CARO-ENERGIA. BIDOLI (PATTO): MISURA INADEGUATA E INSUFFICIENTE
(ACON) Trieste, 27 set - "Una misura inadeguata, finalizzata
solo a ottenere consenso, non certamente a far fronte a una crisi
energetica sempre più preoccupante con azioni strutturate". È
questo, in una nota, il commento del consigliere regionale del
Patto per l'Autonomia Giampaolo Bidoli in riferimento al bonus
energia per le imprese, oggi all'attenzione della II Commissione
consiliare.
"La Giunta Fedriga ha deciso di distribuire "a pioggia" 40
milioni di euro a sostegno delle imprese per sostenere il
caro-bollette con l'obiettivo dichiarato di "dare un segnale di
vicinanza". In pratica, i rimborsi saranno erogati a tutte le
aziende che dimostrino di aver subito rincari almeno del 30% e
andranno dai 1.000 euro delle microimprese ai 2.000 per le medie
imprese. Poco importa se le aziende beneficiarie hanno appena
depositato bilanci milionari e diviso utili fra i soci
Agli
incentivi veri invece, come quelli per installare pannelli
fotovoltaici sui capannoni industriali, sono destinate solo le
briciole, ovvero 2 milioni di euro", ricorda Bidoli, che, al
momento del voto sul regolamento per la distribuzione del bonus
energia, si è astenuto.
"Come Patto per l'autonomia, in assestamento di bilancio, avevamo
proposto di utilizzare i 40 milioni di euro, distribuiti in modo
indiscriminato, per favorire l'incremento del fotovoltaico nelle
aziende, destinando viceversa i 2 milioni a contrastare il
caro-bollette. Ma la Giunta Fedriga - prosegue il consigliere di
Opposizione - non ha accolto la proposta con il risultato che
abbiamo perso un'occasione storica per dare un impulso importante
alla produzione di energia da fonti rinnovabili e
all'efficientamento energetico delle imprese".
Non solo. "Il via libera agli aiuti a fondo perduto a parziale
ristoro delle spese sostenute nel 2022, a fronte dei maggiori
oneri per l'aumento dei costi energetici rispetto al 2021,
rischia di non dare risposte alle realtà che non hanno registrato
significativi aumenti dei costi energetici nel primo semestre
dell'anno, ma nel secondo. Anche per questa ragione, la misura
varata dall'esecutivo regionale risulta insufficiente", conclude
Bidoli.
ACON/COM/fa