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SUORA UCCISA. PRES CR: DRAMMA IN MOZAMBICO COLPISCE SIMBOLO CORAGGIO

07.09.2022
13:44
(ACON) Trieste, 7 set - Grande ammirazione per il coraggio e la dedizione dimostrati in quasi 60 sessant'anni di generosa missione a vantaggio degli ultimi. Ma, al tempo stesso, anche un'immensa rabbia per l'ennesimo dramma che va ad abbattersi su una Chiesa impegnata a combattere la sofferenza in ogni angolo del pianeta con l'obiettivo di portare sviluppo, progresso e valori, opponendosi a un terrorismo troppo spesso legato all'integralismo.

Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, esprimendo il suo cordoglio personale e quello dell'intera Assemblea legislativa per la tragica uccisione di suor Maria De Coppi, missionaria comboniana della Diocesi di Vittorio Veneto, vittima di un attacco terroristico in Mozambico nel barrio Muatala, provincia di Nampula, dove l'83enne religiosa operava con costanza e passione ormai da decenni.

Per fortuna, ha aggiunto il vertice dell'Assemblea legislativa, un aggiornamento immediato ha consentito di appurare che si sono messi in salvo gli altri due sacerdoti italiani che operavano nella stessa missione, entrambi strettamente legati al Pordenonese: don Loris Vignandel e don Lorenzo Barro, già parroci rispettivamente di Chions e di Aviano.

Il presidente del Cr Fvg ha anche evidenziato di provare un forte dispiacere per la sorte riservata a una persona buona e instancabile, portatrice di amore, solidarietà, pace e carità fino all'ultimo secondo della sua esistenza.

Il cocente senso di impotenza provato davanti a una simile notizia, ha concluso la Presidenza, deve essere trasformato in maniera costruttiva in elemento di sincera riconoscenza nei confronti di chi non c'è più, ma anche in ulteriore motivazione per intensificare senza riserve la lotta contro ogni forma di terrorismo integralista. ACON/RED



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