SUORA UCCISA. PRES CR: DRAMMA IN MOZAMBICO COLPISCE SIMBOLO CORAGGIO
(ACON) Trieste, 7 set - Grande ammirazione per il coraggio e la
dedizione dimostrati in quasi 60 sessant'anni di generosa
missione a vantaggio degli ultimi. Ma, al tempo stesso, anche
un'immensa rabbia per l'ennesimo dramma che va ad abbattersi su
una Chiesa impegnata a combattere la sofferenza in ogni angolo
del pianeta con l'obiettivo di portare sviluppo, progresso e
valori, opponendosi a un terrorismo troppo spesso legato
all'integralismo.
Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia, esprimendo il suo cordoglio personale e
quello dell'intera Assemblea legislativa per la tragica uccisione
di suor Maria De Coppi, missionaria comboniana della Diocesi di
Vittorio Veneto, vittima di un attacco terroristico in Mozambico
nel barrio Muatala, provincia di Nampula, dove l'83enne religiosa
operava con costanza e passione ormai da decenni.
Per fortuna, ha aggiunto il vertice dell'Assemblea legislativa,
un aggiornamento immediato ha consentito di appurare che si sono
messi in salvo gli altri due sacerdoti italiani che operavano
nella stessa missione, entrambi strettamente legati al
Pordenonese: don Loris Vignandel e don Lorenzo Barro, già parroci
rispettivamente di Chions e di Aviano.
Il presidente del Cr Fvg ha anche evidenziato di provare un forte
dispiacere per la sorte riservata a una persona buona e
instancabile, portatrice di amore, solidarietà, pace e carità
fino all'ultimo secondo della sua esistenza.
Il cocente senso di impotenza provato davanti a una simile
notizia, ha concluso la Presidenza, deve essere trasformato in
maniera costruttiva in elemento di sincera riconoscenza nei
confronti di chi non c'è più, ma anche in ulteriore motivazione
per intensificare senza riserve la lotta contro ogni forma di
terrorismo integralista.
ACON/RED