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AMBIENTE. M5S: INCENERITORE NON RISOLVE CRISI ENERGETICA, CHIARIRE CASO UD

05.09.2022
16:10
(ACON) Trieste, 5 set - I componenti del Gruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia evidenziano che, secondo loro, il partito degli inceneritori continua ad affilare le armi. Al tempo stesso, sottolineano anche che la loro preoccupazione va non verso chi si oppone a soluzioni antiquate e inefficaci, buone solo per accontentare qualche lobby, ma a chi dice sì a prescindere, senza alcun tipo di approfondimento.

Gli esponenti del M5S, in una nota, affermano di riferirsi a un assessore del Comune di Udine che si è unito, a loro dire, alla levata di scudi a favore degli inceneritori. Proprio a tale proposito, i pentastellati chiedono a tale componente dell'Esecutivo friulano in quale quartiere lo vuole realizzare ma, soprattutto, quali dimensioni dovrebbe avere e quali rifiuti vi brucerebbe.

Il cosiddetto termovalorizzatore di Trieste, aggiungono, basta e avanza per i rifiuti regionali, senza contare che l'impianto giuliano produce 100 gwh, quando in regione ne vengono prodotti già 10.000 gwh con tutte le fonti energetiche

Secondo i consiglieri del Movimento 5 Stelle, perciò, non si devono vendere gli inceneritori come soluzione per un problema creato da chi ha governato questo Paese per decenni e si accorge solo adesso della necessità di energia rinnovabile, proponendo ipotesi che potrebbero essere realizzate, se va bene, solo fra 5 o 6 anni. La nota si conclude rimarcando la volontà di ricordare all'assessore che tutta la città aspetta ancora, a 8 anni dalla decisione di realizzarlo, l'apertura dell'impianto della Net in via Gonars. Se non altro, questa la chiosa finale del M5S, per iniziare a garantire ai privati che lo gestiranno decine di milioni di euro, solo perché la Net, di cui il Comune di Udine è socio principale, non ha voluto realizzarlo in proprio. ACON/COM/Red



Il Gruppo del M5S nell'aula consiliare