ASSESTAMENTO. MANOVRA DA 811 MLN, DA DISCUSSIONE SPUNTI PER ARTICOLATO
(ACON) Trieste, 27 lug - 'Una manovra da oltre 811 milioni di
euro complessivi che porta in dote un avanzo di amministrazione
straordinario, al quale si sommano maggiori entrate. Consegniamo
alla vostra valutazione e alle vostre proposte una Regione che
vanta una maggiore capacità di spesa rispetto al passato,
incrementabile e incrementata per gli anni futuri grazie alla
contrazione del debito. Una Regione che vuole continuare a
garantire il Pil grazie agli investimenti pubblici e privati; una
Regione più coordinata con il sistema degli Enti locali e che
mira a sostenere la crescita, considerando la grande capacità
imprenditoriale e l'attrattività di capitali che il territorio
offre'.
Lo ha evidenziato all'Aula l'assessore regionale alla Finanze,
Barbara Zilli, in sede di replica al termine della discussione
generale dedicata al ddl Assestamento. 'Il momento storico è
drammaticamente complesso - ha spiegato - e l'Amministrazione
regionale ha cercato in questi anni, e a maggior ragione in
questo assestamento di bilancio, di mettere a sistema le maggiori
risorse possibili per garantire risposte a tutti i settori. Un
lavoro iniziato con l'avvio della legislatura e condotto anche
grazie al grande impegno del governatore Massimiliano Fedriga
nella rinegoziazione dei patti finanziari che ha permesso di
garantire, dal 2019 al 2026, un risparmio per le casse della
Regione di 2 miliardi e 264 milioni'.
'Se, a questa cifra, aggiungiamo anche i trasferimenti
riconosciuti in termini di investimento legati ai due accordi del
governatore Fedriga con il ministro dell'Economia e delle
Finanze, pari a 546 milioni, arriviamo - ha dettagliato la
rappresentante della Giunta - a un risparmio di 2 miliardi e 811
milioni che rimangono sul territorio e servono agli investimenti
su di esso. Alcune iniziative innovative, possibili per la
solidità e la tenuta del bilancio regionale, hanno permesso di
proporre mutui per 319 milioni (nel 2019) e per ulteriori 300
(nel 2021), al fine di sostenere la crescita di tutti i comparti
produttivi tradizionali e di dare un segnale di fiducia agli
investitori. A ciò abbiamo aggiunto le misure fiscali, visto che
possiamo agire su Irap e addizionale Irpef con effetti positivi'.
'Numeri importanti - ha evidenziato ancora Zilli - per
fotografare la situazione di una Regione che ha cercato di
puntare sugli investimenti strutturali fin dall'insediamento di
questa Amministrazione, ricorrendo ai grandi risparmi legati alla
rinegoziazione virtuosa di Fedriga e al mercato finanziario.
Abbiamo inoltre aggiunto investimenti anche di più breve
realizzazione temporale, sui quali ci confronteremo in questi
giorni. Propongo inoltre l'aggiunta dell'ammontare dell'avanzo di
amministrazione utilizzato per spesa non ripetibile e
investimenti nella passata annualità (362 milioni), oltre agli
811 milioni che offriamo oggi alla vostra attenzione'.
'La parte strutturale degli investimenti - ha concluso
l'assessore - è quindi ben rappresentata con linee di intervento
chiare e ben definite. Oltre alle iniziative emergenziali legate
ai ristori, abbiamo accompagnato il sistema con misure
istantanee, perché aveva bisogno di risposte immediate e di
affiancare agli investimenti anche necessità di liquidità per
tenere aperte le attività. Questa Regione, parlando di
destinazione della spesa, ha proposto un'importante
ristrutturazione del debito per liberare nelle prossime annualità
la spesa pubblica e destinarla alle finalità più urgenti.
Parliamo di investimenti pubblici (287 milioni) e privati (62
milioni), oltreché di un capitolo a parte che ha portato a 66
milioni di ristori per la questione energetica e stanziamenti nel
settore energetico per 15 milioni e mezzo. Alla persona vanno,
infine, 227 milioni e mezzo'.
In precedenza, i lavori della seconda giornata consecutiva in
Aula per l'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia,
presieduta da Piero Mauro Zanin, erano stati aperti da quello che
è risultato anche l'ultimo intervento nell'ambito della
discussione generale dedicata al ddl Assestamento.
Al leghista Diego Bernardis, quindi, è spettato il compito di
anticipare le repliche di Giunta e relatori, prima dell'inizio
dell'esame dell'articolato. 'Un assestamento valido, forte,
robusto e adeguato alla realtà contingente. Una situazione
difficile - ha evidenziato l'esponente del Carroccio - che va
affrontata con decisione'.
