News


SALUTE. III COM: TUTELARE BIMBI CON DEFICIT ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ

02.08.2022
13:31
(ACON) Trieste, 2 ago - Tutelare le persone affette da un disturbo dovuto a deficit dell'attenzione e dell'iperattività. Una patologia che, se diagnosticata per tempo, permette a chi ne è affetto e alla sua famiglia di condurre una vita dignitosa.

È questo l'obiettivo della proposta di legge nazionale 17, illustrata durante i lavori della III Commissione permanente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, nata dopo un percorso di ascolto avviato oltre due anni fa insieme ad alcune associazioni presenti in tutte e quattro le ex provincie.

Come spiegato in aula, l'acronimo Ddai indica un disturbo del neurosviluppo che si presenta precocemente con pesanti ricadute del funzionamento individuale, socio-emozionale ed accademico, includendo difficoltà di attenzione e concentrazione, di controllo degli impulsi e del livello di attività. Problemi che derivano, sostanzialmente, dall'incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell'ambiente.

Una malattia che agisce diversamente su bambini di sesso maschile, incapaci di stare fermi con attacchi di impulsività e iperattività, e su quelli di sesso femminile, con bambine estremamente docili, perse nei propri pensieri e incapaci di ascoltare e riflettere.

La discussione si è concentrata su un recente studio dal quale è emerso come questo disturbo incida pesantemente sulla popolazione carceraria, con una percentuale che oscilla dal 25% al 45% dei detenuti. Un problema quindi per l'individuo stesso, per la famiglia e per la scuola. Proprio per questo motivo, necessita di percorsi dedicati che facciano sentire i bambini accettati il più possibile dalla società, e non emarginati perché ritenuti ingestibili.

Su sollecitazione di alcuni consiglieri, in vista di una serie di audizioni preannunciate nell'occasione, sono stati chiesti approfondimenti sugli iter già avviati su territorio regionale, oltre alla richiesta di porre massima attenzione sui punti dedicati al mondo della scuola. A partire dall'asilo nido e dalla scuola dell'infanzia visto che, da quanto emerso in fase di discussione, prima si interviene e maggiore è la percentuale di successo.

In merito all'articolato, composto da dieci voci, perplessità sono state manifestate sul punto 9, riguardante la copertura finanziaria degli oneri derivanti dalla legge. È stato anche sottolineato come, per l'avvio di percorsi specifici, sarà necessario l'impiego di personale apposito.

L'illustrazione della proposta di legge è stata anticipata da un lungo botta e risposta tra i rappresentanti di maggioranza e di minoranza in merito all'ordine del giorno e alle tempistiche di presentazione del documento che, avendo valenza nazionale e tenendo conto dello scioglimento delle Camere in corso, non potrà essere considerato a breve, mentre è stato rimarcato che esistono altri temi urgenti da affrontare che, invece, sono stati accantonati.

Una scelta, come spiegato dalla Maggioranza, motivata dal lungo iter, avviato anche a livello nazionale e subordinato a diverse audizioni, che non troverà, in Regione, la sua conclusione prima del 2023. ACON/RED



La III Commissione permanente riunita nell'aula consiliare