INFRASTRUTTURE. VI COMM: OK A PROGRAMMA TRIENNALE EDILIZIA SCOLASTICA
(ACON) Trieste, 2 ago - La VI Commissione permanente, riunita a
Trieste nell'aula consiliare, ha espresso parere favorevole a
maggioranza su due deliberazioni della Giunta regionale, la 1.014
e la 1.086, incentrate rispettivamente sul Programma triennale
regionale per l'edilizia scolastica 2022-24 e sul Programma
Immigrazione 2022.
Due ambiti di azione diversi ma talvolta complementari e che,
soprattutto nel primo caso, comportano anche il coinvolgimento
della Direzione regionale a Istruzione Famiglia.
Presentato dall'assessore regionale a Infrastrutture e
Territorio, il primo pronunciamento è arrivato con i voti
negativi manifestati dal Gruppo Misto e da quello del Pd, mentre
Patto per l'Autonomia e M5S si sono astenuti.
Approvato in via preliminare dalla Giunta regionale l'8 luglio
scorso, il provvedimento che presto tornerà all'attenzione
dell'Esecutivo comprende gli interventi edilizi di interesse
regionale dedicati agli edifici scolastici ed è stato sottoposto
anche l'attenzione dell'Ufficio scolastico regionale ai fini
dell'ottenimento del parere di competenza.
I sette obiettivi che lo compongono partono dalla Programmazione
del fabbisogno (interventi su istituti statali di competenza
comunale, mantenendo la graduatoria del 2021 con possibilità di
attingere, scorrere e spendere i contributi in tempi
relativamente brevi) e dal Piano 0-6 (promozione del Sistema
integrato dei servizi dalla nascita sino a sei anni). Quindi, si
prosegue con le attività di Completamento (ai fini di garantire
la conclusione dei lavori di opere già avviate e non concluse con
importo massimo ammissibile che non potrà superare il 20%
dell'importo iniziale) e con gli Interventi indifferibili e
urgenti (per fronteggiare le criticità che impediscono la
continuità del servizio scolastico con tetto massimo raddoppiato
da 100mila a 200mila euro).
Gli ultimi obiettivi riguardano il Programma Regionale Fesr (per
migliorare la sicurezza e l'efficienza energetica degli istituti
scolastici superiori), l'Anagrafe dell'edilizia scolastica Ares
2.0 (per implementare ulteriormente l'applicativo con
l'inserimento di dati direttamente da parte dei dirigenti
scolastici) e la Riorganizzazione dei punti di erogazione
servizio scolastico (per capire dove sia giusto mantenere le
scuole e dove, forse, chiudere persino alcuni plessi).
Una programmazione triennale che, ha precisato l'assessore, in
settembre vedrà dietro i banchi regionali 2.430 alunni in meno e
che viene anticipata dopo soli 2 anni, perché si sono palesati
alcuni elementi condizionanti come il Piano nazionale di Ripresa
e Resilienza (Pnrr), i fondi statali e quelli regionali. Una
serie di variabili che hanno quindi destabilizzato la
programmazione inziale, costringendo a una revisione.
L'ultimo punto è risultato anche quello più complesso e delicato,
sul quale si sono già svolti incontri con Ufficio scolastico
regionale, presidi e sindaci, gli stakeholders previsti
nell'ambito di un processo che proseguirà fino a fine mandato.
Nel corso del dibattito sono emerse richieste di dettaglio e di
approfondimento, mentre l'esponente del Misto ha auspicato la
massima attenzione alla ventilazione interna e alle misure contro
le affezioni respiratorie. Sul fronte dem, invece, perplessità
sul poco tempo a disposizione per analizzare la delibera con il
collega autonomista interessato, invece, alle tempistiche e
all'iter relativo alla riorganizzazione e alla chiusura eventuale
dei plessi. Tema toccato anche dall'unico intervento di
maggioranza, targato Progetto Fvg/Ar, culminato nella
raccomandazione di affrontare con impegno un'operazione molto
delicata e sentita anche a livello di Enti locali e di comunità.
ACON/RED