AMBIENTE. M5S: LIGNANO, APPURARE CAUSE SFORAMENTI E STOP A BALNEAZIONE
(ACON) Trieste, 24 ago - I componenti del Gruppo del Movimento
5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
evidenziano che, proprio nel giorno in cui l'Azienda sanitaria ha
emesso l'ennesima ordinanza di sospensione della raccolta di
molluschi in laguna per livelli di escherichia coli (doppi
rispetto ai limiti consentiti per quelle aree), rimangono in
attesa che venga fatta chiarezza sulle cause che, lo scorso 14
giugno, hanno portato il sindaco a firmare la sua prima ordinanza
per vietare la balneazione nella spiaggia di Lignano Pineta.
Gli esponenti pentastellati, in una nota, ricordano anche di aver
depositato un'interrogazione alla Giunta, dopo essere venuti a
conoscenza di un'ordinanza emessa dal Comune di Lignano
Sabbiadoro per il superamento, anche in quel caso del doppio dei
limiti consentiti di escherichia coli lungo il litorale friulano,
revocata il giorno successivo. Mai prima d'ora, aggiungono, si
era reso necessario un intervento per vietare la balneazione a
Lignano.
Secondo i consiglieri del M5S, le successive analisi hanno
permesso di verificare come i parametri fossero rientrati nei
limiti di legge, passando dai 1013 ufc/100 ml del 14 giugno ai 10
ufc/100 ml del 15 giugno. Un po' come avvenuto sulla riviera
romagnola a fine luglio con divieti di balneazione emessi per poi
essere revocati 24 ore più tardi. In Emilia Romagna, secondo la
ricostruzione, si è ripresentato il problema ed è stata l'Arpa ad
anticipare le ordinanze sindacali, rendendo noti alla stampa gli
sforamenti, allertando i bagnanti della situazione e permettendo
a tutti i giornali nazionali di occuparsi del tema specifico. Nel
caso regionale preso in considerazione, aggiunge la nota, si è
tenuta nascosta la notizia e, come spesso avviene, tocca al M5S
rendere pubblica la presenza di queste ordinanze.
L'intervento del Movimento 5 Stelle evidenzia anche che, come
prevede il decreto ministeriale, a seguito della delimitazione
dell'area da interdire avrebbero dovuto essere analizzate le
cause del superamento del valore limite, al fine di individuare e
attuare adeguate misure di miglioramento. Per questo motivo,
viene anticipato, il M5S chiederà agli assessori competenti di
conoscere, a distanza di due mesi, le cause del superamento.
Nella stessa mattinata del 14 giugno, aggiungono ancora i
consiglieri, pochi metri più in là nella zona di Terrazza Mare è
stata riscontrata una presenza batterica venti volte superiore
(238 ufc/100 ml) a quella normalmente presente, ma entro i limiti
consentiti.
La nota si conclude ricordando che la spiaggia Pontile di Pineta
è quella attraversata dalla condotta che scarica a mare i reflui
dell'impianto di depurazione di Lignano: non ci sarà nessuna
correlazione, viene anche precisato, tuttavia i pentastellati
specificano come, a distanza di 31 anni dalla Direttiva Acque, il
depuratore di Lignano necessiti di una serie di interventi per
renderlo adeguato alle norme europee, nazionali e regionali. Così
come è vero che, secondo l'Azienda sanitaria, la presenza di
microrganismi riscontrata più di vent'anni fa nei molluschi del
litorale si poteva con molta probabilità attribuire agli scarichi
in mare del depuratore. Da allora non si sono riscontrate altre
probabili cause dell'inquinamento microbiologico sul litorale
udinese: chissà che questa ordinanza, conclude il Gruppo del M5S,
non costituisca l'occasione giusta per farlo.
ACON/COM/Red