LUTTO MONESTIER. PRES CR: ADDIO ACUTO DIRETTORE, VICINO A TERRITORIO
(ACON) Trieste, 1 ago - Una perdita enorme, sotto l'aspetto
professionale ma anche sotto il profilo umano. Se ne va un
direttore esemplare: serio, competente e attento al territorio.
Curioso, acuto ed equilibrato, sempre pronto ad approfondire. Un
vero giornalista, che concedeva a tutti il doveroso spazio ma che
poi non temeva di manifestare apertamente le proprie idee.
Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia, non appena raggiunto dalla notizia
dell'improvvisa scomparsa di Omar Monestier, direttore dei
quotidiani Il Piccolo e Messaggero Veneto.
Il presidente del Cr Fvg, esprimendo il sincero cordoglio
personale e dell'intera Assemblea legislativa all'indirizzo dei
familiari e delle redazioni delle due testate regionali, ha
aggiunto di provare grande dolore e autentico sconcerto davanti a
un fulmine a ciel sereno che lascia smarriti, costringendo tutti
a confrontarsi con la straordinaria ineluttabilità della vita. È
terribile essere costretti a salutare un uomo così intelligente,
affrontando un trauma improvviso che induce anche a riflettere
sugli affanni dell'esistenza quotidiana, tornando a fare i conti
con la dura realtà.
Il vertice dell'Assemblea legislativa ha anche evidenziato di
aver avuto modo di conoscere bene Monestier durante la sua prima
esperienza alla guida del Messaggero Veneto e, soprattutto, in
occasione di una fase delicata di una lotta intrapresa insieme ad
altre decine di sindaci della regione. Il direttore aveva sempre
guardato con attenzione e in maniera quasi disincantata a questa
come ad altre situazioni, senza però mai lasciarsi andare a
posizioni aprioristiche.
In seguito, ha concluso il presidente del Cr, si sarebbero
incontrati molte altre volte nell'ambito di una corretta amicizia
professionale e di svariati pranzi di lavoro. L'ultima
opportunità per un salutato e un confronto era avvenuta in
occasione della presentazione di un volume di Ettore Bernabei a
Pieris (Gorizia), dove Monestier si era presentato animato dalla
consueta ironia.
L'intervento della Presidenza si è concluso con un ultimo saluto,
profondamente ammirato, a quello che ha definito un grande
direttore.
ACOM/RED