IMPRESE. II COMM: OK UNANIME A MASTER PLAN RECUPERO AREE DEGRADATE
(ACON) Trieste, 14 set - Una stima di investimenti potenziali
per il recupero dei complessi produttivi degradati che supera i
400 milioni di euro con una compartecipazione diretta da parte
della Regione Friuli Venezia Giulia di oltre 32 milioni nell'arco
di 5 anni. È questa la proiezione principale scaturita da uno
studio approfondito, realizzato attraverso la mappatura di 11mila
ettari di superficie regionale caratterizzata da insediamenti
industriali, dalla quale sono emerse 180 situazioni specifiche
distribuite sull'intero territorio.
La II Commissione permanente, riunita a Trieste nell'aula
consiliare, ha espresso parere favorevole all'unanimità sulla
deliberazione della Giunta regionale incentrata sull'approvazione
preliminare del master plan per l'individuazione delle linee
strategiche di intervento per il recupero delle aree produttive
degradate (edifici e spazi non utilizzati da più di tre anni o
non più idonei alle attività produttive).
Un lavoro importante, così lo ha definito in sede introduttiva
l'assessore regionale ad Attività produttive e Turismo, ma anche
una prima esperienza nazionale preceduta solo da un'iniziativa
della Regione Veneto che, tuttavia, ha portato alla creazione di
un semplice data base. In questo caso, invece, si tratta di un
approfondimento particolarmente dettagliato e ottenuto operando
su target ben definiti come aree (D1, industriali di interesse
regionale; D2, di interesse locale; D3, artigianali) per andare
ad agire anche su strutture da o superiori ai 5mila metri
quadrati. Sempre con il prezioso coinvolgimento dei Consorzi di
Sviluppo economico locale, ma anche dei Comuni, per realizzare
un'accoppiata pubblico-privato che già negli anni passati ha
fornito ottimi risultati.
Il 20% dei Comuni regionali, secondo la ricerca, risultano liberi
da strutture degradate, mentre il 66% delle 180 realtà
individuate (121) è situato nelle zone D2 e D3. Per il
finanziamento saranno utilizzati strumenti già consolidati e
innovativi di sostegno, come i contratti di insediamento, quelli
previsti dagli articoli 85 e 86 di RilancImpresa Fvg e anche i
nuovi incentivi derivati da SviluppoImpresa Fvg.
Un master plan, redatto dalla Direzione centrale delle Attività
Produttive insieme a Kpmg Advisory Spa, suddiviso in 4 sezioni
che si conclude con le linee strategiche e gli indirizzi
operativi, definendo non solo perimetri e plessi, ma anche
consentendo di programmare gli investimenti futuri della Regione.
Inoltre, sono state fatte alcune stime per verificare l'impatto
del contributo pubblico sugli interventi di riqualificazione fino
a un milione e mezzo di euro (103 siti per 62,627 milioni di
euro) e oltre il milione e mezzo (77 per 342,018 milioni).
Previsto dalla Legge regionale 3/2001 (Disposizioni per la
modernizzazione, la crescita e lo sviluppo sostenibile verso una
nuova economia del Fvg), il master plan è espressamente dedicato
alla riqualificazione del territorio attraverso il riuso e il
recupero delle aree e degli edifici industriali non utilizzati.
In particolare, al fine di favorire la competitività, nonché la
prevenzione dell'abbandono di rifiuti, vengono promossi
interventi di sostegno finanziario finalizzati allo sviluppo
delle attività produttive e alla riconversione delle aree
compromesse dalla crisi, valorizzando anche uno sviluppo
economico locale sostenibile.
Tale approfondimento, è stato aggiunto, permetterà anche alle
Direzioni centrali Infrastrutture e Ambiente di avere uno
strumento per fare scelte strategiche a medio-lungo termine.
Grazie a questo strumento conoscitivo, esperienza sperimentale
che consentirà di programmare ulteriori iniziative anche dopo
aver esaurito il primo quinquennio, saranno identificate le aree
dove intervenire nell'ambito di un'operazione che richiede un
impegno attivo da parte di imprenditori e investitori.
L'espressione unanime dei consiglieri è stata preceduta da una
serie di interventi tutti orientati nel plaudire i contenuti del
master plan, ma proiettati anche alla ricerca di approfondimenti.
La Maggioranza è stata rappresentata da un'istanza di espressione
leghista che ha suggerito di allargare i finanziamenti anche a
quelli legati al Pnrr e ai fondi europei.
L'Opposizione si è invece espressa attraverso svariate posizioni:
il M5S si è focalizzato sull'approvvigionamento in termini
energetici attraverso i campi fotovoltaici e il Gruppo Misto ha
aperto il discorso anche alle aree ex militari dismesse, mentre
il Patto per l'Autonomia ha chiesto chiarimenti sull'idea di
ripristino e sul numero di immobili che possono essere presi in
considerazione negli interventi.
Dal fronte Pd, pur confermando una valutazione altamente positiva
sul documento, è stata infine rivendicata la paternità dell'idea
originaria, peraltro subordinata al voto favorevole dem nei
confronti di SviluppoImpresa. Tuttavia, è stato rimarcato, quello
attuale va considerato solo un primo passaggio ricognitivo dal
quale dovrebbe invece uscire in futuro il vero master plan,
giacché secondo il Partito democratico sarebbe ancora privo delle
linee di indirizzo.
A tale proposito, prima della chiusura dei lavori, l'assessore
competente ha tenuto a riconoscere il contributo fornito in
precedenza dal Pd, anticipando anche l'avvio di una fase
strategicamente più rilevante che porterà a una nuova delibera
tematica.
ACON/RED