ASSESTAMENTO. INTERVENTI DAL ZOVO USSAI MORETTI. DOMANI ARTICOLATO
(ACON) Trieste, 26 lug - "Davanti a una cifra così ingente di
risorse disponibili, sento di poter dire che la Giunta regionale
avrebbe potuto osare di più. Basta distribuire le risorse un po'
qua e un po' là! Piuttosto, è necessario lavorare per garantire
un futuro a tutti noi".
Lo ha evidenziato Ilaria Dal Zovo (M5S) nel corso discussione
generale dedicata al ddl Assestamento, fase dei lavori che sarà
completata domattina, a partire dalle ore 10, con il
preannunciato intervento del leghista Diego Bernardis e le
successive repliche di relatori e Giunta che precederanno
l'inizio dell'esame dell'articolato con, nell'ordine, gli
assessori Sergio Emidio Bini (Attività produttive), Stefano
Zannier (Risorse agroalimentari e Montagna), Graziano Pizzimenti
(Infrastrutture e Territorio) e Tiziana Gibelli (Cultura e Sport).
"Non farò, come ogni anno, un commento sui vari articoli,
soprattutto - aveva premesso l'esponente pentastellata - su
quelli legati ai temi che seguo abitualmente e ai capitoli dove,
secondo noi, mancano risorse adeguate. Davanti a un'emergenza
climatica e ad altre problematiche di grave rilievo, la
riflessione più grande deve essere fatta ora, perché non possiamo
più agire con sufficienza. È infatti necessario adottare quanto
prima politiche adeguate che ci guidino verso un futuro e non
verso un avvenire".
"Gli emendamenti che ho presentato insieme al mio Gruppo
consiliare - ha concluso Dal Zovo - esprimono una visione diversa
su svariate tematiche presenti nella norma, rispetto i contenuti
attuali. Soprattutto nell'obiettivo di andare incontro alle fasce
più giovani che esprimono un male diffuso. La biodiversità non va
aggredita e sarebbe ora di comprendere quali colture vadano
incentivate e quali, invece, dirottate verso forme più
sostenibili. È necessario invertire la rotta con scelte e
tecniche che garantiscano la produttività, salvaguardando al
tempo stesso il suolo".
Il collega del Movimento 5 Stelle, Andrea Ussai, si è invece
concentrato sul tema della salute. "Comparto di cui, finora, si è
parlato poco. Dobbiamo fare tesoro delle lezioni più recenti e
avere una visione di futuro con provvedimenti in grado di
incidere sulle criticità che ancora si evidenziano. Le risorse
disponibili devono risultare utili per mettere in campo strutture
efficaci per risposte ai cittadini. Il continuo aumento della
spesa sanitaria, inoltre, pesa sempre di più sul bilancio della
Regione, nonostante problematiche non risolte come quella legata
alla carenza di personale".
"In ottobre, avevamo chiesto un'audizione con tutti i
rappresentanti delle organizzazioni sindacali, ma ancora non è
stato possibile procedere a un confronto. Intanto, oltre al
report poco lusinghiero del Sant'Anna di Pisa, la situazione non
è certo rosea - ha rimarcato Ussai, preannunciando a sua volta
una serie di emendamenti - e i fondi investiti non trovano un
risultato importante attraverso il miglioramento dei servizi. Non
certo per colpa degli operatori, impegnati in prima linea a
gestire una situazione difficilissima".
Il capogruppo del Pd, Diego Moretti (Pd), è partito dalla
considerazione che il collega dem Roberto Cosolini "ha già ben
illustrato i motivi alla base di un giudizio su questo
assestamento che, per noi, non è certo positivo. Non si demonizza
niente, si fanno solo valutazioni, ma stonano le parole di alcuni
consiglieri di maggioranza che parlano sempre di
strumentalizzazione. Questo Consiglio regionale, quando si è
trattato di esaminare i provvedimenti legati al Covid, ha sempre
votato all'unanimità ed è emersa una reale collaborazione. Ora,
però, sento usare troppo il termine 'divisivo'. Questo è l'ultimo
assestamento estivo della Giunta in carica e richiede, perciò,
anche un giudizio politico".
"Noto molteplici interventi in mille rivoli: se non ci si ferma
ai soli annunci, ma si ha una visione concreta, è invece
necessario puntare su alcune priorità. Proprio come abbiamo
cercato di fare noi - ha aggiunto Moretti - attraverso le istanze
presentate. Rispetto il voto contrario già espresso in
Commissione, qualora venissero accolte, potremmo anche ragionare
diversamente. Altrimenti, non ci rimarrebbe che confermare la
posizione negativa".
"Si tratta - ha concluso il rappresentante del Partito
democratico - di un assestamento timido, poco coraggioso e privo
di anima. Inoltre, toccando il tema delle politiche industriali,
ricordo l'incontro delle prossime ore al ministero dello Sviluppo
economico sulla vicenda Wärtsilä. È fondamentale ribadire, mentre
tante famiglie sono incerte sul futuro, il valore del lavoro e
dell'industria, motore di tutte le economie. Non si può pensare
di cambiare vocazione ai territori, sarebbe solo creare
illusioni".
ACON/RED