ENERGIA. MORETUZZO (PATTO): IMPIANTO SIOT, GIUNTA OK A CONFRONTO
(ACON) Trieste, 29 lug - "La Giunta deve aprire un confronto sul
progetto Siot che prevede la costruzione nelle stazioni di
pompaggio dell'oleodotto di Somplago e Casteons di Paluzza di un
impianto con due gruppi di cogenerazione per la produzione di
energia elettrica e di calore da fonti fossili (metano), non si
può far finta di nulla davanti a un fatto clamoroso come questo".
È questa la posizione, espressa in una nota, del capogruppo del
Patto per l'Autonomia Massimo Moretuzzo espressa durante la
discussione dell'articolo sull'ambiente in assestamento di
bilancio avvenuta oggi in aula, rappresentando le istanze
avanzate in tal senso dai Comitati difesa e valorizzazione del
lago di Cavazzo, Alto Bût e Tutela acque del bacino montano del
Tagliamento, i cui rappresentanti, unitamente al Sindaco di
Paluzza, hanno incontrato stamattina nella sede del Consiglio
regionale a Trieste anche il Presidente Piero Mauro Zanin.
"Le opere prospettate sono motivo di preoccupazione per tutti i
sindaci della Val del Lago, le Comunità di montagna della Carnia
e del Gemonese e la cittadinanza, a fronte di ricadute nulle per
il territorio", ha detto Moretuzzo, che ha ricordato "l'ampia e
trasversale opposizione della popolazione dell'Alto Friuli a
gravare il territorio di ulteriori e impattanti servitù" e la
necessità di "avviare un dialogo con chi si oppone fermamente
all'installazione dei cogeneratori a metano".
Anche se la Conferenza dei servizi ha già dato il via libera al
progetto di Cavazzo ed entro il mese di agosto deciderà su quello
a Paluzza, nuovi - fondamentali - elementi spingono ad opporsi
all'iniziativa della Siot.
"Pochi giorni fa è stato rilasciato il parere tecnico dell'Ape,
l'Agenzia per l'energia del Friuli-Venezia Giulia, richiesto dal
Comune di Paluzza, nel quale si evidenzia l'enorme impatto, dal
punto di vista energetico e ambientale, dell'impianto di
cogenerazione previsto nella località di Casteons", ha informato
Moretuzzo, citando alcuni dati: "i consumi annui della singola
stazione di pompaggio SIOT raggiungono quasi i 70 GWh annui,
cifra enorme se si considera che nel 2013 i settori residenziale
e terziario di tutti i 29 comuni della Carnia hanno consumato 92
GWh di elettricità; la centrale di cogenerazione, considerando
8.000 ore di funzionamento annue, produrrà 62GWH elettrici e
57GWh termici, consumando 14 milioni di metri cubi di gas metano,
4,1 milioni in più dei settori residenziale e terziario di tutti
i 29 comuni della Carnia; il consumo energetico dell'intero
sistema non diminuirà grazie alla cogenerazione, ma addirittura
aumenterà; verranno immesse in atmosfera ogni anno circa 28 mila
tonnellate di anidride carbonica, 79 di monossido di carbonio e
30 di ossidi di zolfo; l'attuale prelievo di elettricità dalla
rete rispetto alla generazione a metano proposta dalla Siot
prevede un risparmio di emissioni pari a quasi il 57,2%".
"A queste considerazioni - prosegue la nota, si aggiunge il fatto
che il beneficio economico netto per la Siot dato da un solo
impianto è pari a 4,4 milioni di euro all'anno, derivanti dai
minori costi di pompaggio e dalla somma dei certificati bianchi.
Non è possibile ignorare questi dati. I progetti presentati da
Siot non possono essere imposti contro la volontà delle comunità
locali, soprattutto perché dalla valutazione espressa dall'Ape è
evidente che si tratta esclusivamente di una speculazione
finanziaria, che avrà un impatto ambientale pesantissimo e un
aumento dei consumi energetici ingiustificabile", ha concluso il
capogruppo del Patto per l'Autonomia, che sulla centrale Siot
aveva già interrogato di recente l'esecutivo regionale e che ha
predisposto un ordine del giorno sul tema, cui si è aggiunta la
firma trasversale di numerosi consiglieri regionali ed è stato
approvato dalla Giunta.
ACON/COM/red