PROTEZIONE CIVILE. CONFICONI (PD): PREVENIRE CONTRO RISCHIO IDRAULICO
(ACON) Trieste, 28 set - "Gli interventi per la mitigazione del
rischio idraulico continuano a essere fondamentali per la
sicurezza di svariati territori. A ricordarcelo sono le numerose
emergenze meteo, ultima delle quali la drammatica alluvione che
ha colpito le Marche, dove si sono recati i volontari della
Protezione civile, orgoglio della nostra regione".
Lo afferma in una nota il consigliere regionale Nicola Conficoni
(Pd) che, attraverso un'interrogazione alla Giunta regionale,
chiede "di fare chiarezza sullo stato degli interventi di messa
in sicurezza idraulica del bacino del Livenza".
"Da quando Pordenone è finita sott'acqua nel 2002 fino a oggi -
aggiunge l'esponente dem - molto è stato fatto per limitare le
probabilità di allagamenti ed esondazioni. Nonostante l'utilità
delle opere attuate, però, persiste la minaccia di eventi
calamitosi ed è necessario continuare a investire nella
prevenzione anche nel bacino del Livenza, che sta andando troppo
a rilento".
"I tempi per gli interventi di messa in sicurezza - prosegue
Conficoni - sono assolutamente abnormi rispetto la situazione
idrogeologica e le molte allerte. È perciò necessario chiarire i
cronoprogrammi del collaudo della diga di Ravedis e dello studio
finanziato nel 2019 dallo Stato nell'ambito del Piano nazionale
invasi per valutare la fattibilità della galleria scolmatrice tra
gli invasi di Ca' Selva e Ca' Zul, nonché degli scarichi di fondo
della diga di Ponte Racli, il cui esito andrà condiviso con i
portatori di interesse".
"Che tre anni dopo lo stanziamento dei fondi la progettazione non
sia ancora stata completata, la dice lunga - conclude la nota del
Partito democratico - sulla lentezza con cui sta procedendo. A
dispetto della necessità di aumentare la capacità di laminazione
dei serbatoi montani a uso idroelettrico, sia con interventi
strutturali che con l'asportazione dei materiali in eccesso che
ne limitano il volume. Alla Regione, pertanto, chiediamo se negli
ultimi mesi si sia approfittato della siccità per sghiaiare gli
invasi, nonché se sia prevista la pulizia del fiume Meduna, la
cui esondazione provoca l'allagamento di alcune abitazioni nella
frazione di Villanova Storica a Pordenone".
ACON/COM/db