AMBIENTE. PATTO: SGHIAIAMENTO LAGO BARCIS, SERVE PERCORSO PARTECIPATO
(ACON) Trieste, 20 set - I componenti del Gruppo del Patto per
l'Autonomia nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia
evidenziano che, secondo loro, la Giunta non ha ancora preso in
considerazione l'interrogazione autonomista sul lago di Barcis.
Gli esponenti del Patto, in una nota, affermano anche che, dopo
anni di attesa e prima che si verificassero nuovamente eventi
alluvionali, lo scorso mese di ottobre avevano chiesto di
procedere alla definizione di una soluzione progettuale al
problema dello sghiaiamento del lago per una maggiore sicurezza
idrogeologica dell'area circostante, in grado di garantire la
partecipazione e la tutela degli interessi delle comunità locali
e di superare la logica degli interventi emergenziali.
I consiglieri rimarcano il fatto che nella relazione del gruppo
di lavoro regionale, incaricato di individuare le soluzioni a
breve, medio e lungo termine per lo sghiaiamento, approvata con
delibera della Giunta regionale, si prospetta il coinvolgimento
della popolazione interessata in un processo partecipativo
secondo le metodologie di Agenda 21, ai fini dell'individuazione
di un'operatività ottimale e maggiormente condivisa nella cornice
di un contratto di fiume.
A oggi, rilevano tuttavia i rappresentanti autonomisti, non si
hanno notizie sull'avvio del processo di progettazione
partecipata. Pertanto, sollecitano l'Esecutivo regionale ad
affrontare subito la questione, anche in un contesto più ampio.
La progettazione partecipata con il coinvolgimento delle comunità
locali all'interno del contratto di fiume, chiariscono, dovrebbe
riguardare la gestione e la riqualificazione di tutta l'asta del
Cellina e del Meduna, che ha problematiche diverse, ma legate
anch'esse alla presenza di sbarramenti artificiali e impianti di
produzione idroelettrica.
La nota si conclude ricordando che la questione del percorso
intrapreso dalla Regione, definito tutt'altro che partecipato, è
stata evidenziata anche da Legambiente Prealpi Carniche. Nel
prossimo assestamento di bilancio, perciò, i consiglieri del
Patto per l'Autonomia presenteranno un emendamento modificativo
all'articolo di legge che ha istituito un tavolo tecnico che
giudicano non completamente rappresentativo degli interessi
generali, denominato Laboratorio Lago di Barcis.
L'obiettivo, questa la chiosa finale, è quello di dare avvio a un
vero percorso partecipato che possa concludersi con proposte il
più possibile condivise e gestite con le modalità del contratto
di fiume, come richiesto anche da Legambiente. Una soluzione,
viene infine anticipato, sostenuta anche dal Gruppo dei
Cittadini, disponibile a fare fronte comune con i colleghi del
Patto nell'interesse delle comunità interessate, giacché nessuna
decisione può essere assunta senza la loro condivisione.
ACON/COM/red