'Come Maggioranza - ha concluso Bernardis - stiamo con i piedi
per terra e non ci autocelebriamo: siamo quelli del fare, non
quelli del vorrei ma non posso. Nulla è stato dimenticato o
tralasciato, nulla è stato improvvisato e programmato per gestire
solo l'immediato. Tutto è stato predisposto nell'ambito di una
visione prospettica di pianificazione che segue quanto svolto
fino a oggi'.
Opinioni contrastanti tra gli otto relatori (cinque di minoranza
e tre di maggioranza) che hanno ripreso successivamente la
parola. Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha manifestato le sue
perplessità soprattutto sui provvedimenti ambientali, parlando
anche di 'un bel discorso da parte di Zilli ma, purtroppo, non
corrispondente a quanto fatto in questi anni. Nella sostanza, un
ragionamento che non si adegua ai bisogni della regione'.
Il civico Tiziano Centis ha invece espresso 'una posizione più
collaborativa e aperta. Spero che gli emendamenti vengano accolti
e che ci siano le condizioni per portare a casa una legge
condivisa'. Massimo Moretuzzo (Patto per l'Autonomia) ha puntato
il dito nei confronti 'dei 40 milioni legati al bonus energetico,
atteggiamento di simpatia verso le aspettative elettorali.
Inoltre, non è stato ancora compreso cosa succederà sul
territorio nei prossimi anni: dobbiamo immaginare modelli
agricoli completamente diversi e qui non ne trovo traccia.
Centrale anche il tema idrico, per il quale dobbiamo avere la
capacità di mettere le risorse dove servono. È necessario
cambiare modo di ragionare, perché siamo prigionieri del
Novecento. Il giudizio politico, a oggi, è pesantemente negativo'.
Il pentastellato Cristian Sergo ha rimarcato che 'molte azioni si
sarebbero potute fare negli ultimi quattro anni, anche per
prevenire le problematiche attuali e future. Ora tutti gli indici
prevedono un autunno caldo, sotto l'aspetto delle crisi derivate
dalle situazioni emergenziali. Zilli ci ha chiesto di portare
delle proposte, lo abbiamo fatto e ora attendiamo l'esito'.
Il dem Roberto Cosolini, dal canto suo, ha sottolineato che 'la
situazione attuale è il prodotto di una serie di fattori, ai
quali si aggiunge la buona performance delle imprese che vorremmo
fosse confermata. Le nostre istanze puntano a dare un segnale
diverso rispetto il problema del caro energia per le imprese: ok
il bonus una tantum, ma non a pioggia e invece circoscritto con
criterio selettivo con scelte di politica industriale. Quindi,
chiediamo altri 40 milioni per sostenere le imprese a livello di
infrastrutture energetiche. Il giudizio rimane critico, ma
potremmo modificarlo se troveremo un riscontro alle parole
dell'assessore e se, al tono collaborativo del dibattito, seguirà
la disponibilità a entrare nel merito di proposte avanzate per
lasciare un segno più stabile e risultare solidi nei confronti di
tempi incerti'.
Tra i relatori di Maggioranza, Alessandro Basso (FdI) ha
manifestato 'l'orgoglio di poter far sentire la Regione vicina ai
cittadini e alle imprese che ci hanno scelto e che proprio questo
ci chiedono. Trovo sgradevole aver sentito dire che, talvolta, è
meglio non fare. La maturità di questa manovra, comunque, è già
emersa: l'ossatura è positiva e stiamo facendo un buon lavoro'.
Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) ha quindi premesso di 'parlare e
riflettere come uomo della strada. Possiamo contare su un importo
complessivo forse unico nella storia e riconosco
nell'illustrazione di Zilli una grande capacità analitica. Con
qualche aggiustamento, sempre possibile, si tratta di una buona
finanziaria che tocca tutto lo spaccato regionale e trova la
Maggioranza compatta'.
Il capogruppo leghista Mauro Bordin, infine, ha sintetizzato
dicendo che 'se guardiamo i numeri, emerge in maniera
inequivocabile che in questi anni l'Amministrazione regionale ha
espresso una sana gestione delle risorse pubbliche. Abbiamo
investito pesantemente sul futuro, spendendo tanto e bene,
risparmiando il giusto. Evidenti, quindi, una visione e una
progettualità di fondo che non risiedono solo in questo documento
finanziario, ma nell'intera azione che ci ha caratterizzato. Ora
si tratta di chiudere il cerchio, anche tenendo da parte qualcosa
per ottobre: scelta saggia in caso di ulteriori criticità'.
ACON/RED