suoi boschi hanno visto la Prima e la Seconda
guerra mondiale, ma anche l'occupazione dei cosacchi, le stragi
nazifasciste - ha sottolineato Franco Corleone, ex
sottosegretario alla Giustizia, che ha radici carniche -, luoghi
legati alla storia del '900, e proprio per questo è assurda la
sopraffazione burocratica che per anni ha cancellato un legame
forte della popolazione con questo luogo e con il nome Promosio,
in una lingua che in questo caso significa anche identità".
"Credo che il Consiglio regionale del Fvg - così ancora Corleone
- abbia compiuto recentemente due atti importanti: la
restituzione dell'onore ai fucilati della Prima Guerra mondiale
caduti in questi luoghi e che subirono le decisioni dei tribunali
militari e, oggi, la restituzione del nome originario a questa
malga, legata sempre a momenti importanti della storia".
ACON/LI-rcm