IMPRESE. OK II COMM A CONTRIBUTI PER ENERGIA E INTERNAZIONALIZZAZIONE
(ACON) Trieste, 27 set - Disco verde agli aiuti a fondo perduto
per le micro, le piccole e le medie imprese del Friuli Venezia
Giulia a parziale ristoro delle spese sostenute nel 2022, a
fronte dei maggiori oneri causati dall'aumento dei costi
energetici rispetto al 2021 (40 i milioni di euro a
disposizione). Promossi, nella stessa occasione, anche i
contributi per interventi finalizzati all'internazionalizzazione
delle imprese regionali (il budget iniziale, in questo caso,
ammonta a 2 milioni e mezzo).
La II Commissione consiliare presieduta da Alberto Budai (Lega),
riunita a Trieste nell'aula consiliare, ha espresso parere
favorevole a maggioranza a due deliberazioni della Giunta
regionale (entrambe approvate in via preliminare venerdì scorso)
e di competenza dell'assessore ad Attività produttive e Turismo,
Sergio Emidio Bini.
Nello specifico, come illustrato a inizio lavori dallo stesso
esponente dell'Esecutivo, la prima riguardava l'articolo 2 della
legge regionale 13/2022, comprensiva di approvazione dell'elenco
dei codici Ateco ammissibili a finanziamento per l'avvio del
bando e del relativo avviso.
"Una fattispecie di intervento simile a quella adottata con
successo anche nel periodo Covid - ha evidenziato Bini - che
prevede una procedura snella e già capace in passato di
accreditare gli importi sui conti correnti delle imprese in tempi
rapidissimi (tra i 35 e i 40 giorni). Destinatarie del
provvedimento le aziende con sede legale in Fvg, ma vengono
contemplate anche quelle con sede operativa in regione. Tra i
beneficiari risalta una percentuale del 92,5% di micro imprese
con una stima di circa 39mila realtà. Il bando si aprirà il 12
ottobre per chiudersi il 28 dello stesso mese".
È stato anche precisato che, per concedere il ristoro, saranno
presi a confronto i semestri del 2022 e del 2021 nei casi di
incremento del costo dell'energia superiore al 30% del kilowatt
ora. Nell'elenco dei codici Ateco, talvolta per un'evidente
assenza di competenza specifica da parte della Direzione, mancano
solo agricoltura, cave, miniere, imprese di fornitura energia,
gas e vapore, acqua e reti fognarie, attività finanziarie e
assicurative, istruzione, sanità e amministrazione pubblica.
Il via libera (astenuto Giampaolo Bidoli del Patto per
l'Autonomia, contrario il solo Furio Honsell di Open Sinistra
Fvg) ha fatto seguito a una serie di interventi da parte dei
consiglieri. Il dem Sergio Bolzonello, in particolare, si è
espresso in termini lusinghieri sul provvedimento, pur lamentando
preoccupazione "per gli aumenti che ancora devono arrivare.
Secondo i miei calcoli, infatti, svariate aziende hanno dei
contratti bloccati e, perciò, non saranno molte quelle che
supereranno il muro del 30%. Sarebbe perciò auspicabile
potenziare le risorse in prospettiva, magari con ulteriori
integrazioni e incentivi in vista dei prossimi semestri".
Sul fronte leghista, Alfonso Singh ha suggerito di "abbassare il
limite del 30% portandolo al 20 o al 25% per superare le future
difficoltà", mentre il collega di gruppo Danilo Slokar e il
forzista Franco Mattiussi hanno auspicato particolare attenzione
per le esigenze specifiche delle piccole aziende. Simile
sensibilità è stata manifestata anche dal pentastellato Cristian
Sergo che ha ricordato, a livello di iter burocratico, come "le
realtà più strutturate e forti di dipendenti ad hoc saranno
subito pronte ad agire, mentre le micro potrebbero ritrovarsi in
difficoltà al fine di essere tra le prime a presentare l'istanza.
Quindi, sarebbe necessario uno specifico riparto di fondi".
Roberto Cosolini (Pd) ha portato il discorso verso "l'opportunità
di affiancare e diversificare questo intervento con uno
stanziamento consistente per azioni più strutturali, rivolte alle
imprese che dai mille o dai 2mila euro di contributo avranno solo
un beneficio modesto". Honsell, infine, ha espresso
preoccupazione perché l'idea "potrebbe diventare un pozzo senza
fondo. Perciò, nella stesura del bando, dovrebbe essere previsto
un programma di efficientamento dell'azienda per una presa di
coscienza di dinamiche non solo temporanee come il Covid. Magari
una sorta di dichiarazione di strategia".
Bini ha quindi aggiunto che "il 92,4% dei potenziali aventi
diritto sono piccole imprese" e che "anche questa volta faremo
fronte alla copertura complessiva: non lasceremo nessuno degli
aventi diritto con le tasche vuote. Si tratta comunque di una
misura emergenziale, mentre il 57% delle imprese ha già iniziato
a efficientare gli impianti. Entro fine anno proporremo un bando
per investimenti sul fotovoltaico che potrà dotarsi di risorse
significative a valere sulla Programmazione comunitaria 2021-27".
Il rappresentante della Giunta ha infine introdotto anche i
contenuti della seconda delibera, concernente il Regolamento in
materia di contributi a favore di interventi per
l'internazionalizzazione delle imprese che attua l'articolo 59 di
SviluppoImpresa, stanziando 2 milioni e mezzo di euro come budget
iniziale.
"Ristoreremo sia le Pmi che le grandi imprese con un procedimento
valutativo a graduatoria con delega attribuita alle Cciaa. Ci
saranno alcune novità - ha concluso - e tre ambiti diversi di
applicazione. I primi 2 riguardano la partecipazione a fiere,
attività di formazione, marketing, management e digitale per un
importo massimo passato da 150mila a 100mila euro. Il terzo
prevede invece un massimo di 50mila euro per sostenere
l'ospitalità di operatori stranieri, realizzata congiuntamente da
almeno cinque imprese del territorio. In ottobre sarà approvato
il bando, con domande presentabili tra dicembre 2022 a gennaio
2023".
In questo caso, il pronunciamento favorevole è giunto dopo un
brevissimo dibattito che ha coinvolto ancora Sergo e Honsell
(unico astenuto) che, dal canto suo, ha suggerito "l'introduzione
di una serie di premialità e di criteri di sicurezza per
garantire che tutti gli investimenti vadano realmente a beneficio
dell'economia regionale".
I componenti della II Commissione torneranno nell'emiciclo di
piazza Oberdan anche nella giornata di domani quando, alle 14.30,
saranno chiamati (alla presenza dell'assessore regionale a
Risorse agroalimentari, forestali, ittiche e Montagna, Stefano
Zannier) a esaminare una terza deliberazione giuntale incentrata
sul Piano strategico nazionale della Pac 2023-27 con approvazione
del documento "Le priorità strategiche per l'agricoltura e il
mondo rurale del Fvg al 2030 e gli interventi di sviluppo rurale
per la Pac 2023-27".
ACON/DB-fa