AMBIENTE. PATTO: MALGA TUGLIA, NO A STRADA FORESTALE CAMIONABILE
(ACON) Trieste, 1 ago - Alla camminata partita da Piani di Vas,
per dire no alla realizzazione di una strada forestale
camionabile a 1600 metri di quota, da malga Tuglia, nel Comune di
Forni Avoltri, fino al rifugio Chiampizzulon, nel comune di
Rigolato, per innestarsi con un tracciato proveniente da Cima
Sappada, ha partecipato anche il Gruppo consiliare del Patto per
l'Autonomia.
Secondo gli autonomisti, il tema delle piste forestali è di
fondamentale importanza per l'economia del nostro territorio
montano, sia rispetto allo sviluppo della filiera del legno che
per una corretta gestione del patrimonio forestale, anche dal
punto di vista ambientale. Il problema, però, sta nella tipologia
di piste che devono essere realizzate, nei luoghi su cui queste
devono essere posizionate e nella manutenzione e gestione delle
stesse.
I componenti del Patto per l'Autonomia richiamano l'attenzione
sul fatto che la costruzione di nuove infrastrutture deve tenere
assolutamente in considerazione l'impatto che queste possono
avere sulla fruizione turistica della montagna friulana e sulle
sue caratteristiche naturalistiche, almeno in parte risparmiate
da forme di turismo poco sostenibile, che invece ha compromesso
altre parti dell'arco alpino, e che proprio per questo possono
essere molto appetibili per un turismo di qualità, capace di
rispettare e apprezzare i nostri luoghi e le loro peculiarità.
La strada che va da malga Tuglia al rifugio Chiampizzulon è
l'ennesimo esempio di come negli ultimi anni sia mancata la
capacità di esprimere una visione di futuro che deve tenere in
considerazione i cambiamenti in atto, a partire dai cambiamenti
climatici - conclude la nota - di politica poco lungimirante e
spreco di denaro pubblico, che continuerà con le manutenzioni che
saranno necessarie dopo gli inevitabili smottamenti dovuti al
dissesto idrogeologico per effetto della nuova strada.
ACON/COM/Red