News


ASSESTAMENTO. OK A DDL 171. FEDRIGA: VISTA SU FUTURO. NO DA OPPOSIZION

29.07.2022
21:20
(ACON) Trieste, 29 lug - "Una manovra cospicua e straordinaria, che non ha precedenti". Così il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha riassunto il ddl 171 che mette in movimento risorse per 812 milioni di euro. Un Assestamento approvato in modo compatto dalla Maggioranza di centrodestra, mentre tutte le Opposizioni hanno bocciato il provvedimento di bilancio (27 voti contro 17 il computo numerico). Il presidente della Giunta regionale ha ricordato che "questi 812 milioni non piovono dal cielo, ma sono il frutto di scelte che abbiamo assunto nei momenti di difficoltà, puntando su crescita e competitività anche nel periodo della pandemia, e della rinegoziazione dei patti finanziari con il Governo". Alla vigilia di "un cambiamento economico epocale" destinato a mandare in pensione il modello della globalizzazione aperta, il governatore è convinto che si debba puntare su nuovi modelli energetici, e ha ricordato a questo proposito gli investimenti previsti dal ddl 171 e il protocollo con Slovenia e Croazia sulla valle dell'idrogeno.

"Tra gli elementi innovativi anche i programmi siccità zero, con le risorse per i piccoli invasi e gli studi di fattibilità sul riuso dell'acqua: siamo - ha concluso Fedriga - la prima Regione in Italia che va verso impianti di desalinizzazione, e nei prossimi mesi ci confronteremo anche con aziende israeliane leader in quel settore. Mi stupisco dunque quando ci si accusa di non avere progettualità".

Parlando a nome dell'intero Centrodestra, Alessandro Basso (FdI) ha definito la manovra "ricca nel senso nobile del termine. "È l'assestamento della maturità politica, dimostrata in tutti i settori, in un momento di grande complessità".

Roberto Cosolini (Pd) ha invece motivato il no del suo partito con la convinzione che "si potesse fare di più e meglio", contestando in particolare i fondi agli enti locali "concessi senza criteri". Ilaria Dal Zovo (M5S) si è rammaricata per il no "ai tanti emendamenti che abbiamo proposto per migliorare la manovra". Tiziano Centis, capogruppo dei Cittadini, ha parlato di "fine del percorso di collaborazione che aveva caratterizzato il periodo della pandemia", mentre Massimo Moretuzzo ha ribadito il giudizio negativo del Patto per l'Autonomia, lamentando il mancato confronto con le Opposizioni, pur apprezzando l'impegno dei 20 milioni sull'Aussa Corno. Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha parlato infine di "denaro sperperato" paventando il rischio di inflazione e di aumento delle disparità.

In precedenza erano stati rapidamente approvati gli ultimi articoli del ddl, di natura finanziaria, con il via libera ad alcuni emendamenti di Giunta, uno dei quali amplia i contorni del canale contributivo rivolto alle emittenti radiotelevisive, aumentandone la dotazione finanziaria. Via libera, su proposta di Alesssandro Basso (FdI), anche a un sostegno alle organizzazioni di volontariato che promuovono cultura e pratica cattolica attraverso la radiodiffusione sonora. Cristian Sergo (M5S) ha invece riproposto il problema dei fondi ancora a disposizione nell'ambito del budget per il parziale rimborso ai soci di Cooperative operaie di Trieste e Coopca, senza convincere l'assessore alle Finanze Barbara Zilli sulla bontà dei suoi emendamenti.

Prima del voto finale, la Giunta regionale - per voce di Zilli - ha dato il via libera anche a 47 ordini del giorno. Bocciati invece i testi presentati dalle Opposizioni e portati comunque al voto. ACON/RED



Il governatore Massimiliano Fedriga con il presidente del Cr Fvg, Piero Mauro Zanin
L'Aula durante i lavori
L'assessore Fvg alle Finanze, Barbara Zilli, con il governatore Massimiliano Fedriga
Sergio Bolzonello (Pd)
Mauro Bordin (Lega)
Il vicegovernatore Fvg, Riccardo Riccardi ( a dx) con Franco Mattiussi (FI)
Il governatore Massimiliano Fedriga